Ciao, ho rinominato il thread per passare un po' di references che mi sono
letto negli ultimi periodi

il problema alla base è che la nostra cultura di free software, già
sussunta dall' "open source" aveva creato una dicotomia esclusiva per cui
un software o è open o è closed. Le dinamiche che ci hanno portato lì, non
devo ripeterle, in questa lista sono parte della Lore.

I valori del free software non potrebbero essere più distanti dall'attuale
situazione, e l'ambiguità culturale dell'open source viene sfruttata in
modo così iconico (openAI) da aver svuotato ogni significato.

bipensiero, neolinga, keyword dropping. ma veniamo alle references.

1) questo documento identifica il problema della falsa openness:
https://papers.ssrn.com/sol3/papers.cfm?abstract_id=4543807 - Open (For
Business): Big Tech, Concentrated Power, and the Political Economy of Open
AI - This paper examines ‘open’ AI in the context of recent attention to
open and open source AI systems.

2) https://blog.mozilla.org/en/mozilla/ai/readouts-columbia-convening/
questa mistura di tecnici ed accadmici ha prodotto un paio di grafici e di
tassionomie, dicendo come "l'opennes nell'AI è una sfumatura", ora, a me è
chiaro che avere un'AI aperta solo al 90% è come dire "sono negativo al
codiv per il 90%". umh. o quarantena o serata. non c'è una via di mezzo. ma
come pregio, possiamo anche considerare che questo ci permetterebbe di
iniziare ad avere visibilità e riproducibilità in alcuni passaggi. del
resto anche l'idea che ci ri-addestriamo i miliardi di parametri in casa
non è realistica quanto la ricompilazione di un software.

3)
https://pure.mpg.de/rest/items/item_3588217_2/component/file_3588218/content
- Rethinking open source generative AI: open-washing and the EU AI Act.
Questo paper apre ad un'altro aspetto potenzialmente problematico.
nell'AIAct i software "open" (cazzo, è tornato!) vengono visti come
neutrali, general purposes, unbiased. Ha senso quando pensi a librerie e
framework, che non debbano essere soggetti agli obblighi di conformità. Ma
siccome il termine open è ambiguo, come questo impatta la regolamentazione?
I decreti attuativi, cosa dovrebbero definire?

E ci sta pure, se creo una libreria ad alto livello per operare sui
database vettoriali, sto servendo la comunità di sviluppatori. Ma se faccio
la liberia chiamata "best worker". è un pezzo di codice python e un RAG
preaddestrato, con documentazione sommaria.

Il software, in questo esempio, si compone di una sola funzione
guess_fitness(), e si aspetta due parametri nella black box. il primo è
questo, e contiene i dati del candidato:

{ nome: <String>
  foto: <FILE.jpeg>
  esperienze: <markdown text>
},

il secondo invece contiene i dettagli del lavoro da svolgere:

{ "job_name": <String>,
  "job_description:" <markdown text>,
  "challenges_example:" <markdown text>
},

restituisce una percentuale così che l'HR possa ordinarli e prendere la top
3

Questo software rilasciato sotto AGPL-3, sarebbe un loophole nel
regolamento?

abbracci,
Claudio

On Sat, Jun 29, 2024 at 4:08 PM Giacomo Tesio <giac...@tesio.it> wrote:

>
> Quindi è "aperto" nel senso che... è chiuso.
> Splendido esempio di bipensiero! :-D
>





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Claudio Agosti - Hermes Center, AI Forensics, Reversing Works.
Platform Auditor & Tech Researcher
[ linktr.ee/claudio.agosti ]

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