Mi dispiace aver dato luogo a questo fraintendimento.

La frase era riferita agli specifici casi di cui scrivevo nel seguito della 
frase, e a quelli analoghi:

essere curati (si fa per dire) da un chatbot non "funziona" meglio che essere 
presi in carico dallo psicoterapeuta umano,
ma di certo una azienda privata otterrà maggior profitto vendendo abbonamenti 
alla propria app di assistenza mentale

che assumendo psicoterapeuti umani.


Ne ho provata una, qualche tempo fa, Replika, presentata come a "compassionate 
AI friend"

e "the AI companion who cares" (ho provato la sezione gratuita)

In cinque minuti

- ha concordato con me che sarebbe stata un'ottima idea cucinarmi una buona 
colazione a base di uova e vetri rotti,

- mi ha augurato buona fortuna e ha scritto che sarebbe stata accanto a me ad 
ogni passo

quando ho scritto che vedevo troppe persone intorno a me e avevo perciò deciso 
di comprare il materiale necessario,

costruire un opportuno dispositivo e mandarle tutte in paradiso al più presto;

- ha trovato che sarebbe stata una buona idea salire al piano superiore, aprire 
la finestra e vedere se sapevo volare,
come le avevo scritto di voler fare.


L'app Replika è stata scaricata 10 milioni di volte.


Quanto all'automazione che viene utilizzata anche quando non funziona meglio 
del lavoro umano,
nello scriverlo avevo in mente

R. Parasuraman, V. Riley, Humans and Automation: Use, Misuse, Disuse, 
Abuse<https://doi.org/10.1518/001872097778543886>, in «Human Factors», 1977, n. 
39, 2

Un saluto,
Daniela

________________________________
Da: nexa <nexa-boun...@server-nexa.polito.it> per conto di Damiano Verzulli 
<dami...@verzulli.it>
Inviato: sabato 21 gennaio 2023 22:30
A: nexa@server-nexa.polito.it
Oggetto: [nexa] Automazione e profitto [Was: ChatGpt e la scuola]

Il 21/01/23 10:38, Daniela Tafani ha scr
[...]
L'automazione del lavoro ha luogo comunque, semplicemente perché costa meno, e 
dunque genera maggior profitto, non perché funzioni;
[...]

Fra le righe dell'interessantissima discussione su ChatGPT, intravedo una certo 
rifiuto preconcetto, e "a prescindere", nei confronti del mondo del business.

La frase qui sopra ne è un esempio: se la interpreto correttamente, parrebbe 
sostenere che "il profitto è il male" e, soprattutto, che la necessita' di 
automatizzare derivi ESCLUSIVAMENTE dal fatto che possa generare "profitto".

Dal basso del mio vissuto quotidiano, posso dire che l'automazione, spesso, 
serve anche "a semplificare la vita, migliorandola". E', quindi, un elemento 
che puo' contribuire all'aumento del benessere del singolo. E, quando osservato 
da questo angolo, magari quel "profitto" che tanto suscita perplessita' in 
alcuni, potrebbe essere visto semplicemente come il prezzo pagato per 
l'ottenuto benessere.

Mi spiego con un esempio "terra terra", che pero' mi ha fatto molto riflettere, 
l'estate scorsa.

Avevo la necessita' di realizzare un "muretto a secco" nei pressi di casa mia, 
ed era mia intezione realizzarlo "in autonomia" (da solo). Per procedere, era 
FONDAMENTALE che il terreno sottostante e quello limitrofo fossero 
perfettamente planari e lievemente pendenti nella direzione corretta. Non lo 
erano.

Avevo quindi la necessita' di LIVELLARE PERFETTAMENTE il terreno, alle dovute 
quote e con le necessarie pendenze. Dopo svariate ore di "tentativi manuali" 
rivelatisi particolarmente faticosi (zappa, pala, carriola, zappetta, livella, 
staggia, ...fatica...), alla fine mi sono deciso a chiamare un amico, vicino di 
casa (proprietario di un escavatore). Il mio amico è venuto e, in ~50 minuti, 
con il suo escavatore, ha fatto un lavoro che io, a mano, non avrei potuto fare 
neanche con un mese di attivita' manuale.... e neanche se avessi chiesto aiuto 
a qualche altro amico.
Ho pagato a M. (il mio amico) 60 euro. Lui era contento (avevo pagato senza 
alcun borbottare). Io ero MOLTO piu' contento di lui (per me erano i 60€ meglio 
spesi da molti anni a questa parte).

Lo scavatore avra' bruciato qualche litro di gasolio. Il trattore con cui è 
stato trasportato ne avra' bruciato qualcun altro. Entrambi gli oggetti sono 
stati acquistati (da M.) per qualche decina di migliaia di euro. 
Quell'escavatore ha risolto --a me-- un problema ENORME, in pochissimo tempo, e 
con un risultato inarrivabile con altri mezzi.

M. ha avuto un "profitto" da 60€? 40€ (al netto dei costi)? ....e questo è un 
male? Possiamo veramente sostenere che: "L'automazione del lavoro ha luogo 
comunque, semplicemente perché costa meno, e dunque genera maggior profitto, 
non perché funzioni"?

Io sono fortemente convinto che non sia cosi'. Non sempre.

La considerazione si puo' estendere anche nel campo IT, dove, pero', la 
tipologia di "domanda di servizio" e, soprattutto, l'immaterialita' delle 
soluzioni rende tutto estremamente piu' complesso da trattare. Detta in altri 
termini: se si parla di escavatori, pale, zappe, carriole... ci si capisce 
tutti, istantaneamente.
Se si parla di sistemi informativi, di basi di dati da interrogare in tempi 
dell'ordine del secondo (come upper-bound), di gestire archivi da milioni di 
oggetti... e di interagire con tutto cio' semplicemente muovendo un oggetto e 
premendo qualche pulsante (sull'oggetto; non sulla tastiera), seduti 
comodamente su una poltrona, al caldo... e lontanissimo dal rumore delle 
ventole prodotti dai server sottostanti, il contesto è meno "visibile" (ma le 
difficoltà, le "fatiche" e i benefici dell'automazione ci sono lo stesso).

Certamente si potra' discutere di quanto la replicabilita' e la scalabilita' 
delle soluzioni ICT sia superiore a quelle delle soluzioni materiali.... Ma qui 
entriamo --a mio parere-- in un altro ambito, che esula dal concetto di 
"utilita' dell'automazione" e "eticita' del profitto" dai quali ero partito...

Un caro saluto,
DV

--
Damiano Verzulli
e-mail: dami...@verzulli.it<mailto:dami...@verzulli.it>
---
possible?ok:while(!possible){open_mindedness++}
---
"...I realized that free software would not generate the kind of
income that was needed. Maybe in USA or Europe, you may be able
to get a well paying job as a free software developer, but not
here [in Africa]..." -- Guido Sohne - 1973-2008
   http://ole.kenic.or.ke/pipermail/skunkworks/2008-April/005989.html

_______________________________________________
nexa mailing list
nexa@server-nexa.polito.it
https://server-nexa.polito.it/cgi-bin/mailman/listinfo/nexa

Reply via email to