Il 29/06/24 09:22, de petra giulio ha scritto:
Segnalo questo articolo di Guido Scorza di cui non riesco a cogliere
pienamente, per mia ignoranza, tutte le implicazioni, ma che mi sembra
rilevante anche per il ruolo attuale dell’autore.
Scorza: "AI, è ora di difendere i nostri dati dalla raccolta massiva:
ecco come" - Agenda Digitale
https://www.agendadigitale.eu/sicurezza/privacy/linsostenibile-scorrettezza-del-training-degli-algoritmi-come-difendere-i-nostri-dati/
ame pare che la conclusione di Scorza è che occorrono azioni
legislative, per difendere i nostri dati dalla raccolta massiva.
perché - lui argomenta in modo molto analitico e giuridicamente fondato
- tutta la raccolta massiva dei nostri dati che è accaduta fino ad ora
da un lato è illecita ma non reversibile e dall'altro difficilmente
sanzionabile in pratica.
cioè non siamo messi bene perché ci vogliono anni per arrivarci, e
intanto i dati personali continuano ad essere raccolti.
e capisco che qualcuno, come [Ali Alkhatib, 24 June 2024 Destroy AI]
proponga una sorta di luddismo al tempo del'IA
Maurizio
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if we spent on prosecuting the rich
just one-tenth of the effort we spend prosecuting the poor
it would be a very different world
bruce schneier
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Maurizio Lana
Università del Piemonte Orientale
Dipartimento di Studi Umanistici
Piazza Roma 36 - 13100 Vercelli