Buongiorno, merita un applauso questa: «tessere le lodi del Titanic perché è importante saper nuotare» :-)
voglio fare il pignolo e sottolineare l'ovvio, ovvero che la contrapposizione non è tra "istruzione digitale" vs "istruzione analogica" ma tra "didattica in presenza" e "didattica a distanza (cioè _mediata_ attraverso sistemi software... di sorveglianza)" è "la distanza" l'elemento _mortifero_ del discorso, contrapposta a "la vicinanza" che è l'elemento _vitale_ che ci _definisce_ come umani "Enrico Nardelli" <narde...@mat.uniroma2.it> writes: > Beh, ci sono gli articoli "marchettari" più che marchettari nel caso in oggetto sono cialtroni, avendo rimpiazzato "one-to-one online tutoring" con "didattica a distanza", che a _tutti_ richiama alla mente le lezioni remote di intere classi via videocall et al di epoca COVID e non quello che realmente è: ripetizioni a distanza con UNA persona dedicata dall'altra parte della videochiamata :-O non sono "semplici" marchette, è manipolazione della (pseudo)scienza per far apparire reale ciò che si vuol far credere a chi si limita a leggere i titoli e i sottotitoli, senza capire _perché_ - su quali basi - si sostengono determinate tesi > e poi c'è la realtà già, la realtà... costa Troppa Fatica™ restare ancorati alla realtà > https://www.startmag.it/innovazione/la-tragedia-istruzione-digitale-ovvero-la-rivincita-di-platone/ «La tragedia dell'istruzione digitale ovvero la rivincita di Platone» bellissimo articolo grazie! un "bagno nella realtà" che farebbe bene a tutti ma che interessa _letteralmente_ a quattro gatti, mentre i "padroni delle notizie" lo ignorano spudoratamente, perché il loro _compito_ è /altro/ nell'articolo Enrico non fa riferimento a eventuali ricerche sulla percezione/valutazione della c.d. "istruzione digitale" (didattica a distanza?) da parte di studenti e genitori, cercherò nel rapporto UNESCO perché questo aspetto mi interessa aggiungo stralci per fini archivistici: --8<---------------cut here---------------start------------->8--- 6 Luglio 2024 07:11 No, non si tratta della situazione di cui si lamentano quelli (troppi, purtroppo) che sostengono che gli insegnanti italiani siano indietro perché « [ignorano le potenzialità delle tecnologie digitali]». È invece la rivincita di quelli che, sottolineando la centralità dell'elemento umano nei processi educativi, hanno sempre ribadito che nell'istruzione non è un elemento davvero essenziale avere, ad esempio, un tablet per ogni studente o reti superveloci nell'intero edificio scolastico, mentre lo è avere insegnanti ben preparati e ben pagati, con un ruolo sociale riconosciuto e difeso. In un mio recente intervento ho ricordato come gli [aspetti relazionali del rapporto tra docente e studente] siano fondamentali per il successo del processo educativo. Si tratta di una riflessione elaborata da Platone nei suoi Dialoghi, [...] A questo punto abbiamo una certificazione autorevole che chi ha ragione tra queste due posizioni sono gli scettici dell'uso della tecnologia digitale nelle scuole e non gli entusiasti. Si tratta del recente rapporto UNESCO [An Ed-Tech Tragedy?] (= Una tragedia per l'istruzione digitale?), di cui, chissà perché, non mi pare si sia parlato molto sui grandi giornali d'opinione [...] Invece, man mano che le soluzioni digitali venivano dispiegate come mezzo primario per erogare l'istruzione obbligatoria, ci si è accorti delle conseguenze dannose e non volute risultanti dalla transizione da un'educazione in presenza basata sulla scuola come luogo fisico ad un insegnamento a distanza supportato dalla tecnologia. [...] Una dipendenza senza precedenti del sistema educativo dalla tecnologia si è tradotta in esclusione, disuguaglianza sconcertante, danni involontari e modelli di apprendimento che antepongono le macchine e il profitto alle persone. Il semplice elenco dei capitoli della sezione del rapporto che analizza tali guasti ( /“Act II: From Promises to Reality”/) (= Atto 2°: dalle promesse alla realtà) è sufficiente a far capire la portata del disastro compiuto: • la maggior parte degli allievi è rimasta indietro; • le disuguaglianze sono aumentate; • gli allievi si sono impegnati di meno, hanno raggiunto risultati inferiori, e hanno abbandonato l'istruzione obbligatoria; • l'istruzione è stata affossata e impoverita; • l'immersione nella tecnologia è stata dannosa per la salute; • i costi ambientali sono aumentati; • il settore privato ha rafforzato il controllo sull'istruzione pubblica; • una sorveglianza senza precedenti si è diffusa nel settore dell'istruzione. [...] Il documento prosegue discutendo quali alternative avrebbero dovuto essere considerate, dal tenere le scuole aperte all'uso di soluzioni non tecnologiche. La parte finale del rapporto fornisce alcune raccomandazioni per l'uso futuro della tecnologia digitale nel mondo dell'istruzione, che si auspica più rispettoso della componente umana, tra cui vale la pena sottolineare l'indicazione che sostiene che l'apprendimento in presenza ha la priorità su altre modalità e quella che sottolinea la necessità di difendere l'istruzione dalla diminuzione delle opportunità di usufruirne in modo libero, accessibile e disponibile, diminuzione che è conseguenza della tecnologia digitale. Appunto, “la rivincita di Platone”. /(I lettori interessati potranno dialogare con l'autore, a partire dal terzo giorno successivo alla pubblicazione, [su questo blog interdisciplinare])/ [ignorano le potenzialità delle tecnologie digitali] <https://www.tecnicadellascuola.it/professori-noiosi-e-privi-di-cultura-digitale-ecco-perche-i-ragazzi-a-scuola-accendono-lo-smartphone-il-parere-dellesperto> [aspetti relazionali del rapporto tra docente e studente] <https://link-and-think.blogspot.com/2024/01/il-ciclone-chatgpt-e-la-scuola-5-punti-chiave.html> [An Ed-Tech Tragedy?] <https://www.unesco.org/en/digital-education/ed-tech-tragedy> [su questo blog interdisciplinare] <https://link-and-think.blogspot.com/> --8<---------------cut here---------------end--------------->8--- saluti, 380° -- 380° (Giovanni Biscuolo public alter ego) «Noi, incompetenti come siamo, non abbiamo alcun titolo per suggerire alcunché» Disinformation flourishes because many people care deeply about injustice but very few check the facts. Ask me about <https://stallmansupport.org>.
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