Sacrosanta protesta.

La mia università era tra le poche che fino a pochi anni fa gestiva un proprio 
servizio di posta per tutto l’ateneo, giustificato anche per il fatto che 
potesse garantire la consegna delle comunicazioni ufficiali a tutti gli 
interessati.
Poi il nuovo prorettore all’informatica, Antonio Cisternino, ha deciso di 
trasferire tutto su MS Exchange, e ha anche introdotto un servizio di analisi 
dei link per contrastare il phishing, affidato a un prodotto commerciale di 
SonicWall, il quale legge tutte le mail e sostituisce ogni link con un link a 
un proprio server.
Come riportato nel blog, questi link sono illeggibili e lunghissimi: quando ci 
si clicca, si viene portati sul sito del servizio che lo analizza e poi 
ridirige all’originale.
Ciò è fastidioso perché allunga il tempo per aprire la pagina (una decina di 
secondi) e influenza anche persone esterne all’università se si fa un forward 
del messaggio.
Ho protestato contro questa operazione, che ritenevo lesiva della privatezza 
delle comunicazioni, nella lista di discussione del mio dipartimento.
Il risultato è stato, che il direttore, pochi minuti dopo, con strana solerzia, 
in un sabato pomeriggio, mi ha escluso dalla lista.

— Beppe

> On 1 Jul 2023, at 11:55, nexa-requ...@server-nexa.polito.it wrote:
> 
> From: Enrico Nardelli <narde...@mat.uniroma2.it 
> <mailto:narde...@mat.uniroma2.it>>
> To: Nexa <nexa@server-nexa.polito.it <mailto:nexa@server-nexa.polito.it>>
> Subject: [nexa] Rant against centralising e-mail in big-tech silos,
>       and breaking the internet in the process
> Message-ID: <a0b8adba-ac91-9cff-071c-117cd7b19...@mat.uniroma2.it 
> <mailto:a0b8adba-ac91-9cff-071c-117cd7b19...@mat.uniroma2.it>>
> Content-Type: text/plain; charset="utf-8"; Format="flowed"
> 
> Universities and research institutes used to be at the forefront when it 
> comes to development of the fundamental technologies that power the 
> internet. As early as 1965, researchers at MIT developed a kind of 
> precursor to e-mail. In 1978, researchers at Berkeley leveraged the 
> already existing unix tool 'mail' (1971) to communicate over a larger 
> network. Universities and research institutes were among the first to 
> embrace this new way to communicate with peers across ever greater 
> distances and eventually, with the advent of the internet, all over the 
> globe.
> 
> I'm a rather dismayed to see those universities and institutes nowadays 
> no longer as pioneers and innovators in this area, but instead as mere 
> consumers of ready-made corporate solutions, following corporate 
> interests and centralising solutions.
> 
> ...
> 
> https://proycon.anaproy.nl/posts/rant-against-centralising-e-mail/
> 
> (è di febbraio, ma non mi sembra di averlo visto passare in lista; mi 
> scuso qualora fosse successo)
> 
> -- 
> 
> -- EN
> 
> https://www.hoepli.it/libro/la-rivoluzione-informatica/9788896069516.html
>       ======================================================
> Prof. Enrico Nardelli
> Presidente di "Informatics Europe"
> Direttore del Laboratorio Nazionale "Informatica e Scuola" del CINI
> Dipartimento di Matematica - Università di Roma "Tor Vergata"
> Via della Ricerca Scientifica snc - 00133 Roma
> home page: https://www.mat.uniroma2.it/~nardelli
> blog: https://link-and-think.blogspot.it/
> tel: +39 06 7259.4204 fax: +39 06 7259.4699
> mobile: +39 335 590.2331 e-mail: narde...@mat.uniroma2.it 
> <mailto:narde...@mat.uniroma2.it>
> online meeting: https://blue.meet.garr.it/b/enr-y7f-t0q-ont
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