Grazie Andrea per la simpatica provocazione,
:-)
se il patois fosse "il" dialetto parlato nella Valle d'Aosta forse verrebbe
meno una delle ragioni per cui ho invitato alcuni mappatori ad usare i
prefissi linguistici.
Nei 74 comuni valdostani in realtà si parlano decine di varianti dialettali
locali, in alcuni comuni a cavallo dei confini linguistici 300 abitanti per
indicare un lago parlano di "Lei" e l'altra metà della popolazione di "Lac".
Penso sia una ricchezza dovuta alla nostra posizione geografica tra tre
gruppi linguistici differenti: francese, italiano e tedesco. (Sì, anche
tedesco, mi piacerebbe che Martin venisse a rendersene conto di persona,
Roma non è così lontana).
;-)
Una ricchezza che è diventata anche un grosso problema. Come si chiama quel
posto lì? Fino a qualche anno fa potevamo dare una risposta ragionevolmente
accurata. Poi alcuni intellettuali hanno proposto di utilizzare i toponimi
usati oralmente trascrivendoli. Sembrava facile. Non lo è stato. Non si è
ancora arrivati ad un accordo tra gli studiosi ed usiamo grafie diverse per
trascrivere gli stessi suoni. Temo che le discussioni accademiche
continueranno e i toponimi a moltiplicarsi.
Noi vi annoio oltre, mi piacerebbe si riflettesse, anche fuori lista, sulle
conseguenze di una moltiplicazione toponomastica che in Valle d'Aosta si
può già ora toccare con mano: i turisti non riescono a capire se devono
andare a Fiernaz di Sotto, Fiernaz Désot e Fiernaz Dessous, i residenti
quando devono dare delle indicazioni non sanno quale toponimo scegliere dei
tre. Ovviamente si tratta di uno stesso luogo che gli abitanti pronunciano
più o meno "Fièrna Désò"
:-)
Anche se è inelegante citarsi vi segnalo qui:
http://gian.mario.navillod.it/toponimi-curiosi/ un post divertente sui
toponimi valdostani
e qui
http://tapazovaldoten.altervista.org/toponimi_valle_aosta.html un post su
come sono pronunciati e trascritti (il record è al momento di 7 grafie
differenti) alcuni toponimi valdostani.
Buon mapping a tutti e grazie per il tempo che dedicate a OSM.

Il giorno 10 settembre 2016 13:09, Andrea Musuruane <musur...@gmail.com> ha
scritto:

> 2016-09-10 12:58 GMT+02:00 Martin Koppenhoefer <dieterdre...@gmail.com>:
> > sent from a phone
> >
> >> Il giorno 09 set 2016, alle ore 18:00, fayor <fay...@hotmail.com> ha
> scritto:
> >>
> >> Le eventuali proteste della popolazione possono tentare di cambiare le
> cose
> >> (come è avvenuto in Alto Adige o in Valle d'Aosta), cioè di fare in
> modo che
> >> il nome ufficiale sia corrispondente a quello locale, ma così facendo
> non
> >> fanno che confermare che l'unico toponimo generalmente valido è quello
> >> ufficiale.
> >
> >
> > non possiamo parlare di un toponimo "locale" per il tedesco, è un
> toponimo ufficiale in tutte le aree dove si parla tedesco, come il francese
> non è un toponimo locale (contrario, con tutto il rispetto ovviamente, al
> Friulano per esempio)
>
> Per la cronaca, la lingua "locale" della Valle d'Aosta non è il
> francese: è un dialetto franco-provenzale. I nomi sono scritti in
> Francese e non in Patois valdostano.
>
> Ciao,
>
> Andrea
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