Grazie Giorgio, per far sì che i dati sensibili siano gestiti
adeguatamente esiste il GDPR e l'Autorità, non penso sia necessario
farli gestire a un soggetto pubblico.
Come dici tu, basta rispettare questi requisiti.
Come ho scritto nella mia altra mail di commento a quella di Juan
Carlos, il punto è come gestire la situazione attuale.
Ciao, Enrico
Il 14/03/2025 09:30, Giorgio ha scritto:
Caro Enrico,
la questione è semplice: i dati della formazione di tutti gli studenti
credo
siano dati sensibili. Al pari dei dati sanitari.
Come sai non sono un patito delle soluzioni “pubbliche” ma
direi che questi dati meritano di essere trattati con cautela e forti
garanzie: di privacy, di continuità, di interoperabilità, di non
commerciabilità…
Qualsiasi soluzione che rispetti questi requisiti, per me andrebbe bene.
Di sicuro questa situazione non rispetta alcuno di questi punti.
Un abbraccio
Giorgio
Inviato da iPhone
Il giorno 14 mar 2025, alle ore 08:30, Enrico Nardelli
<narde...@mat.uniroma2.it> ha scritto:
Premetto che ritengo assolutamente condivisibile e sacrosanto che ci
debbano essere delle linee guida nazionali per evitare la corruzione
commerciale di una funzione di pubblica utilità.
Quindi, sì a una normativa che impedisca di usare un canale di
comunicazione di dati importanti per vendere servizi commerciali.
Però non capisco davvero perché il registro elettronico di una scuola
dovrebbe essere unico in tutta Italia e il sito web della stessa
scuola invece no.
Certo, il registro elettronico potrebbe essere realizzato a livello
centrale, uguale per tutte le scuole, o potrebbe essere realizzato da
fornitori diversi, come è attualmente. Ma - se ci sono delle linee
guida rigorose come quelle descritte nella petizione - non riesco a
vedere motivi stringenti per scegliere l'una o l'altra soluzione.
Chi mi fornisce degli elementi sostanziali per capire?
La petizione cita i seguenti:
1. risparmio economico, ma non fornisce stime precise del costo di
gestione di un sistema centralizzato con tutti quelle utenze.
2. assenza di contenuti inappropriati: bastano delle linee guida, non
serve un registro unico
3. sicurezza nella gestione dei dati: certo è un problema, ma a me
sembra un problema molto più grave che i dati di studenti e docenti
siano nelle mani delle big tech. Forse intervenire su questo è più
importante.
4. semplificazione della vita delle famiglie: mi pare si applichi
anche al sito web della scuola che è l'altro canale di comunicazione
standard: come chiedevo prima perché uno deve essere unico e l'altro no?
Concludo dicendo che, se fosse per me, il registro elettronico lo
abolirei per tornare a far scrivere i compiti ai ragazzi sul diario.
Infatti, il punto che secondo me nella petizione è quello più
importante da un punto di vista sociale è l'ultimo: la necessità di
una riflessione collettiva sulla reale necessità di uno strumento di
questo genere che determina comportamenti non proprio sempre positivi.
Ciao, Enrico
Il 14/03/2025 07:32, J.C. DE MARTIN ha scritto:
E' un settore che è assurdo che sia liberalizzato.
Il registro elettronico per le scuole non è il pane.
ciao,
jc
On 13/03/25 23:35, Stefano Quintarelli via nexa wrote:
e' un settore liberalizzato, come i panettieri.
se lo stato si mette a fare il pane, deve farlo alle condizioni
degli altri, senza aiuti di stato.
ce ne sono un certo numero open source
https://duckduckgo.com/?t=ffab&q=registro+elettronico+open+source&ia=web
valgono art. 68 e art. 69 del CAD
se non rispettato, c'e' sempre la corte dei conti
ciao, s.
On 13/03/25 11:06, Giorgio Ventre wrote:
Perdonate la mia ignoranza ma non sapevo di questa assurdità della
molteplicità dei fornitori.
Grazie Juan Carlos per averla portato in evidenza.
Un caro saluto a tutti
Giorgio
Il 13/03/25 07:05, J.C. DE MARTIN ha scritto:
Registro elettronico: vogliamo una piattaforma pubblica per le
scuole
Perché questa petizione è importante
Lanciata il 10 marzo 2025 da Comitato Registro Elettronico
Pubblico <https://www.change.org/u/1367592587>
https://www.change.org/p/registro-elettronico-vogliamo-una-
piattaforma-pubblica-per-le-scuole-5d33ab9a-c0f9-46ca-89e6-8e897a6155a9
<https://www.change.org/p/registro-elettronico-vogliamo-una-
piattaforma-pubblica-per-le-scuole-5d33ab9a-c0f9-46ca-89e6-8e897a6155a9>
Dall’anno scolastico 2012/2013 *il Registro Elettronico è
obbligatorio per legge* anche come strumento di comunicazione
ufficiale con le famiglie.
Oggi però *non è un servizio pubblico* ed è fornito da aziende
private a cui *le singole autonomie scolastiche pagano un canone
annual*e; quindi il Registro Elettronico cambia da una scuola
all’altra.
Inoltre "La Stampa
<https://www.lastampa.it/politica/2025/03/07/news/
registro_scolastico_elettronico_pubblicita_valditara-15039415/?
ref=LSHA-BH-P1-S1-T1>" negli scorsi giorni ha fatto emergere una
deriva preoccupante data dalla natura privata, frammentata e non
regolamentata del Registro Elettronico: l’inserimento in una
delle app, di una singola azienda, per la gestione del registro,
di contenuti extra comprendenti giochi (visualizzati in forma di
feed a imitazione dei social network) e presentazione di servizi
commerciali quali tutoraggio online, consulenze
psicoterapeutiche, corsi di lingua, prestiti studenteschi.
Alla luce di questi elementi, *chiediamo che il Ministero
dell’Istruzione e del Merito sviluppi un Registro Elettronico
unico che possa essere messo a disposizione delle scuole
gratuitamente* in modo uniforme sul territorio nazionale, come
già avviene in altri Paesi europei.
Un Registro Elettronico pubblico presenta diversi vantaggi:
* Innanzi tutto consente un *risparmio per i bilanci delle scuole*
sui quali attualmente grava il canone annuale di noleggio
(con una
stima approssimativa di circa 5.000 euro annui per circa 7500
autonomie scolastiche, oggi si spendono oltre 37 milioni di
euro)
* Garantisce l’*assenza di contenuti inappropriati* e non coerenti
la funzione
* Garantisce *sicurezza nella gestione dei dati* che rimarrebbero
esclusivamente in mano pubblica
* *Semplifica la vita* alle famiglie, ai docenti e alle segreterie
didattiche, evitando di dover familiarizzare e imparare a usare
strumenti anche molto diversi
* Facilita una riflessione collettiva e necessaria sulla
regolamentazione dell’uso del Registro Elettronico che tenga
conto
anche degli ultimi studi nazionali e internazionali sul
*Benessere
Digitale* (per evitare che venga consultato in modo
compulsivo in
attesa di compiti e voti) e della coerenza con le Indicazioni
Nazionali sulla valutazione.
In attesa che venga realizzato un Registro Elettronico unico per
tutte le autonomie scolastiche, *chiediamo* *altresì* *al
Ministro Giuseppe Valditara che vengano immediatamente elaborate
delle linee guida* alle quali le singole aziende private debbano
attenersi.
Giovanna Garrone, genitore
Federica Patti, genitore e insegnante
--
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Prof. Ing. Giorgio Ventre
Scientific Director, Apple Developer Academy
Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie
dell'Informazione
Università degli Studi di Napoli Federico II
Via Claudio 21
80125, Napoli, Italy
Tel: +39 081 7683908 Fax: +39 081 7683816 Mob: +39 3807679372
E-mail:gior...@unina.it
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https://www.hoepli.it/libro/la-rivoluzione-informatica/9788896069516.html
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Prof. Enrico Nardelli
Past President di "Informatics Europe"
Direttore del Laboratorio Nazionale "Informatica e Scuola" del CINI
Dipartimento di Matematica - Università di Roma "Tor Vergata"
Via della Ricerca Scientifica snc - 00133 Roma
home page: https://www.mat.uniroma2.it/~nardelli
blog: https://link-and-think.blogspot.it/
tel: +39 06 7259.4204 fax: +39 06 7259.4699
mobile: +39 335 590.2331 e-mail: narde...@mat.uniroma2.it
online meeting: https://blue.meet.garr.it/b/enr-y7f-t0q-ont
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