On Sun, Mar 16, 2025 10:59:19 AM +0100, Paolo Del Romano wrote: > Caro Marco provo a rispondere ai temi posti dal tuo post “ma partire > dall’inizio no?” ma che comunque riguarda il tema principale del RE > e quindi rispondo su questo thread.
prima di rispondere, ribadisco che io sto parlando SOLO dell'uso del RE da parte di genitori e studenti (assegnazione di compiti, segnalazione di assenze e voti). Relativamente a quelle funzioni: 0) qui stiamo rischiando di fare lo stesso errore del 90% delle discussioni sull'uso di smartphone, pc eccetera in classe, ovviamente per scopi didattici: parlare come se la cosa giusta, quale che sia, sia la stessa dalla primaria al quinto liceo. Premesso questo: 1) i compiti agli studenti vanno assegnati in classe perche' assegnarli e leggerli via RE, quandanche avvenisse sempre e solo con 3+ giorni d'anticipo, e' l'anticamera che poi fa apparire normale il fatto che dal lavoro non si stacca mai, nemmeno a casa o in vacanza. e infine: > Dagli altri genitori della classe di mio figlio che frequenta il > secondo anno della scuola superiore non ho avuto alcun riscontro di > lamentele su effetti negativi del RE. Dalle centinaia di genitori > dei miei alunni... solo segnalazioni... di docenti che non > scrivevano sul RE gli argomenti svolti durante la lezione e i > compiti assegnati o che scrivevano i compiti la sera, quindi troppo > tardi. Quindi la mia esperienza riporta interventi di genitori che > denunciano il non utilizzo del RE. 2) E allora? Mi stai dicendo che: quasi tutta la stessa generazione di genitori che si e' fatta fregare mettendo in mano ai bambini l'accesso incontrollato h24/7/365 a internet, solo perche' lo facevano tutti ed era una versione cool del braccialetto elettronico che gli placava le ansie... nell'estendere quella castrazione/deresponsabilizzazione anche alla scuola non e' in grado di riconoscerci nulla di male, casomai una conferma che hanno fatto bene a dare lo smartphone al pupo alla prima comunione? Era ovvio. Scusa, che prova sarebbe? Di cosa? Marco