Caro Marco, se il problema è solo l’uso del RE da parte dei genitori e
studenti allora è sufficiente non ritirare le credenziali del RE e
informare il coordinatore di classe per evitare che qualche docente
dimentichi di dire prima della fine dell’ora i compiti da fare a casa. Il
90% delle volte i compiti vengono decisi durante la lezione ma può capitare
che l’alunno sia distratto e quindi è una comodità per la classe andare a
controllare il RE. Per il resto nulla cambia: abbiamo il ricevimento
settimanale in presenza per sapere dei voti, delle assenze e del
comportamento. La cosa importante è dare la possibilità a quelli che la
pensano diversamente di godere dei vantaggi del RE. Sono contro ogni
dittatura sia quella della maggioranza che quella della minoranza.

Sulle altre cose accennate dico la mia opinione:

1) è giusto distinguere fra i vari tipi scuole (primaria, medie,
superiori). Sono mondi con problematiche diverse. Quest’anno ad esempio
quasi tutti i miei alunni sono maggiorenni. Infatti qualche alunno ha
chiesto provocatoriamente la non consegna delle credenziali ai genitori
evocando il diritto alla privacy.

2) sull’uso dello smartphone è vero che è una causa di distrazione e che è
giusto ritardarne l’uso alle nuove generazioni. Per gli adolescenti si deve
trovare un modo per regolarne (con intelligenza) la modalità di utilizzo.
Però sono anche dell’idea di affrontare il problema senza legarsi a
posizioni radicali.

3) il problema dei genitori di oggi (non generalizziamo!!…..di una parte di
essi) penso che sia la loro scarsissima autorevolezza, la non educazione al
sacrificio (scolastico), l’aver insegnato ai figli a dare sempre la colpa
agli altri (ad esempio ai docenti),

4) non amo la separazione dicotomica casa/lavoro e all’insegnante viene
naturale mescolare questi due aspetti della vita. Faccio le mie 18 ore
settimanali di lezione la mattina oltre a delle altre per consigli,
ricevimento genitori, incontri vari e poi altre ore a casa (nella modalità
che preferisco) di pomeriggio, di notte, di sabato o di domenica per
correggere compiti, preparare lezioni e verifiche , aggiornarmi, etc.. Non
mi lamento per questo anzi è il sistema a compartimenti stagni
(ufficio/lavoro) che non mi piace. Sono contento quando vedo il prof di
Matematica di mio figlio (seconda superiore) che il pomeriggio del giorno
prima del compito in classe si dedica a rispondere, online, alle richieste
di assistenza dei suoi alunni. Non rispondo bruscamente a qualche mio
alunno che si permette di farmi qualche richiesta di assistenza didattica
in orari non canonici evocando il rispetto del CCNL.


Saluti
Paolo Del Romano




Il giorno dom 16 mar 2025 alle ore 18:55 M. Fioretti <mfiore...@nexaima.net>
ha scritto:

> On Sun, Mar 16, 2025 10:59:19 AM +0100, Paolo Del Romano wrote:
>
> > Caro Marco provo a rispondere ai temi posti dal tuo post “ma partire
> > dall’inizio no?” ma che comunque riguarda il tema principale del RE
> > e quindi rispondo su questo thread.
>
> prima di rispondere, ribadisco che io sto parlando SOLO dell'uso del RE da
> parte di genitori e studenti (assegnazione di compiti, segnalazione di
> assenze e voti). Relativamente a quelle funzioni:
>

> 0) qui stiamo rischiando di fare lo stesso errore del 90% delle
> discussioni sull'uso di smartphone, pc eccetera in classe, ovviamente
> per scopi didattici: parlare come se la cosa giusta, quale che sia,
> sia la stessa dalla primaria al quinto liceo. Premesso questo:
>
> 1) i compiti agli studenti vanno assegnati in classe perche' assegnarli e
> leggerli via RE, quandanche avvenisse sempre e solo con 3+ giorni
> d'anticipo, e' l'anticamera che poi fa apparire normale il fatto che
> dal lavoro non si stacca mai, nemmeno a casa o in vacanza.
>
> e infine:
>
> > Dagli altri genitori della classe di mio figlio che frequenta il
> > secondo anno della scuola superiore non ho avuto alcun riscontro di
> > lamentele su effetti negativi del RE. Dalle centinaia di genitori
> > dei miei alunni... solo segnalazioni... di docenti che non
> > scrivevano sul RE gli argomenti svolti durante la lezione e i
> > compiti assegnati o che scrivevano i compiti la sera, quindi troppo
> > tardi. Quindi la mia esperienza riporta interventi di genitori che
> > denunciano il non utilizzo del RE.
>
> 2) E allora? Mi stai dicendo che:
>
> quasi tutta la stessa generazione di genitori che si e' fatta fregare
> mettendo in mano ai bambini l'accesso incontrollato h24/7/365 a
> internet, solo perche' lo facevano tutti ed era una versione cool del
> braccialetto elettronico che gli placava le ansie...
>
> nell'estendere quella castrazione/deresponsabilizzazione anche alla
> scuola non e' in grado di riconoscerci nulla di male, casomai una
> conferma che hanno fatto bene a dare lo smartphone al pupo alla prima
> comunione?
>
> Era ovvio. Scusa, che prova sarebbe? Di cosa?
>
> Marco
>

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