On Wed, Feb 11, 2009 at 5:59 PM, Edoardo 'Yossef' Marascalchi <edoa...@edoardomarascalchi.it> wrote: >> Personalmente - non sono un avvocato - la GPL in Italia non vale, >> perché non è tradotta. > non è vero.. > la GPL vale perché esiste.
Non è vero che una licenza "vale perché esiste": se una clausola della licenza è contraria alle leggi, la licenza cessa di valere. Facciamo un esempio assurdo: se la licenza d'uso ti concede l'uso del software in cambio dello "ius primae noctis" con tua figlia, la licenza diventa immediatamente invalida. Questo è il motivo per cui spesso di introducono clausole come la seguente (dalla GPL): "If any portion of this section is held invalid or unenforceable under any particular circumstance, the balance of the section is intended to apply and the section as a whole is intended to apply in other circumstances" Qui è riassunto bene (sempre dalla GPL): "5. You are not required to accept this License, since you have not signed it. However, nothing else grants you permission to modify or distribute the Program or its derivative works. These actions are prohibited by law if you do not accept this License" Cioè: -sei libero di accettare o non accettare la licenza -se la accetti, allora PUOI ri-distribuire il software, a patto di rispettare i termini della licenza -se non la accetti, NON PUOI ri-distribuire il software perché violi la legge ("prohibited by law"). > Qui il problema è questo: > se io cedo genericamente un mio bene posso scegliere una forma qualsiasi > ed in qualsiasi lingua, è una mia scelta. Ma l'apposizione di termini addizionali, come la licenza d'uso, affinché sia valida deve essere fatta in italiano. Se tu mi cedi un bene ma mi imponi una licenza in Urdu, io posso accettare il bene e usarlo in violazione alla tua licenza. Se mi citi, devi dimostrare che il contratto tra noi due (i termini della licenza in Urdu) è valido, ad esempio che io l'ho compreso. Come sopra, però, io posso usare il bene che mi hai ceduto in violazione alla tua licenza ma non in violazione alle leggi dello stato italiano. Nello specifico, non posso copiare un software (indipendentemente dalla tua licenza) perché viola la legge italiana sul diritto d'autore. > Se un ente A chiede a me di cambiare i termini secondo cui ho ceduto un > mio bene, diventa un contratto tant'e' che in caso di non accettazione > il mio bene viene rifiutato. Diventa quindi un contratto dove ad > entrambe le parti deve essere garantita la piena e totale comprensione > dell'accordo stesso. > Mica per niente nel diritto internazionale tutti i contratti vengono > firmati in ogni singola lingua rappresentata dai firmatari Quindi in realtà siamo d'accordo: il contratto tra A (che cede) e B (che riceve) deve essere comprensibile ad entrambi. I termini di licenza sotto cui si fornisce un software sono appunto il contratto di fornitura di software tra A e B. Ciao _______________________________________________ Talk-it mailing list Talk-it@openstreetmap.org http://lists.openstreetmap.org/listinfo/talk-it