ZeNo ha scritto:
>> Sono contrario in generale ad ogni forzatura della legge; se non e' 
>> chiara e lascia spazio ad interpretazioni, preferirei interpretare nel 
>> senso a me piu' sfavorevole.
>>
>>     
>
> Ti parlo da operatore del diritto. Io sono un praticante avvocato abilitato
> al patrocinio ed esercito questo lavoro da ormai 4 anni. Attendo di
> riuscire ad ottenere l'abilitazione da avvocato da ormai 3 anni, ma è
> dura. Ti dico che nella mia esperienza ho imparato a capire che è
> sbagliato interpretare la legge nel senso a te più sfavorevole. Al più
> vanno valutate tutte le opzioni, ma non necessariamente si deve preferire
> quella più sfavorevole ;)
>  
>   
Lo sapevo, sono sicuro che la tua esperienza potrebbe chiarire alcuni
dubbi, per lo meno a me.
Per quanto riguarda l'interpretazione: non che io sia un masochista,
semplicemente tendo a non interpretare favorevolmente quelle cose che
non sono chiare per niente.

>> Piuttosto che "scippare" una carta facendo leva sull'incompetenza del 
>> legislatore (e sull'inerzia della pubblica amministrazione), preferirei 
>> muovermi come e' stato gia' fatto da alcuni qui in lista, e cioe' 
>> scrivere due righe per chiedere formalmente l'autorizzazione a derivare 
>> i dati.
>>     
>
> Su questo possiamo essere d'accordo per eliminare ogni equivoco.
>   
Difatti a me sembra la strada piu' breve e sensata, partendo dallo
spunto che, come dicevo, mentre in lista stavamo approfondendo
l'argomento, alcuni iscritti hanno risolto il problema in maniera
elementare, ossia formulando una semplice domanda all'Ente.
> Però l'interpretazione della Legge a mio avviso è abbastanza chiara e
> prende corpo da queste due osservazioni:
>
> 1) Gli atti amministrativi sono esclusi dalla tutela della L. sul Diritto
> d'Autore ex art. 5, L. 633/1941. Detto questo, è chiaro che per atti si
> intende tutto, anche gli allegati e non solo il testo.
>   
Non sono daccordo.
E' vero che gli atti amministrativi sono esclusi, il problema riguarda
soltanto gli allegati grafici.
L'elaborato grafico e' _sempre_ cosi' costituito:
a. una mappa di base;
b. uno o piu' layers tematici sovrapposti (punti, linee o superfici).
La norma sul diritto d'autore tutela la mappa di base, che e' prodotta
da terzi e da questi fornita all'ente con una licenza che noi non
conosciamo.
Potrebbe essere scritto, ad esempio: tutti i diritti riservati. Nel
momento in cui l'Ente pubblica l'atto amministrativo, non puo'
cancellare questa licenza.
Anzi, prima di adottare il provvedimento, l'Ente dovrebbe accertarsi di
essere stato autorizzato dal fornitore ad usare la mappa di base per
tale scopo.
Non voglio generalizzare, ma IMHO questa verifica non viene mai condotta.

Andiamo oltre: i layers tematici, presi a parte, ricadono nella
categoria degli atti amministrativi perche' sono "elemento essenziale"
di tale atto e dunque IMHO sono utilizzabili, a meno che non vogliamo
trovare il pelo nell'uovo e considerarli come "opera derivata" della
mappa di base (utilizzata per georeferenziare i tematismi).
> 2) La planimetria in sè non è e non può essere un'opera dell'ingegno
> perchè manca del requisito della creatività. La planimetria ritrae uno
> stato di fatto ed il riprodurre uno stato di fatto non ha nulla di
> creativo. Chi redige una planimetria effettua una prestazione professionale
> e basta. Non crea nessuna opera dell'ingegno. (E te lo dice il figlio di un
> Ing. ex dirigente dell'urbanistica negli uffici del Comune della mia
> città).
>
>   

Io invece penso che il fatto di riprodurre, come giustamente sostieni,
uno stato di fatto presuppone proprio il requisito essenziale della
creativita'.
Non tutti sarebbero capaci di fotointerpretare le riprese aeree o
satellitari, e' necessaria esperienza e, appunto, creativita'.

Uno schizzo fatto a mano libera, che rappresenta il rilievo in pianta di
un'appartamento, ritrae anch'esso uno stato di fatto, ma e' tutelato
dalle norme sul diritto d'autore.
Cosi' pure un quadro oppure una fotografia che rappresentano un
paesaggio: il paesaggio e' reale, pero' il quadro e la foto non si
possono riprodurre perche' tutelati dal diritto d'autore.

Se fosse possibile tracciare automagicamente una immagine satellitare
per ottenerne una planimetria vettoriale, con un solo pulsante e senza
dover compiere alcuna scelta da parte di un umano, allora probabilmente
avremmo un'opera che non e' stata ottenuta grazie all'ingegno di
qualcuno, se non il produttore del software impiegato.

Senza considerare, poi, l'allestimento grafico del disegno: la forma e
lo spessore delle linee, la combinazione di colori, il tipo di campitura
utilizzata per le aree, la dimensione e la disposizione della
toponomastica eccetera.
Tutte queste cose sono veri e propri frutti dell'ingegno, perchè sono
rappresentazioni di informazioni astratte e quindi non si possono copiare.

Non ultimo, il cartiglio (la squadratura) e la testatina, sono anche
loro frutto dell'ingegno di qualcuno, che ha dovuto inventarle.

>
> Inutile dire che anche nel mio caso è un'opinione, ma supportata da un po'
> di esperienza in materie giuridiche e da una laurea in materia di diritto
> d'autore ;)
>   
OK, sara' un bel confronto :-)
Ciao
/niiubi


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