Il 19/04/23 19:59, Paolo Del Romano ha scritto:
Non so se la responsabilità di tutto questo sia addebitabile solo al livello politico. Faccio un esempio. Il Garr ha un ottimo sistema di videoconferenza open e però il Ministero della Pubblica Istruzione  (e non le singole scuole !!) per gli eventi che organizza a distanza con i Dirigenti scolastici, con gli Animatori Digitali, etc....utilizza Teams. E perchè questo?

Qui la risposta è "facile".

Quando "A" ha deciso di organizzare **IL PRIMO** evento "on-line" con i Dirigenti Scolastici X, Y, e Z, "A" si è banalmente posto il problema di "come farlo". La probabilita' che "A" conoscesse "Teams", "Meet" o "Zoom" è elevatissima. La probabilita' che conoscesse Edumeet, Jitsi o anche edu.meet.garr.it, è quasi zero.

Nell'ipotesi che "A" *NON* conoscesse ne' le une (proprietarie), ne' le altre (libere), "A" ha chiesto ai colleghi d'ufficio o, al piu', ai referenti IT locali (...che magari avevano organizzato eventi simili, in precedenza). In entrambi i casi --anche "grazie" agil accordi fra MIUR e Microsoft [sia "A" che i colleghi di "A", che i referenti IT di "A" hanno una mailbox su Microsoft e, quasi certamente, per leggere la posta si collegano a interfacce web con ben in evidenza il marchio Microsoft], la probabilita' che la scelta ricadesse su Teams è praticamente 1. Probabilmente, inoltre, "teams" è a distanza di un click sul desktop dei loro PC.

Cio premesso, unitamente al fatto che non è nota --nell'organizzazione-- alcuna "policy", "direttiva", "buona pratica", "regola" che suggerisca di *NON* utilizzare "Teams" o anche solo di favorire altri strumenti (indicandoli analiticamente)... ecco che il click su teams viene fatto senza alcun problema.


Questo scenario è radicatissimo nelle PP.AA. di fascia alta (Atenei inclusi).


Ho trascorso ~18 anni in un contesto di questo tipo, e la conclusione a cui sono arrivato è che questo status-quo *NON* si cambia semplicemente a colpi di normativa (che comunque aiuta). La "chiave" è nella promozione della sensibilita' ai livelli politici apicali (negli Atenei, penso ai Rettori), accompagnata dalla selezione (difficilissima) di una classe dirigente (i "Dirigenti"; quelli veri, assunti con quella qualifica, sulle cui decisioni pesa la "Responsabilita' Dirigenziale") che --a differenza del tuo collega-- conosca il tema, in tutte le sue sfaccettature, e sia in grado di discuterne "adeguatamente" con i livelli apicali.

Ma sono due condizioni super-difficilissime da trovare in giro. Nel parco degli Atenei, direi che soltanto in PoliTO le si trovano. Attualmente.


Bye,
DV


--
Damiano Verzulli
e-mail: dami...@verzulli.it
---
possible?ok:while(!possible){open_mindedness++}
---
"...I realized that free software would not generate the kind of
income that was needed. Maybe in USA or Europe, you may be able
to get a well paying job as a free software developer, but not
here [in Africa]..." -- Guido Sohne - 1973-2008
   http://ole.kenic.or.ke/pipermail/skunkworks/2008-April/005989.html

Attachment: OpenPGP_signature
Description: OpenPGP digital signature

_______________________________________________
nexa mailing list
nexa@server-nexa.polito.it
https://server-nexa.polito.it/cgi-bin/mailman/listinfo/nexa

Reply via email to