On Mon, Feb 10, 2003 at 12:21:46AM +0100, Emmanuele Bassi wrote: > Provate a vedere quali sono i requisiti standard (non quelli minimi) di > Windows XP, in fatto di memoria e di installazione base, poi sappiatemi > dire.
Certo, ma questo non vuol dire che non debbano essere tenute sotto controllo le performance, limitando più possibile gli sprechi di risorse per giochini superflui - che debbono essere attivati eventualmente a richiesta - e così via. In fondo, non tutti hanno computer di ultima generazione e nemmeno tutti possono ambire ad acquistarne uno in tempi rapidi (mi sembra di udire una certa pubblicità con tanti "grazie grazie")... Un computer moderno è comunque un costo che può essere non indifferente per persone non abbienti, per studenti senza famiglie alle spalle, per associazioni, per non parlare poi delle possibilità di acquisto di hardware di ultima generazione da parte di intere nazioni disagiate - e vogliamo incrementare il digital divide solo perché noi possiamo comprarci hardware potente ad un costo che per loro significa anni e anni e anni di risparmi e sacrifici? mi sembra poco in linea con lo spirito solidaristico e comunitario di larga parte del movimento del Software Libero e di Linux in genere... Chi ha hardware potente a disposizione, usi ciò che vuole :-) Ma chi sviluppa questi software non dovrebbe pensare solo a noi fortunati con CPU da svariati GHz e GB di RAM a disposizione - e tanto io mi tengo lo stesso WindowMaker, che è più reattivo ed esteticamente continua ad emozionarmi molto più di qualsiasi KDE o GNOME, anche d'ultima generazione (e continuo a provarli in continuazione, eh)... :-) Ma in verità, quelle applicazioni che mi lasciano più perplesso sono OpenOffice, Mozilla ed un po' di altre... Certo, lo lancio io, OO, ed in pochissimo mi si apre... lo lanciavo col computer vecchio e mi ci volevano 2 minuti, la reattività era infame, un incubo rispetto ad un Office '97. Un incubo che probabilmente vivono molti soggetti che sono da un lato invogliati ad utilizzare Linux per il basso costo, ma poi si trovano nell'impossibilità d'usare, magari in forma limitata, senza tanti orpelli e con solo l'essenziale a disposizione, applicazioni che stanno divenendo "standard" nell'ambiente di Linux, a meno che non si voglia upgradare il sistema... ma che risparmio c'è allora? non così clamoroso come si potrebbe pensare. Ovviamente tutto questo è rigorosamente IMHO :-) Ciao, Manu -- "È ricercando l'impossibile che l'uomo ha sempre realizzato il possibile. Coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che appariva loro come possibile, non hanno mai avanzato di un solo passo." Michail Bakunin (1814 - 1876)