On Wed, Jul 03, 2024 at 10:29:39AM +0200, Guido Vetere wrote: > C'è poi un piccolo particolare che rende la nozione di 'Open Source' > difficilmente applicabile ai LLM: se pure uno avesse tutti i dataset > eccetera, gli mancherebbe ancora quel mesetto di GPU che serve per fare > training anche di pochi miliardi di parametri. Cioè: servirebbe ancora > Leonardo, o in alternativa un grosso conto in banca.
Questo è un argomento ricorrente e comprensibile, ma che personalmente non condivido. Propongo alcuni (contro)argomenti: - un dataset aperto permette (a costi molto inferiori a quelli di addestramento) di verificare cosa c'è dentro, per esempio, per verificare la presenza di eventuali bias di selezione - in ambito software: che il codice sorgente del kernel Linux sia disponibile è un bene per tutta i suoi utilizzatori, compresi quelli che non hanno ne le competenze ne il tempo di capire come funziona o metterci mano - in ambito hardware: l'esistenza di open hardware (che prevede che gli schemi di design siano liberamente disponibili) è un bene per tutti, anche se in pochi dispongono delle fabbriche per costruire microchip o (ancora più difficile) dei laboratori per verificare che il chip che hanno in mano corrisponde a quei design Saluti -- Stefano Zacchiroli . z...@upsilon.cc . https://upsilon.cc/zack _. ^ ._ Full professor of Computer Science o o o \/|V|\/ Télécom Paris, Polytechnic Institute of Paris o o o </> <\> Co-founder & CTO Software Heritage o o o o /\|^|/\ https://twitter.com/zacchiro . https://mastodon.xyz/@zacchiro '" V "'