Ciao a tutti,
utilizzo spesso le tracce GPS ottenute da relazioni su piattaforme come
Waymarked Trails per i miei percorsi in bicicletta. Queste tracce, che
carico sul GPS montato sul manubrio, rappresentano per me una guida
generale che seguo tenendo un occhio sulla strada ed un occhio sul
dispositivo elettronico. Durante la navigazione, capita che seguendo
pedissequamente la traccia si finisca in situazioni poco pratiche o non
sicure, come tratti contromano, marciapiedi, scalini, strade chiuse per
lavori, e così via.

Tuttavia, non considero questo un problema che infici il valore complessivo
delle tracce. Al contrario, credo che queste relazioni debbano essere viste
come indicazioni generali, utili per guidare il ciclista lungo un percorso
ideale. Sta poi al ciclista, grazie all’osservazione diretta del
territorio, fare gli aggiustamenti necessari per rispettare il codice della
strada, superare ostacoli temporanei o trovare deviazioni più pratiche,
rientrando sulla traccia principale il prima possibile, magari con l’aiuto
dell’autorouting che per rientrare sul percorso funziona generalmente
sempre molto bene.

Questa flessibilità fa parte dell’avventura e del piacere di viaggiare in
bicicletta. Tentare di creare relazioni così precise illudendosi che
potrebbero essere seguite anche in modo completamente automatico da un
robot cieco, senza che il ciclista debba adattarsi o prendere decisioni, mi
sembra vada oltre lo scopo pratico e funzionale di OpenStreetMap.
L’obiettivo dovrebbe restare quello di fornire strumenti utili e
flessibili, senza perdere di vista che l’adattamento sul campo è parte
integrante dell’esperienza. Questo almeno per quanto riguarda il mio
pensiero personale sul mondo dei ciclisti.

Su Open Street Map io, in particolar modo, mi sono speso per aggiustare la
relation dell'alpe adria parte Italiana (percorso ciclabile che dai confini
di Austria e Slovenia arriva fino a Trieste) ed altre relation di piste
ciclabili di interesse Regionale quì in Friuli (FVG2 - FVG2b - FVG2c).
Confermo che non è un lavoro facile e questo spesso viene "rotto" più che
dall'inesperienza dei mappatori, dai pochi automatismi e dagli aiuti
presenti sui vari editor che non ti permettono di capire effettivamente
cosa si sta facendo.

Detto questo, buone mappature a tutti!

Il giorno gio 12 dic 2024 alle ore 10:40 emmexx <emm...@tiscalinet.it> ha
scritto:

> On 2024-12-12 10:00, Andrea Albani wrote:
> > Fare relazioni è complicato, mantenerle ancora di più perchè si
> > "rompono" e questo, te lo dico per esperienza, accade sempre.
> >
> > Il problema sono spesso gli strumenti e non i dati, e cambiare questi
> > per colmare le lacune dei primi non è secondo me una buona idea
>
> In un contesto simile per tipologia di dati, non su OSM, la ho risolta
> in un altro modo. Invece di gestire le relazioni ingestibili ho deciso
> di lasciar fare il lavoro di calcolo di percorsi a un programma di
> routing. Inserendo i necessari vincoli (ad esempio il tag che indica la
> ciclovia o l'autostrada o il sentiero), dati punto di partenza e
> d'arrivo sarà il programma di routing a calcolare il percorso tenendo
> conto di sensi unici e altro.
> Ovviamente non è detto che si possa utilizzare questo sistema in
> contesti diversi dal calcolare un percorso da A a B lungo un certo
> itinerario.
>
>         maxx
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