On 2012-07-12 at 11:29:45 +0200, Fabrizio Tambussa wrote: > Ho fatto una breve ricerca su internet, in quanto nella mia zona e' > pieno di argini del fiume Po, asfaltati e tecnicamente perfettamente > ciclabili, col famigerato cartello bianco cerchiato di rosso. [...] > La mia impressione e' che ci sia stata nel tempo una stratificazione > di enti con relativo passaggio di consegne e, siccome i cartelli > costano, quelli che c'erano sono rimasti, quelli nuovi (permesso > ciclopedonale, ad esempio) non sono stati messi.
Mi viene un sospetto: non è che gli argini hanno il divieto di accesso perché non è garantito che siano sicuri (e garantirlo / metterli in sicurezza costa), ma all'ente interessa solo non essere responsabiledi eventuali incidenti? Mi sembra che ci fosse stato un caso del genere (nel milanese?) esplicitamente segnato sui cartelli (accesso vietato ai mezzi motorizzati, pedoni e forse bici a proprio rischio e pericolo?): non so come fosse stato deciso di taggare. > Questo perche' il legislatore normalmente associa sempre > strada=automobile, quindi parla sempre di divieto di accesso, > implicitamente ai mezzi motorizzati. il legislatore parla di divieto di accesso ai mezzi, inclusi quelli a trazione umana ed animale, semmai è l'impiegato del comune / altro ente che deve mandar fuori l'operaio con il cartello che lavora in modo più approssimativo. -- Elena ``of Valhalla'' _______________________________________________ Talk-it mailing list Talk-it@openstreetmap.org http://lists.openstreetmap.org/listinfo/talk-it