On mer, 2024-07-03 at 15:38 +0200, Guido Vetere wrote: > > Se così fosse, la somma di due numeri interi sarebbe un'algoritmo non > > deterministico se applicato a due numeri ottenuti con i dadi. > > la conclusione, se ci pensi, è che non esistono algoritmi non deterministici.
Certo che esistono. Pensa all'algoritmo "Cuoci due uova al tegamino" di cui modifichi uno step "Tira i dadi e rompi le uova solo se il numero è dispari." In realtà qui parliamo di software e computer ordinari, quindi di di algoritmi rappresentabili con un linguaggio di programmazione, e completamente eseguibili su una macchina a stati. Vabbè, basta divertirsi ... Scusate, mi è scappata ... > dai, non tediamo gli astanti :-) > > cheers, > G. > > On Wed, 3 Jul 2024 at 14:55, Giacomo Tesio <giac...@tesio.it> wrote: > > ROTFL! :-D > > > > Il giorno Wed, 3 Jul 2024 14:29:07 Guido Vetere ha scritto: > > > un algoritmo che fa uso di numeri casuali è generalmente considerato > > > non deterministico, full stop > > > > Se così fosse, la somma di due numeri interi sarebbe un'algoritmo non > > deterministico se applicato a due numeri ottenuti con i dadi. > > > > Ehm... no. > > > > La somma è una funzione deterministica. > > > > Il tiro di dadi è un'operazione non deterministica. > > Ma il software può solo implementare la somma: serve hardware per avere > > un numero casuale. > > > > > > Ora, noi stiamo parlando di matrici che codificano un software > > deterministico eseguibile da macchine con un'architettura nota. > > Un software che approssima una funzione matematica ignota, > > ma pur sempre una funzione matematica. > > > > Ad un determinato stato e ad un determinato input, l'output prodotto da > > questi software sarà sempre lo stesso. > > > > > > > > Solo nascondendo all'utente parte dell'input > > > > (come i numeri randomici .. > > > > > > non so cosa tu possa intendere per 'nascondere' un numero generato > > > dinamicamente in modo casuale > > > > Oh, è molto semplice: all'utente questi numeri non vengono mostrati né > > gli viene data la possibilità di modificarli. > > > > Se all'utente fosse mostrato tutto l'input (inclusi questi numeri), > > questi comprenderebbe istantaneamente che non c'è alcuna intelligenza > > nel giocattolo. > > > > > > Allo stesso modo, l'interfaccia potrebbe mostrare, ad ogni step di > > generazione del prossimo token, tutte le possibili continuazioni con le > > rispettive probabilità di emissione e far scegliere all'utente come > > proseguire invece di usare un numero casuale (o più probabilmente, > > pseudocasuale). > > > > L'utente comprenderebbe così di star sostanzialmente navigando un grafo. > > > > > > Naturalmente Google e Open AI si guardano bene da fornire una siffatta > > interfaccia perché verrebbe meno l'allucinazione di comunicare con una > > qualche "intelligenza aliena". > > > > > > > non vorrei alimentare inutili diatribe > > > > Perché diatribe? > > E perché inutili? > > > > > > Giacomo