Il 27/dic/2014 15:01 "emmexx" <emm...@tiscalinet.it> ha scritto:
>

>
> Il fatto che in italiano sia una convenzione far precedere al cognome il
nome o i nomi di battesimo mi pare fuori di dubbio. Cosi' come mi pare che
cosi' come vale la regola del non mappare per il rendering, vale anche
quella del non si mappa per l'ordinamento dello stradario.
>

Con me sfondi una porta aperta.

Quello che sto tentando di dire è che a me sembra manchi qualcosa nel
criterio attuale.

Che non può essere "... mappo quello che leggo..." perché ormai dovremmo
aver imparato che in giro si leggono cose assurde.
Né quello che "... in Italia si scrive prima il nome e poi il cognome..."
perché uno straniero che cerca "Vico ii De Marinis e Tonti" potrebbe
impazzire nel tentare di capire che non c'entra niente con Via De Marinis e
Via Tonti. Sempre che il suo Garmin non gli esploda in faccia prima.

> Avevo io stesso iniziato una discussione a marzo ("I nomi delle vie") in
cui abbozzavo una breve analisi del problema.
> Come spesso succede non si e' arrivati a nulla perche' per qualcuno il
tag name e' intoccabile.
>

Uno dei problemi risiede nel fatto che queste cose vengono discusse in ML.
Se fossero scritte (come sarebbe logico)  nella pagina della discussione
del tag, forse chi consulterebbe il wiki avrebbe quanto meno i sensi che
quello è un tag su cui ci si sta ragionando.

> A me pare che spesso si resti ancorati a regole che sono state fissate in
un lontano passato, con esigenze diverse dalle attuali e in ambienti
diversi da quello italiano. A volte sfugge il motivo per cui dobbiamo
subirle o il perche' non si arriva nemmeno localmente ad un consenso per
proporre delle modifiche.
>
>

Quoto.

Ciao
/niubii/
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