> On Sep 20, 2023, at 14:55, Stefano Quintarelli <stef...@quintarelli.it> wrote:
> 
> 
>> On 20/09/23 12:37, Giuseppe Attardi wrote:
>> Citavo la number portability, perché è l’equivalente nei social media di 
>> poter trasferire i propri dati su un’altra piattaforma, magari 
>> interoperabile.
>> Ottima idea, ma non risolve il problema, come del resto la interoperabilità 
>> lo risolverebbe solo per metà, come ammetti tu stesso. Quando ci si trova in 
>> una piattaforma con 3 miliardi di persone, il costo di trasferirne una larga 
>> parte altrove non compensa i benefici. Lo stiamo vedendo con 
>> Mastodon/Twitter.
> 
> no, non lo stiamo vedendo con mastodon-twitter

Stiamo vedendo passaggi di centinaia di milioni di utenti a Mastodon?
Era a quello a cui mi riferivo.

> 
> mastodon non e' interoperabile con twitter e non c'e' portabilita' dei dati 
> tra mastodon e twitter.
> 
> interoperabilita' e portabilita' sono due ingredienti necessari (e 
> sufficienti in molti casi) per aprire la concorrenza.

Che siano necessari siamo d’accordo.
Mi pareva di averlo detto.

> 
>> L’unica speranza sarebbero nuovi servizi attraenti per gli utenti e 
>> interoperabili nativamente. Oggi però i nuovi servizi, come quelli basati su 
>> AI, richiedono ingenti investimenti e se una startup avesse successo, 
>> verrebbe immediatamente acquisita dai grandi con profonde deep pocket.
> 
> non sono d'accordo che i servizi piu' attraenti richiedono ingenti 
> investimenti, intendendo che "ingenti investimenti" siano quelli che solo i 
> gafam possono fare.
> nella prima meta' del 2021 in UE le startup hanno raccolto 55Bn Eur.
> Klarna ha raccolto 1.7Bn, Cinch ha raccolto 1.3Bn.
> In Svezia le startup hanno raccolto in 1H21 7Bn.
> 
> diciamo che fiato per fare alternative si puo' trovare e si potrebbe trovare 
> piu' facilmente se il mercato fosse piu' contendibile.
> Se il mercato non e' contendibile e' vero che alla fine chi ha uno o due 
> ordini di grandezza in piu' di fondi si mangia i piu' piccoli.
> Quindi sono auspicabili imho un'antitrust piu' attenta e regole 
> procompetitive ex ante (per evitare di chiudere il recinti quando i buoi sono 
> andati)
> 
>> Per questo suggerisco la strada delle cooperative, che non possono essere 
>> acquisite.
> 
> mi pare una contraddizione implicita con quanto dici sopra, ovvero che 
> servono tantissimi soldi.

Per fare innovazione in campo AI oggi servono tantissime risorse, per questo 
stiamo chiedendo da anni investimenti *pubblici*, non privati.
Un tempo gli stati erano abituati a farlo e anche a impegnarsi a promuovere il 
loro impiego iniziale (vedi Mariana Mazucato. Lo stato innovatore).
Oggi gli investimenti pubblici necessari sono possibili solo su scala europea.

> nessuno finanzierebbe con quel livello di funding, all'inizio, un'azienda che 
> non puo' essere venduta ad un investitore successivo.
Questo è il modello neoliberista.
Stiamo provando a ragionare su modelli di business alternativi (ho citato 
Wikipedia: 70 milioni di utenti al giorno).

— Beppe
> 
> ciao, s.
> 
>> Temo che sui principi da difendere siamo d’accordo, ma non sulle strategie 
>> per farli rispettare.
>> — Beppe
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