On Thu, Mar 5, 2009 at 2:24 PM, Simone Piccardi <picca...@truelite.it> wrote: >> E' lo stesso problema delle licenze GPL e simili: non puoi includere >> codice GPL in un programma BSD... > Ti sbagli, puoi includere codice GPL in un programma BSD, e puoi anche > distribuirlo, solo che non puoi distribuire il tutto sotto licenza BSD > (o licenza proprietaria). Ed il codice BSD restera` BSD, e` che quando > aggiungi codice GPL sei contretto ad usare (se distribuisci l'insieme > dei due) la GPL. > E comunque non puoi distribuire del codice BSD sotto licenza GPL, > nessuno ti da il diritto di cambiare il copyright del codice se non ne > sei l'autore. Il fatto che BSD ti consenta di attaccare al codice BSD > quel che ti pare e distribuire il tutto come ti pare (quasi) e` un > discorso diverso. Ma se distribuisci solo codice BSD non e` che gli puoi > cambiar licenza.
Continuo a non capire, anche dopo questa spiegazione, in che modo posso includere codice GPL in un programma BSD *e rilasciare il tutto*. Mi confermi che non posso rilasciare il tutto sotto licenza BSD e che d'altra parte non posso ri-licenziare il codice BSD sotto licenza GPL, quindi non vedo che licenza posso usare. > Questo puo` avere a mio avviso effetti veramente pesanti, che si > potrebbero tranquillamente evitare utilizzando una clausola di > compatibilita` o precedendo un passaggio che consenta l'uso dei dati > attuali nella nuova licenza. Non puoi farlo, perché non c'è una adeguata compatibilità nella CC-BY-SA già esistente. Puoi modificare la Factual License, ma questo non modifica in alcun modo i dati già presenti che sono stati licenziati sotto una licenza ben nota (la CC-BY-SA) che in generale non permette il ri-licenziamento. > La GPL ha uno scopo preciso: evitare che il codice rilasciato sotto di > essa possa essere reso non libero. Si puo' non ritenerlo importante o > meno, ma chi la sceglie lo fa per un motivo ben preciso. Una licenza che > mira a preservare la liberta` per quanto mi rigurda (anche questa e` una > opinione personale) e` molto piu` libera di una che se ne frega. Lo spirito della GPL è lodevole, ma il diavolo è nei dettagli. Per dire "voglio garantire la libertà di questo programma" è obbligata a definire dal punto di vista legale "libertà", e lo fa ponendo "libertà" = "GPL" (o la clausola opzionale "any later version"). In sostanza la GPL non garantisce una libertà teorica, ma una libertà ben precisa che è quella definita dalla GPL stessa. Qualora esistano definizioni diverse di libertà (ad es. la BSD), abbiamo che le due "libertà" sono incompatibili. E questo mi sembra per certi versi paradossale: non sono libero di usare la mia definizione di libertà, ma sono libero fintantoché la mia libertà rientra all'interno di una definizione di libertà imposta da un altro, e che io non sono libero di modificare. Per fare un esempio estremo e provocatorio, la vecchia Unione Sovietica era un paese libero: il Partito, per definizione, garantiva gli interessi di tutti. Ma non era possibile avere un concetto di libertà diverso da quello ufficiale. Ciao _______________________________________________ Talk-it mailing list Talk-it@openstreetmap.org http://lists.openstreetmap.org/listinfo/talk-it