Due riflessioni:
Il 01/03/2025 11:40, Guido Vetere ha scritto:
la lessicografia dovrà trovare il modo di estrarre conoscenze dalle
miniere degli LLM, e che queste conoscenze dovranno basarsi su modelli
teorici adeguati, che forse ancora non abbiamo.
Dovremmo estrarre "conoscenze dalle miniere degli LLM" cioè da qualcosa
che è stato alimentato con conoscenza già esistente? A me questo
ragionamento ricorda un po' i tentativi di costruire il moto perpetuo...
Il fatto che per fare certe operazioni non ce ne sia bisogno non
significa nulla: si riusciva a navigare anche senza l'idraulica, per
dire ...
Giusto! Infatti mi è venuta in mente l'osservazione di Leonardo
(Trattato della pittura –
https://it.wikisource.org/wiki/I_pensieri_(Leonardo_da_Vinci,_1904)/Pensieri_sulla_scienza),
che forse stiamo dimenticando
Quelli che s'innamoran di pratica sanza scienza
son come 'l nocchiere, ch'entra in navilio sanza timone o bussola,
che mai ha certezza dove si vada,
Non è che ci stiamo "innamorando" un po' troppo della "pratica" degli LLM?
Ciao, Enrico
Il 01/03/2025 11:40, Guido Vetere ha scritto:
La bipartizione sintassi-semantica (che data indietro almeno al '600)
fu già rifiutata dalla Lexicon-Grammar di Maurice Gross (/Méthodes en
syntaxe/, 1975), portata anche in Italia da Annibale Elia.
Gli LLM confermano oggi che i 'pattern' sintattico-semantici, benché
esibiscano 'somiglianze di famiglia', vanno presi uno a uno, e di
fatto solo la forza bruta computazionale può compiere l'impresa.
Credo (l'ho scritto anche qui
<https://lucasossellaeditore.it/libro/intelligenze-aliene/>) che la
lessicografia dovrà trovare il modo di estrarre conoscenze dalle
miniere degli LLM, e che queste conoscenze dovranno basarsi su
modelli teorici adeguati, che forse ancora non abbiamo. Ma cento
miliardi di numeri in virgola mobile non sono una teoria linguistica,
perché una teoria è un modello causale. Il fatto che per fare certe
operazioni non ce ne sia bisogno non significa nulla: si riusciva a
navigare anche senza l'idraulica, per dire ...
G.
On Tue, 25 Feb 2025 at 05:52, Giuseppe Attardi <atta...@di.unipi.it>
wrote:
Per anni ho pensato che per capire il linguaggio si dovesse
passare attraverso l’analisi sintattica e poi per quella
semantica, perché così dicevano i testi di linguistica.
Ho sviluppato un parser a dipendenze multiligua basato su word
embedding e rete neurale che funzionava molto bene.
L’ultima incarnazione si chiama DiaParser e si trova su GitHub:
https://github.com/Unipisa/diaparser
Tuttavia John Hewitt ha scoperto, usando un probe sintattico, che
le matrici di attention dei transformer contengono una
rappresentazione dell’albero sintattico della frase.
Altri layer delle metrici corrispondono ad altri fenomeni, come
l’anafora.
I word embedding, che sono al primo livello del transformer, danno
una rappresentazione molto articolata del significato delle
parole, inclusi sinonimi e relazioni semantiche tra parole.
A questo punto l’ipotesi che si debba insegnare esplicitamente la
grammatica e la semantica a un modello ha vacillato.
Del resto i bambini imparano a capire e parlare una lingua ben
prima di andare a scuola e che gli vengano insegnati i concetti
linguistici astratti.
Probabilmente l’esposizione a 30 milioni di frasi nei primi tre
anni di vita è sufficiente (c’è chi dice siano di più, tenendo
conto anche dei feedback visivi).
Quindi, mai dare per scontate certe ipotesi che ci sembrano ovvie.
Ho provato quindi a chiedere questo a ChatGPT.
Analizza questa frase: lei suona il violino e lui la tromba. Cosa
fa lui esattamente?
ChatGPT: La frase è ambigua perché la costruzione grammaticale
lascia spazio a due interpretazioni:
1. Interpretazione comune e probabile: “Lei suona il violino e lui
[suona] la tromba.” Qui si sottintende il verbo “suonare” anche
per il secondo soggetto, quindi si capisce che entrambi stanno
suonando strumenti musicali.
2. Interpretazione ambigua e comica: “Lei suona il violino e lui
la tromba” potrebbe essere letto in modo diverso, dove “la tromba”
non è lo strumento musicale ma un’azione riferita a “lei”. In
italiano colloquiale, “trombare” può avere un significato volgare
(sinonimo di “fare sesso”). Se si legge in questo modo, la frase
assume un doppio senso ironico.
Il contesto in cui viene detta o scritta la frase aiuta a chiarire
quale delle due interpretazioni sia corretta.
Potrebbe darsi che ChatGPT abbia letto da qualche parte la
spiegazione di ARM.
Ma anche concludere che il modello non sa fare certe cose potrebbe
essere azzardato.
On 14 Feb 2025, at 16:59, Angelo Raffaele Meo
<angelo....@polito.it> wrote:
Difendo Richard Stallman ed anche l'Intelligenza Artificiale.
Nel 1960, quando quasi tutti i partecipanti a questo dibattito
non erano ancora nati oppure frequentavano l'asilo, io realizzai
uno dei primi prototipi di quel capitolo dell'Intelligenza
Artificiale che chiamiamo "riconoscimento della voce".
Riconosceva sotto dettatura una ventina di parole distinte,
isolate, basandosi sull'analisi acustico-lessicale del segnale
vocale. Ad esempio, i brevissimi istanti di silenzio
caratteristici della lettera esplosiva "t" suggerivano la parola
"sette" oppure la parola "otto", mentre le vocali hanno spettri
di frequenza diversi.
In quella prima fase della ricerca comprendemmo, ad esempio, che
la dettatura automatica o la traduzione da una lingua ad un'altra
richiedono l'integrazione dell'analisi lessicale con l'analisi
sintattica, ma è ancora più importante l'analisi semantica.
Fui io ad introdurre un esempio significativo che è stato citato
più volte. Consideriamo la frase "lei suona il piano e lui la
tromba". Due diversi alberi sintattici possono sottendere quella
frase. Nel primo albero sintattico la parola "tromba" è un'unità
nominale; nel secondo albero sintattico la stessa parola è unità
verbale.
Per l'ascoltatore che non sa nulla della vita sentimentale di lei
e lui, "tromba" è un'unità nominale; invece, per l'ascoltatore
che sa che lei e lui sono amanti, in un particolare contesto
della conversazione, in virtù di quel capitolo della semantica
che è chiamato "pragmatica", "tromba" diventa un'unità verbale,
con implicazioni importanti sul processo di traduzione.
In questo momento, introdurre la semantica o la pragmatica
nell'elaborazione del linguaggio naturale è ancora
difficilissimo. Quindi, Intelligenza Artificiale interpretata
alla lettera non esiste ancora. Sono sicuro che questo fosse il
significato della provocatoria affermazione di Stallman e quindi
che Stallman abbia ragione.
Comunque, senza usare semantica o pragmatica, in virtù di una
raffinata elaborazione statistica e della capacità tecnologica di
trattare immensi volumi di dati, quel nuovo insieme di discipline
scientifiche che chiamiamo Intelligenza Artificiale sta
producendo risultati meravigliosi. La dettatura automatica e la
traduzione da una lingua all'altra sono due esempi significativi.
Commettono ancora qualche errorino ma sono di grandissima utilità.
Viva l'Intelligenza Artificiale, chiara dimostrazione
dell'intelligenza naturale di homo sapiens.
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*From:* nexa <nexa-boun...@server-nexa.polito.it> on behalf of
Giuseppe Attardi <atta...@di.unipi.it>
*Sent:* Friday, February 14, 2025 12:20 PM
*To:* nexa@server-nexa.polito.it <nexa@server-nexa.polito.it>
*Subject:* Re: [nexa] Perché Richard Stallman sbaglia in tema di
intelligenza artificiale
È anche peggio di così, come ammettono nei manuali per medici:
I medici spesso utilizzano termini vaghi come "altamente
probabile", "improbabile" o "non è da escludere" per descrivere
la possibilità di una malattia.
<default_share_msd.jpg>
Strategie per il processo decisionale clinico - Argomenti
speciali - Manuali MSD Edizione Professionisti
<https://www.msdmanuals.com/it/professionale/argomenti-speciali/processo-decisionale-clinico/strategie-per-il-processo-decisionale-clinico>
msdmanuals.com
<https://www.msdmanuals.com/it/professionale/argomenti-speciali/processo-decisionale-clinico/strategie-per-il-processo-decisionale-clinico>
<https://www.msdmanuals.com/it/professionale/argomenti-speciali/processo-decisionale-clinico/strategie-per-il-processo-decisionale-clinico>
On 14 Feb 2025, at 12:00, nexa-requ...@server-nexa.polito.it wrote:
From: Giacomo Tesio <giac...@tesio.it>
To: nexa@server-nexa.polito.it
Subject: Re: [nexa] Perché Richard Stallman sbaglia in tema di
intelligenza artificiale
Message-ID: <5fabc401-5b15-4a28-9850-5bc9ed4e2...@tesio.it>
Content-Type: text/plain; charset=UTF-8
Giuseppe, mi permetto un buon consiglio non richiesto:
Il 14 Febbraio 2025 10:36:55 UTC, Giuseppe Attardi ha scritto:
Quante probabilità ho che sia questo o quello?
Quant’è la probabilità di guarigione?
Quanto stima possa durare la riabilitazione?
Quant’è il rischio di ricadute?
È tutto un ragionare a spanne su probabilità stimate a naso.
se il tuo medico risponde a domande come queste con stime numeriche
delle probabilità (a naso o meno), cambia medico.
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https://www.hoepli.it/libro/la-rivoluzione-informatica/9788896069516.html
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Prof. Enrico Nardelli
Past President di "Informatics Europe"
Direttore del Laboratorio Nazionale "Informatica e Scuola" del CINI
Dipartimento di Matematica - Università di Roma "Tor Vergata"
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