L'archivio Nexa sarà veramente prezioso in futuro: spero che ne
esistano molte copie, archiviate con sistemi ad alta affidabilità.

Un giorno, storici, psicologi e sociologi studieranno questi scambi.

Ci si chiederà come sia potuto accadere che tante persone intelligenti
e colte attribuiscano "apprendimento", "intelligenza" e persino
"capacità linguistiche" ad un grosso archivio compresso.


Chissà quali bizzarre ipotesi faranno questi studiosi del futuro.

Ricondurranno questi scambi ad allucinazioni di massa?
Alla superficialità di intellettuali decadenti?
A "echo chamber" personalizzate dai BigTech?
Ad alienazione cibernetica?
A servitù volontaria?


Alcuni parleranno di "secoli bui", tracciando analogie col medioevo.
Analogie che ci indignerebbero, ed indignerebbero ancor di più molti
intellettuali medioevali.


Questo breve messaggio in bottiglia è per ricordare loro che non tutti
avevano completamente perso la lucidità e c'era ancora nel 2025 chi
comprendeva come da una versione propriamente compressa di enormi
quantità di testo sia possibile estrarre frammenti che, ancorché
corrotti e privi di significato, rispettino i pattern statisticamente
rilevanti nel dataset selezionato per la loro programmazione.

E se sorriderete all'immagine dei minatori di LLM alla ricerca di verità
perdute, distillate dalle GPU... sappiate che il vostro futuro sollazzo
è il maggior risultato economico che le AI generative abbiano prodotto.


Ai miei contemporanei suggerisco invece di provare questo nuovo 
"large language model", che ha "imparato" a programmare in C un intero
kernel unix-like "leggendo" una singola mailing list pubblica
(https://lkml.org/)

https://git.kernel.org/torvalds/t/linux-6.14-rc4.tar.gz
  


Giacomo
(che spera in futuro continuino ad esistere ironia e sarcasmo... ;-)


On Sat, 1 Mar 2025 11:40:54 +0100 Guido Vetere wrote:

> La bipartizione sintassi-semantica (che data indietro almeno al '600)
> fu già rifiutata dalla Lexicon-Grammar di Maurice Gross (*Méthodes en
> syntaxe*, 1975), portata anche in Italia da Annibale Elia.
> Gli LLM confermano oggi che i 'pattern' sintattico-semantici, benché
> esibiscano 'somiglianze di famiglia', vanno presi uno a uno, e di
> fatto solo la forza bruta computazionale può compiere l'impresa.
> Credo (l'ho scritto anche qui
> <https://lucasossellaeditore.it/libro/intelligenze-aliene/>) che la
> lessicografia dovrà trovare il modo di estrarre conoscenze dalle
> miniere degli LLM, e che queste conoscenze dovranno basarsi su
> modelli teorici adeguati, che forse ancora non abbiamo. Ma cento
> miliardi di numeri in virgola mobile non sono una teoria linguistica,
> perché una teoria è un modello causale. Il fatto che per fare certe
> operazioni non ce ne sia bisogno non significa nulla: si riusciva a
> navigare anche senza l'idraulica, per dire ...
> 
> G.
> 
> On Tue, 25 Feb 2025 at 05:52, Giuseppe Attardi <atta...@di.unipi.it>
> wrote:
> 
> > Per anni ho pensato che per capire il linguaggio si dovesse passare
> > attraverso l’analisi sintattica e poi per quella semantica, perché
> > così dicevano i testi di linguistica.
> > Ho sviluppato un parser a dipendenze multiligua basato su word
> > embedding e rete neurale che funzionava molto bene.
> > L’ultima incarnazione si chiama DiaParser e si trova su GitHub:
> > https://github.com/Unipisa/diaparser
> >
> > Tuttavia John Hewitt ha scoperto, usando un probe sintattico, che le
> > matrici di attention dei transformer contengono una rappresentazione
> > dell’albero sintattico della frase.
> > Altri layer delle metrici corrispondono ad altri fenomeni, come
> > l’anafora. I word embedding, che sono al primo livello del
> > transformer, danno una rappresentazione molto articolata del
> > significato delle parole, inclusi sinonimi e relazioni semantiche
> > tra parole.
> >
> > A questo punto l’ipotesi che si debba insegnare esplicitamente la
> > grammatica e la semantica a un modello ha vacillato.
> > Del resto i bambini imparano a capire e parlare una lingua ben
> > prima di andare a scuola e che gli vengano insegnati i concetti
> > linguistici astratti. Probabilmente l’esposizione a 30 milioni di
> > frasi nei primi tre anni di vita è sufficiente (c’è chi dice siano
> > di più, tenendo conto anche dei feedback visivi).
> >
> > Quindi, mai dare per scontate certe ipotesi che ci sembrano ovvie.
> >
> > Ho provato quindi a chiedere questo a ChatGPT.
> >
> >
> > Analizza questa frase: lei suona il violino e lui la tromba. Cosa
> > fa lui esattamente?
> >
> >
> > ChatGPT: La frase è ambigua perché la costruzione grammaticale
> > lascia spazio a due interpretazioni:
> >
> > 1. Interpretazione comune e probabile: “Lei suona il violino e lui
> > [suona] la tromba.” Qui si sottintende il verbo “suonare” anche per
> > il secondo soggetto, quindi si capisce che entrambi stanno suonando
> > strumenti musicali.
> >
> > 2. Interpretazione ambigua e comica: “Lei suona il violino e lui la
> > tromba” potrebbe essere letto in modo diverso, dove “la tromba” non
> > è lo strumento musicale ma un’azione riferita a “lei”. In italiano
> > colloquiale, “trombare” può avere un significato volgare (sinonimo
> > di “fare sesso”). Se si legge in questo modo, la frase assume un
> > doppio senso ironico.
> >
> >
> > Il contesto in cui viene detta o scritta la frase aiuta a chiarire
> > quale delle due interpretazioni sia corretta.
> >
> >
> > Potrebbe darsi che ChatGPT abbia letto da qualche parte la
> > spiegazione di ARM.
> >
> > Ma anche concludere che il modello non sa fare certe cose potrebbe
> > essere azzardato.
> >
> > On 14 Feb 2025, at 16:59, Angelo Raffaele Meo <angelo....@polito.it>
> > wrote:
> >
> > 
> > Difendo Richard Stallman ed anche l'Intelligenza Artificiale.
> > Nel 1960, quando quasi tutti i partecipanti a questo dibattito non
> > erano ancora nati oppure frequentavano l'asilo, io realizzai uno
> > dei primi prototipi di quel capitolo dell'Intelligenza Artificiale
> > che chiamiamo "riconoscimento della voce". Riconosceva sotto
> > dettatura una ventina di parole distinte, isolate, basandosi
> > sull'analisi acustico-lessicale del segnale vocale. Ad esempio, i
> > brevissimi istanti di silenzio caratteristici della lettera
> > esplosiva "t" suggerivano la parola "sette" oppure la parola
> > "otto", mentre le vocali hanno spettri di frequenza diversi. In
> > quella prima fase della ricerca comprendemmo, ad esempio, che la
> > dettatura automatica o la traduzione da una lingua ad un'altra
> > richiedono l'integrazione dell'analisi lessicale con l'analisi
> > sintattica, ma è ancora più importante l'analisi semantica. Fui io
> > ad introdurre un esempio significativo che è stato citato più
> > volte. Consideriamo la frase "lei suona il piano e lui la tromba".
> > Due diversi alberi sintattici possono sottendere quella frase. Nel
> > primo albero sintattico la parola "tromba" è un'unità nominale; nel
> > secondo albero sintattico la stessa parola è unità verbale. Per
> > l'ascoltatore che non sa nulla della vita sentimentale di lei e
> > lui, "tromba" è un'unità nominale; invece, per l'ascoltatore che sa
> > che lei e lui sono amanti, in un particolare contesto della
> > conversazione, in virtù di quel capitolo della semantica che è
> > chiamato "pragmatica", "tromba" diventa un'unità verbale, con
> > implicazioni importanti sul processo di traduzione. In questo
> > momento, introdurre la semantica o la pragmatica nell'elaborazione
> > del linguaggio naturale è ancora difficilissimo. Quindi,
> > Intelligenza Artificiale interpretata alla lettera non esiste
> > ancora. Sono sicuro che questo fosse il significato della
> > provocatoria affermazione di Stallman e quindi che Stallman abbia
> > ragione. Comunque, senza usare semantica o pragmatica, in virtù di
> > una raffinata elaborazione statistica e della capacità tecnologica
> > di trattare immensi volumi di dati, quel nuovo insieme di
> > discipline scientifiche che chiamiamo Intelligenza Artificiale sta
> > producendo risultati meravigliosi. La dettatura automatica e la
> > traduzione da una lingua all'altra sono due esempi significativi.
> > Commettono ancora qualche errorino ma sono di grandissima utilità.
> > Viva l'Intelligenza Artificiale, chiara dimostrazione
> > dell'intelligenza naturale di homo sapiens.
> > ------------------------------ *From:* nexa
> > <nexa-boun...@server-nexa.polito.it> on behalf of Giuseppe Attardi
> > <atta...@di.unipi.it> *Sent:* Friday, February 14, 2025 12:20 PM
> > *To:* nexa@server-nexa.polito.it <nexa@server-nexa.polito.it>
> > *Subject:* Re: [nexa] Perché Richard Stallman sbaglia in tema di
> > intelligenza artificiale
> >
> > È anche peggio di così, come ammettono nei manuali per medici:
> >
> > I medici spesso utilizzano termini vaghi come "altamente probabile",
> > "improbabile" o "non è da escludere" per descrivere la possibilità
> > di una malattia.
> >
> > <default_share_msd.jpg>
> > Strategie per il processo decisionale clinico - Argomenti speciali -
> > Manuali MSD Edizione Professionisti
> > <https://www.msdmanuals.com/it/professionale/argomenti-speciali/processo-decisionale-clinico/strategie-per-il-processo-decisionale-clinico>
> > msdmanuals.com
> > <https://www.msdmanuals.com/it/professionale/argomenti-speciali/processo-decisionale-clinico/strategie-per-il-processo-decisionale-clinico>
> >
> > <https://www.msdmanuals.com/it/professionale/argomenti-speciali/processo-decisionale-clinico/strategie-per-il-processo-decisionale-clinico>
> >
> >
> > On 14 Feb 2025, at 12:00, nexa-requ...@server-nexa.polito.it wrote:
> >
> > From: Giacomo Tesio <giac...@tesio.it>
> > To: nexa@server-nexa.polito.it
> > Subject: Re: [nexa]  Perché Richard Stallman sbaglia in tema di
> >    intelligenza artificiale
> > Message-ID: <5fabc401-5b15-4a28-9850-5bc9ed4e2...@tesio.it>
> > Content-Type: text/plain; charset=UTF-8
> >
> > Giuseppe, mi permetto un buon consiglio non richiesto:
> >
> > Il 14 Febbraio 2025 10:36:55 UTC, Giuseppe Attardi ha scritto:
> >
> > Quante probabilità ho che sia questo o quello?
> >
> >
> > Quant’è la probabilità di guarigione?
> >
> >
> > Quanto stima possa durare la riabilitazione?
> >
> >
> > Quant’è il rischio di ricadute?
> >
> >
> >
> > È tutto un ragionare a spanne su probabilità stimate a naso.
> >
> >
> > se il tuo medico risponde a domande come queste con stime numeriche
> > delle probabilità (a naso o meno), cambia medico.
> >
> >  

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