> Se così fosse, la somma di due numeri interi sarebbe un'algoritmo non > deterministico se applicato a due numeri ottenuti con i dadi.
la conclusione, se ci pensi, è che non esistono algoritmi non deterministici. dai, non tediamo gli astanti :-) cheers, G. On Wed, 3 Jul 2024 at 14:55, Giacomo Tesio <giac...@tesio.it> wrote: > ROTFL! :-D > > Il giorno Wed, 3 Jul 2024 14:29:07 Guido Vetere ha scritto: > > un algoritmo che fa uso di numeri casuali è generalmente considerato > > non deterministico, full stop > > Se così fosse, la somma di due numeri interi sarebbe un'algoritmo non > deterministico se applicato a due numeri ottenuti con i dadi. > > Ehm... no. > > La somma è una funzione deterministica. > > Il tiro di dadi è un'operazione non deterministica. > Ma il software può solo implementare la somma: serve hardware per avere > un numero casuale. > > > Ora, noi stiamo parlando di matrici che codificano un software > deterministico eseguibile da macchine con un'architettura nota. > Un software che approssima una funzione matematica ignota, > ma pur sempre una funzione matematica. > > Ad un determinato stato e ad un determinato input, l'output prodotto da > questi software sarà sempre lo stesso. > > > > > Solo nascondendo all'utente parte dell'input > > > (come i numeri randomici .. > > > > non so cosa tu possa intendere per 'nascondere' un numero generato > > dinamicamente in modo casuale > > Oh, è molto semplice: all'utente questi numeri non vengono mostrati né > gli viene data la possibilità di modificarli. > > Se all'utente fosse mostrato tutto l'input (inclusi questi numeri), > questi comprenderebbe istantaneamente che non c'è alcuna intelligenza > nel giocattolo. > > > Allo stesso modo, l'interfaccia potrebbe mostrare, ad ogni step di > generazione del prossimo token, tutte le possibili continuazioni con le > rispettive probabilità di emissione e far scegliere all'utente come > proseguire invece di usare un numero casuale (o più probabilmente, > pseudocasuale). > > L'utente comprenderebbe così di star sostanzialmente navigando un grafo. > > > Naturalmente Google e Open AI si guardano bene da fornire una siffatta > interfaccia perché verrebbe meno l'allucinazione di comunicare con una > qualche "intelligenza aliena". > > > > non vorrei alimentare inutili diatribe > > Perché diatribe? > E perché inutili? > > > Giacomo >