Andrea, tanto sono d'accordo che una buona quarantina d'anni fa provocai una sentenza che obbligò il Ministero Finanze - e chi per esso - a riscrivere qualche rigo di programma. Ero convinto che i programmi dovessero rispettare le leggi ed anche essere capiti quantomeno dall'utente medio invece di "iscatolarlo". Semplificando, il codice sostituisce il linguaggio, ma nessuno - pochissimissimi - sa il codice il quale diventa sempre più complesso, grande, nascosto. Non è questione di date ma di metodo, una volta deciso / accettato / imposto che l'uomo deve adattarsi alla tecnologia, è giunto il momento di domandarsi: quale genere umano nell'era digitale? Ink *** non basta, non basta ribellarsi, a me non piace, manco a te, manco a tanti altri e neppure a Beppe Attardi ma dobbiamo prendere atto che il dominio tecnologico comanda il mondo. Auguri. Duccio (Alessandro Marzocchi)
Il giorno mar 12 set 2023 alle ore 15:40 Andrea Trentini <andrea.trentini@uni conteporaneami.it> ha scritto: > On 12/09/2023 10:50, alessandro marzocchi wrote: > > Prendo a prestito altre tue parole, Andrea, per dire che temo che ognuno > di > > noi diventi oggetto dell'acquisto, non abbiamo acquistato device, abbiamo > > lo siamo già, purtroppo, mi piacerebbe però ardire di poter sperare di > pensare[*] che non sia tutto > perduto, ma io sono pessimista... > > > invece acquistato catene che potrebbero imprigionarci (abbiamo pagato il > > cavallo affinchè entrasse in Troia), ripeto le parole di Beppe Attardi: > "" *il > > dominio tecnologico è ciò che comanda nel mondo.* "" > > Anche non fossimo già sotto dominio, ma questo fosse il rischio - lo teme > > Beppe Attardi, lo temi tu, lo temono altri - prendiamo coraggio e > > domandiamoci: quale genere umano nell'era digitale? > > Partirei dalle riflessioni di Pierluigi Contucci - > > https://www.rivistailmulino.it/a/ia-perch-difficile-da-disciplinare? -: > ""* > > dobbiamo ancora capire la natura delle relazioni con la nuova intrusa, > tra > > IA e noi, tra IA e le macchine nella moderna robotica e presto dovremo > > pensare anche a come gestire le relazioni tra le varie IA. **Oltre a far > sì > > che l'IA si allinei alla nostra etica è opportuno cercare di capire come > e > > dove distribuire la responsabilità dell’operato di ognuno e identificare > > metodi innovativi per assicurarci il buon funzionamento di queste nuove > > entità diverse da noi ma non più semplici strumenti*."" > > il problema è molto prima dell'AI, un qualunque "microcoso" IoT connesso è > più pericoloso di una AI > disconnessa > > > [*] ricordate "I promessi sposi" del Trio? > "l'ardire di venire a dire..." > > -- > Andrea Trentini ⠠⠵ > http://atrent.it > public key ID: 0xA7A91E3B > Dip.to di Informatica > Università degli Studi di Milano > > >
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