Certo, ci sono scelte diverse! quindi essendo il mercato il default e possibili 
scelte diverse, ri-chiedo: perché un registro elettronico scolastico dovrebbe 
essere oggetto di una scelta diversa, quindi non di mercato?

hai scritto che è assurdo che sia liberalizzato, vorrei sinceramente capire 
perché lo ritieni.

ad esempio io sono convinto che è negativo che mail, videoconferenza, document 
sharing, ecc .della scuola/università siano gestiti da multinazionali straniere 
e lo ho anche scritto sul giornale. dipendere da terzi (perdipiu non ue) riduce 
le competenze interne ed in Italia/Europa, su temi di ricerca ci espone a 
potenziale spionaggio, la centralizzazione aumenta il potere del centro ed è 
più vulnerabile, il lockin riduce le possibilità ...

ma perché è assurdo che il registro sia liberalizzato ?

ciao, s.

Il 14 marzo 2025 11:11:43 UTC, "J.C. DE MARTIN" <juancarlos.demar...@polito.it> 
ha scritto:
>Come se bastasse dire "economia di mercato" per automaticamente determinare 
>tutto, fino al minuto dettaglio del registro elettronico delle scuole... 
>ovviamente non è così, Stefano... e non posso pensare che tu non lo sappia.
>
>Sono "economie di mercato", tanto per dire, il Giappone, gli USA, la Germania, 
>la Corea del Sud, l'Italia e il Brazile: se ci mettessimo a compilare l'elenco 
>delle differenti scelte fatte da questi Paesi in una miriadi di ambiti -dalla 
>sanità alle carceri, dalla scuola alla difesa, ecc- probabilmente non 
>basterebbero 1.000 pagine.
>
>jc
>
>
>
>On 14/03/25 12:02, Stefano Quintarelli wrote:
>> perche' viviamo in una economia di mercato, il default e' quello.
>> 
>> quindi reitero, perche' non dovrebbe esserlo ?
>> 
>> 
>> On 14/03/25 10:06, J.C. DE MARTIN wrote:
>>> No, dimmi tu perché dovrebbe esserlo, Stefano. Per privatizzare un servizio 
>>> pubblico fondamentale e sensibile di quel tipo dovrebbero esserci 
>>> validissimi motivi per farlo.
>>> 
>>> Tanto più se scopriamo, grazie a Tommaso Calderelli <https://server- 
>>> nexa.polito.it/pipermail/nexa/2025-March/054191.html>, che - opps - esiste 
>>> già il SIDI e che potrebbe essere facilmente esteso per includere registro 
>>> e protocollo.
>>> 
>>> O forse pensi che andrebbe aperto al mercato anche quello che fa il SIDI?
>>> Legittimo pensare anche questo, semplicemente sono nettamente contrario.
>>> 
>>> jc
>>> 
>>> 
>>> 
>>> On 14/03/25 09:40, Stefano Quintarelli via nexa wrote:
>>>> 
>>>> 
>>>> On 14/03/25 07:32, J.C. DE MARTIN wrote:
>>>>> E' un settore che è assurdo che sia liberalizzato.
>>>>> Il registro elettronico per le scuole non è il pane.
>>>> 
>>>> 
>>>> perche' e' assurdo sia liberalizzato ?
>>>> 
>>>> 
>>>> 
>>>>> 
>>>>> ciao,
>>>>> jc
>>>>> 
>>>>> On 13/03/25 23:35, Stefano Quintarelli via nexa wrote:
>>>>>> e' un settore liberalizzato, come i panettieri.
>>>>>> se lo stato si mette a fare il pane, deve farlo  alle condizioni degli 
>>>>>> altri, senza aiuti di stato.
>>>>>> 
>>>>>> ce ne sono un certo numero open source
>>>>>> https://duckduckgo.com/? t=ffab&q=registro+elettronico+open+source&ia=web
>>>>>> 
>>>>>> valgono art. 68 e art. 69 del CAD
>>>>>> 
>>>>>> se non rispettato, c'e' sempre la corte dei conti
>>>>>> 
>>>>>> ciao, s.
>>>>>> 
>>>>>> On 13/03/25 11:06, Giorgio Ventre wrote:
>>>>>>> Perdonate la mia ignoranza ma non sapevo di questa assurdità della 
>>>>>>> molteplicità dei fornitori.
>>>>>>> 
>>>>>>> Grazie Juan Carlos per averla portato in evidenza.
>>>>>>> 
>>>>>>> Un caro saluto a tutti
>>>>>>> 
>>>>>>> Giorgio
>>>>>>> 
>>>>>>> Il 13/03/25 07:05, J.C. DE MARTIN ha scritto:
>>>>>>>> 
>>>>>>>> 
>>>>>>>>   Registro elettronico: vogliamo una piattaforma pubblica per le scuole
>>>>>>>> 
>>>>>>>> 
>>>>>>>>     Perché questa petizione è importante
>>>>>>>> 
>>>>>>>> Lanciata il 10 marzo 2025 da Comitato Registro Elettronico Pubblico 
>>>>>>>> <https://www.change.org/u/1367592587>
>>>>>>>> 
>>>>>>>> https://www.change.org/p/registro-elettronico-vogliamo-una- 
>>>>>>>> piattaforma-pubblica-per-le-scuole-5d33ab9a- 
>>>>>>>> c0f9-46ca-89e6-8e897a6155a9
>>>>>>>> <https://www.change.org/p/registro-elettronico-vogliamo-una- 
>>>>>>>> piattaforma-pubblica-per-le-scuole-5d33ab9a- 
>>>>>>>> c0f9-46ca-89e6-8e897a6155a9>
>>>>>>>> 
>>>>>>>> Dall’anno scolastico 2012/2013 *il Registro Elettronico è obbligatorio 
>>>>>>>> per legge* anche come strumento di comunicazione ufficiale con le 
>>>>>>>> famiglie.
>>>>>>>> 
>>>>>>>> Oggi però *non è un servizio pubblico* ed è fornito da aziende private 
>>>>>>>> a cui *le singole autonomie scolastiche pagano un canone annual*e; 
>>>>>>>> quindi il Registro Elettronico cambia da una scuola all’altra.
>>>>>>>> 
>>>>>>>> Inoltre "La Stampa <https://www.lastampa.it/politica/2025/03/07/ news/ 
>>>>>>>> registro_scolastico_elettronico_pubblicita_valditara-15039415/? 
>>>>>>>> ref=LSHA-BH-P1-S1-T1>" negli scorsi giorni ha fatto emergere una 
>>>>>>>> deriva preoccupante data dalla natura privata, frammentata e non 
>>>>>>>> regolamentata del Registro Elettronico: l’inserimento in una delle 
>>>>>>>> app, di una singola azienda, per la gestione del registro, di 
>>>>>>>> contenuti extra comprendenti giochi (visualizzati in forma di feed a 
>>>>>>>> imitazione dei social network) e presentazione di servizi commerciali 
>>>>>>>> quali tutoraggio online, consulenze psicoterapeutiche, corsi di 
>>>>>>>> lingua, prestiti studenteschi.
>>>>>>>> 
>>>>>>>> Alla luce di questi elementi, *chiediamo che il Ministero 
>>>>>>>> dell’Istruzione e del Merito sviluppi un Registro Elettronico unico 
>>>>>>>> che possa essere messo a disposizione delle scuole gratuitamente* in 
>>>>>>>> modo uniforme sul territorio nazionale, come già avviene in altri 
>>>>>>>> Paesi europei.
>>>>>>>> 
>>>>>>>> Un Registro Elettronico pubblico presenta diversi vantaggi:
>>>>>>>> 
>>>>>>>>   * Innanzi tutto consente un *risparmio per i bilanci delle scuole*
>>>>>>>>     sui quali attualmente grava il canone annuale di noleggio (con una
>>>>>>>>     stima approssimativa di circa 5.000 euro annui per circa 7500
>>>>>>>>     autonomie scolastiche, oggi si spendono oltre 37 milioni di euro)
>>>>>>>>   * Garantisce l’*assenza di contenuti inappropriati* e non coerenti
>>>>>>>>     la funzione
>>>>>>>>   * Garantisce *sicurezza nella gestione dei dati* che rimarrebbero
>>>>>>>>     esclusivamente in mano pubblica
>>>>>>>>   * *Semplifica la vita* alle famiglie, ai docenti e alle segreterie
>>>>>>>>     didattiche, evitando di dover familiarizzare e imparare a usare
>>>>>>>>     strumenti anche molto diversi
>>>>>>>>   * Facilita una riflessione collettiva e necessaria sulla
>>>>>>>>     regolamentazione dell’uso del Registro Elettronico che tenga conto
>>>>>>>>     anche degli ultimi studi nazionali e internazionali sul *Benessere
>>>>>>>>     Digitale* (per evitare che venga consultato in modo compulsivo in
>>>>>>>>     attesa di compiti e voti) e della coerenza con le Indicazioni
>>>>>>>>     Nazionali sulla valutazione.
>>>>>>>> 
>>>>>>>> In attesa che venga realizzato un Registro Elettronico unico per tutte 
>>>>>>>> le autonomie scolastiche, *chiediamo* *altresì* *al Ministro Giuseppe 
>>>>>>>> Valditara che vengano immediatamente elaborate delle linee guida* alle 
>>>>>>>> quali le singole aziende private debbano attenersi.
>>>>>>>> 
>>>>>>>> Giovanna Garrone, genitore
>>>>>>>> 
>>>>>>>> Federica Patti, genitore e insegnante
>>>>>>>> 
>>>>>>> -- 
>>>>>>> ========================================================================
>>>>>>>  
>>>>>>> Prof. Ing. Giorgio Ventre
>>>>>>> Scientific Director, Apple Developer Academy
>>>>>>> Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie 
>>>>>>> dell'Informazione
>>>>>>> Università degli Studi di Napoli Federico II
>>>>>>> Via Claudio 21
>>>>>>> 80125, Napoli, Italy
>>>>>>> Tel: +39 081 7683908  Fax: +39 081 7683816 Mob: +39 3807679372
>>>>>>> E-mail:gior...@unina.it
>>>>>>> http://www.dieti.unina.it
>>>>>>> http://www.developeracademy.unina.it/en/
>>>>>>> http://www.docenti.unina.it/giorgio.ventre
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