concordo e aggiungo: il default non viene applicato sempre, fortunatamente per chi non è al top nella scala sociale, e fortunatamente anche per i programmi software: c'è un default che può essere sovrascritto. Secondo alcuni, anzi molti, certe cose come la salute, la scuola, ecc sono da regolare in modo diverso da altre, cioè le banche, le aziende ICT, le aziende dell'energia, ecc. La metafora dell'economia di mercato (che comprendo bene perché vivo vicino ad un grande mercato con tante bancarelle) non è l'unica metafora che guida il mondo, per fortuna.
On Fri, Mar 14, 2025 at 12:11 PM J.C. DE MARTIN < juancarlos.demar...@polito.it> wrote: > Come se bastasse dire "economia di mercato" per automaticamente > determinare tutto, fino al minuto dettaglio del registro elettronico > delle scuole... ovviamente non è così, Stefano... e non posso pensare > che tu non lo sappia. > > Sono "economie di mercato", tanto per dire, il Giappone, gli USA, la > Germania, la Corea del Sud, l'Italia e il Brazile: se ci mettessimo a > compilare l'elenco delle differenti scelte fatte da questi Paesi in una > miriadi di ambiti -dalla sanità alle carceri, dalla scuola alla difesa, > ecc- probabilmente non basterebbero 1.000 pagine. > > jc > > > > On 14/03/25 12:02, Stefano Quintarelli wrote: > > perche' viviamo in una economia di mercato, il default e' quello. > > > > quindi reitero, perche' non dovrebbe esserlo ? > > > > > > On 14/03/25 10:06, J.C. DE MARTIN wrote: > >> No, dimmi tu perché dovrebbe esserlo, Stefano. Per privatizzare un > >> servizio pubblico fondamentale e sensibile di quel tipo dovrebbero > >> esserci validissimi motivi per farlo. > >> > >> Tanto più se scopriamo, grazie a Tommaso Calderelli <https://server- > >> nexa.polito.it/pipermail/nexa/2025-March/054191.html>, che - opps - > >> esiste già il SIDI e che potrebbe essere facilmente esteso per > >> includere registro e protocollo. > >> > >> O forse pensi che andrebbe aperto al mercato anche quello che fa il > >> SIDI? > >> Legittimo pensare anche questo, semplicemente sono nettamente contrario. > >> > >> jc > >> > >> > >> > >> On 14/03/25 09:40, Stefano Quintarelli via nexa wrote: > >>> > >>> > >>> On 14/03/25 07:32, J.C. DE MARTIN wrote: > >>>> E' un settore che è assurdo che sia liberalizzato. > >>>> Il registro elettronico per le scuole non è il pane. > >>> > >>> > >>> perche' e' assurdo sia liberalizzato ? > >>> > >>> > >>> > >>>> > >>>> ciao, > >>>> jc > >>>> > >>>> On 13/03/25 23:35, Stefano Quintarelli via nexa wrote: > >>>>> e' un settore liberalizzato, come i panettieri. > >>>>> se lo stato si mette a fare il pane, deve farlo alle condizioni > >>>>> degli altri, senza aiuti di stato. > >>>>> > >>>>> ce ne sono un certo numero open source > >>>>> https://duckduckgo.com/? > >>>>> t=ffab&q=registro+elettronico+open+source&ia=web > >>>>> > >>>>> valgono art. 68 e art. 69 del CAD > >>>>> > >>>>> se non rispettato, c'e' sempre la corte dei conti > >>>>> > >>>>> ciao, s. > >>>>> > >>>>> On 13/03/25 11:06, Giorgio Ventre wrote: > >>>>>> Perdonate la mia ignoranza ma non sapevo di questa assurdità > >>>>>> della molteplicità dei fornitori. > >>>>>> > >>>>>> Grazie Juan Carlos per averla portato in evidenza. > >>>>>> > >>>>>> Un caro saluto a tutti > >>>>>> > >>>>>> Giorgio > >>>>>> > >>>>>> Il 13/03/25 07:05, J.C. DE MARTIN ha scritto: > >>>>>>> > >>>>>>> > >>>>>>> Registro elettronico: vogliamo una piattaforma pubblica per le > >>>>>>> scuole > >>>>>>> > >>>>>>> > >>>>>>> Perché questa petizione è importante > >>>>>>> > >>>>>>> Lanciata il 10 marzo 2025 da Comitato Registro Elettronico > >>>>>>> Pubblico <https://www.change.org/u/1367592587> > >>>>>>> > >>>>>>> https://www.change.org/p/registro-elettronico-vogliamo-una- > >>>>>>> piattaforma-pubblica-per-le-scuole-5d33ab9a- > >>>>>>> c0f9-46ca-89e6-8e897a6155a9 > >>>>>>> <https://www.change.org/p/registro-elettronico-vogliamo-una- > >>>>>>> piattaforma-pubblica-per-le-scuole-5d33ab9a- > >>>>>>> c0f9-46ca-89e6-8e897a6155a9> > >>>>>>> > >>>>>>> Dall’anno scolastico 2012/2013 *il Registro Elettronico è > >>>>>>> obbligatorio per legge* anche come strumento di comunicazione > >>>>>>> ufficiale con le famiglie. > >>>>>>> > >>>>>>> Oggi però *non è un servizio pubblico* ed è fornito da aziende > >>>>>>> private a cui *le singole autonomie scolastiche pagano un canone > >>>>>>> annual*e; quindi il Registro Elettronico cambia da una scuola > >>>>>>> all’altra. > >>>>>>> > >>>>>>> Inoltre "La Stampa <https://www.lastampa.it/politica/2025/03/07/ > >>>>>>> news/ > >>>>>>> registro_scolastico_elettronico_pubblicita_valditara-15039415/? > >>>>>>> ref=LSHA-BH-P1-S1-T1>" negli scorsi giorni ha fatto emergere una > >>>>>>> deriva preoccupante data dalla natura privata, frammentata e non > >>>>>>> regolamentata del Registro Elettronico: l’inserimento in una > >>>>>>> delle app, di una singola azienda, per la gestione del registro, > >>>>>>> di contenuti extra comprendenti giochi (visualizzati in forma di > >>>>>>> feed a imitazione dei social network) e presentazione di servizi > >>>>>>> commerciali quali tutoraggio online, consulenze > >>>>>>> psicoterapeutiche, corsi di lingua, prestiti studenteschi. > >>>>>>> > >>>>>>> Alla luce di questi elementi, *chiediamo che il Ministero > >>>>>>> dell’Istruzione e del Merito sviluppi un Registro Elettronico > >>>>>>> unico che possa essere messo a disposizione delle scuole > >>>>>>> gratuitamente* in modo uniforme sul territorio nazionale, come > >>>>>>> già avviene in altri Paesi europei. > >>>>>>> > >>>>>>> Un Registro Elettronico pubblico presenta diversi vantaggi: > >>>>>>> > >>>>>>> * Innanzi tutto consente un *risparmio per i bilanci delle > >>>>>>> scuole* > >>>>>>> sui quali attualmente grava il canone annuale di noleggio > >>>>>>> (con una > >>>>>>> stima approssimativa di circa 5.000 euro annui per circa 7500 > >>>>>>> autonomie scolastiche, oggi si spendono oltre 37 milioni di > >>>>>>> euro) > >>>>>>> * Garantisce l’*assenza di contenuti inappropriati* e non > >>>>>>> coerenti > >>>>>>> la funzione > >>>>>>> * Garantisce *sicurezza nella gestione dei dati* che rimarrebbero > >>>>>>> esclusivamente in mano pubblica > >>>>>>> * *Semplifica la vita* alle famiglie, ai docenti e alle > >>>>>>> segreterie > >>>>>>> didattiche, evitando di dover familiarizzare e imparare a usare > >>>>>>> strumenti anche molto diversi > >>>>>>> * Facilita una riflessione collettiva e necessaria sulla > >>>>>>> regolamentazione dell’uso del Registro Elettronico che tenga > >>>>>>> conto > >>>>>>> anche degli ultimi studi nazionali e internazionali sul > >>>>>>> *Benessere > >>>>>>> Digitale* (per evitare che venga consultato in modo > >>>>>>> compulsivo in > >>>>>>> attesa di compiti e voti) e della coerenza con le Indicazioni > >>>>>>> Nazionali sulla valutazione. > >>>>>>> > >>>>>>> In attesa che venga realizzato un Registro Elettronico unico per > >>>>>>> tutte le autonomie scolastiche, *chiediamo* *altresì* *al > >>>>>>> Ministro Giuseppe Valditara che vengano immediatamente elaborate > >>>>>>> delle linee guida* alle quali le singole aziende private debbano > >>>>>>> attenersi. > >>>>>>> > >>>>>>> Giovanna Garrone, genitore > >>>>>>> > >>>>>>> Federica Patti, genitore e insegnante > >>>>>>> > >>>>>> -- > >>>>>> > ======================================================================== > >>>>>> > >>>>>> Prof. Ing. Giorgio Ventre > >>>>>> Scientific Director, Apple Developer Academy > >>>>>> Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie > >>>>>> dell'Informazione > >>>>>> Università degli Studi di Napoli Federico II > >>>>>> Via Claudio 21 > >>>>>> 80125, Napoli, Italy > >>>>>> Tel: +39 081 7683908 Fax: +39 081 7683816 Mob: +39 3807679372 > >>>>>> E-mail:gior...@unina.it > >>>>>> http://www.dieti.unina.it > >>>>>> http://www.developeracademy.unina.it/en/ > >>>>>> http://www.docenti.unina.it/giorgio.ventre > >>>>>> > ======================================================================== > >>>>>> > >>>>>> > >>>>> > >>>> > >>> > >> > > > >