Dibattito molto interessante e utilissime informazioni.
Stimolato da quanto leggo, apprendo qua
https://interiorissimi.it/cose-il-sidi-miur-come-si-accede-e-con-quali-credenziali/
che il SIDI esiste dal 2001, ma il Registro Elettronico è nato solo una
decina di anni dopo.
Come mai quando fu introdotto, nonostante ci fosse una piattaforma
pubblica su cui appoggiarlo fu deciso di farlo andare sul mercato?
Sarà evidentemente stato un governo liberista di destra...
Leggo qua
https://www.agendadigitale.eu/scuola-digitale/dieci-anni-di-registro-elettronico-a-scuola-cosa-e-cambiato-e-che-ci-aspetta/
un po' di storia. Fu introdotto dal Governo Monti, ministro
dell'istruzione Francesco Profumo, poi portato avanti dalla ministra
Carrozza (governo Letta) e esteso dalla ministra Giannini con il Piano
Nazionale Scuola Digitale (governo Renzi).
Niente da aggiungere sul passato, le responsabilità mi sembrano chiare.
Il punto è cosa fare adesso, come gestire la situazione attuale. Ritengo
che definire norme che regolamentino quello che genitori e studenti
possono trovare sul registro elettronico sia in assoluto la cosa più
importante e urgente da fare.
Ciao, Enrico
Il 14/03/2025 10:06, J.C. DE MARTIN ha scritto:
No, dimmi tu perché dovrebbe esserlo, Stefano. Per privatizzare un
servizio pubblico fondamentale e sensibile di quel tipo dovrebbero
esserci validissimi motivi per farlo.
Tanto più se scopriamo, grazie a Tommaso Calderelli
<https://server-nexa.polito.it/pipermail/nexa/2025-March/054191.html>,
che - opps - esiste già il SIDI e che potrebbe essere facilmente
esteso per includere registro e protocollo.
O forse pensi che andrebbe aperto al mercato anche quello che fa il SIDI?
Legittimo pensare anche questo, semplicemente sono nettamente contrario.
jc
On 14/03/25 09:40, Stefano Quintarelli via nexa wrote:
On 14/03/25 07:32, J.C. DE MARTIN wrote:
E' un settore che è assurdo che sia liberalizzato.
Il registro elettronico per le scuole non è il pane.
perche' e' assurdo sia liberalizzato ?
ciao,
jc
On 13/03/25 23:35, Stefano Quintarelli via nexa wrote:
e' un settore liberalizzato, come i panettieri.
se lo stato si mette a fare il pane, deve farlo alle condizioni
degli altri, senza aiuti di stato.
ce ne sono un certo numero open source
https://duckduckgo.com/?t=ffab&q=registro+elettronico+open+source&ia=web
valgono art. 68 e art. 69 del CAD
se non rispettato, c'e' sempre la corte dei conti
ciao, s.
On 13/03/25 11:06, Giorgio Ventre wrote:
Perdonate la mia ignoranza ma non sapevo di questa assurdità della
molteplicità dei fornitori.
Grazie Juan Carlos per averla portato in evidenza.
Un caro saluto a tutti
Giorgio
Il 13/03/25 07:05, J.C. DE MARTIN ha scritto:
Registro elettronico: vogliamo una piattaforma pubblica per le
scuole
Perché questa petizione è importante
Lanciata il 10 marzo 2025 da Comitato Registro Elettronico
Pubblico <https://www.change.org/u/1367592587>
https://www.change.org/p/registro-elettronico-vogliamo-una-
piattaforma-pubblica-per-le-scuole-5d33ab9a-c0f9-46ca-89e6-8e897a6155a9
<https://www.change.org/p/registro-elettronico-vogliamo-una-
piattaforma-pubblica-per-le-scuole-5d33ab9a-
c0f9-46ca-89e6-8e897a6155a9>
Dall’anno scolastico 2012/2013 *il Registro Elettronico è
obbligatorio per legge* anche come strumento di comunicazione
ufficiale con le famiglie.
Oggi però *non è un servizio pubblico* ed è fornito da aziende
private a cui *le singole autonomie scolastiche pagano un canone
annual*e; quindi il Registro Elettronico cambia da una scuola
all’altra.
Inoltre "La Stampa <https://www.lastampa.it/politica/2025/03/07/
news/
registro_scolastico_elettronico_pubblicita_valditara-15039415/?
ref=LSHA-BH-P1-S1-T1>" negli scorsi giorni ha fatto emergere una
deriva preoccupante data dalla natura privata, frammentata e non
regolamentata del Registro Elettronico: l’inserimento in una
delle app, di una singola azienda, per la gestione del registro,
di contenuti extra comprendenti giochi (visualizzati in forma di
feed a imitazione dei social network) e presentazione di servizi
commerciali quali tutoraggio online, consulenze
psicoterapeutiche, corsi di lingua, prestiti studenteschi.
Alla luce di questi elementi, *chiediamo che il Ministero
dell’Istruzione e del Merito sviluppi un Registro Elettronico
unico che possa essere messo a disposizione delle scuole
gratuitamente* in modo uniforme sul territorio nazionale, come
già avviene in altri Paesi europei.
Un Registro Elettronico pubblico presenta diversi vantaggi:
* Innanzi tutto consente un *risparmio per i bilanci delle scuole*
sui quali attualmente grava il canone annuale di noleggio
(con una
stima approssimativa di circa 5.000 euro annui per circa 7500
autonomie scolastiche, oggi si spendono oltre 37 milioni di
euro)
* Garantisce l’*assenza di contenuti inappropriati* e non coerenti
la funzione
* Garantisce *sicurezza nella gestione dei dati* che rimarrebbero
esclusivamente in mano pubblica
* *Semplifica la vita* alle famiglie, ai docenti e alle segreterie
didattiche, evitando di dover familiarizzare e imparare a usare
strumenti anche molto diversi
* Facilita una riflessione collettiva e necessaria sulla
regolamentazione dell’uso del Registro Elettronico che tenga
conto
anche degli ultimi studi nazionali e internazionali sul
*Benessere
Digitale* (per evitare che venga consultato in modo
compulsivo in
attesa di compiti e voti) e della coerenza con le Indicazioni
Nazionali sulla valutazione.
In attesa che venga realizzato un Registro Elettronico unico per
tutte le autonomie scolastiche, *chiediamo* *altresì* *al
Ministro Giuseppe Valditara che vengano immediatamente elaborate
delle linee guida* alle quali le singole aziende private debbano
attenersi.
Giovanna Garrone, genitore
Federica Patti, genitore e insegnante
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Prof. Ing. Giorgio Ventre
Scientific Director, Apple Developer Academy
Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie
dell'Informazione
Università degli Studi di Napoli Federico II
Via Claudio 21
80125, Napoli, Italy
Tel: +39 081 7683908 Fax: +39 081 7683816 Mob: +39 3807679372
E-mail:gior...@unina.it
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Prof. Enrico Nardelli
Past President di "Informatics Europe"
Direttore del Laboratorio Nazionale "Informatica e Scuola" del CINI
Dipartimento di Matematica - Università di Roma "Tor Vergata"
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