Ciao a tutti,

mi aggiungo anch'io—un po' in coda—a questa discussione. In particolare mi aggancio a questo intervento di Martin, che condivido.

Non sono un esperto di import, ma anche le pagine sul wiki parlano di import quando si intende inserire (upload) in blocco (bulk) un dataset esterno per essere incluso in OSM. Questo implica una procedura di preparazione e gestione del dataset e della sua integrazione in OSM complessa e delicata, che però non passa attraverso il controllo e l'inserimento manuale di ogni singolo elemento del dataset.

Nel caso delle farmacie, quello che sto facendo personalmente (ma mi pare anche altri stiano seguendo questa modalità) è usare il dataset del Ministero come fonte da cui derivare alcune informazioni e poi controllare, aggiornare o aggiungere punto per punto tali informazioni in OSM. Non so se il fatto che il dataset sia stato inserito in Osmose possa di per se essere considerato un processo di import, ma mi pare di capire che non ci sia nessun automatismo da Osmose verso il database OSM.

Nel caso di Padova, ad esempio, c'è una pagina della ULSS6 con tutte le farmacie (http://www.aulss6.veneto.it/index.cfm?action=farmacie) con denominazione, indirizzo, numero di telefono; il portale cartografico del Comune di Padova permette di visualizzare tutti i civici, quindi la posizione la controllo e la aggiorno dall'incorcio dei 2 dati; poi cerco il sito web della farmacia per altre info (email, orari, ...).

In pratica Osmose mi serve per avere un'indicazione di quali farmacie possono avere dei dati mancanti e dal dataset del Ministero in definitiva prendo solo il ref:msal=*

La procedura è molto lenta e manuale, ma pian pianino i dati in OSM migliorano e si aggiornano.

A me non sembra che questo processo possa essere considerato un import. Però sono aperto a correzioni e discussioni.

Grazie,

Ale

On 16/04/20 17:35, Martin Koppenhoefer wrote:
OSM normalmente funziona così: tu vedi una cosa in giro e la inserisci nella mappa, oppure vedi una cosa nella mappa che nella realtà non c'è (più), la rimuovi. Con questo procedere abbiamo sempre dati aggiornati dove è passato un mappatore. Se non ci fossero mappatori a sufficienza in giro, avremmo dati incompleti, e se non ci fossero mappatori attivi in una zona, avremmo anche dati parzialmente superati.

Invece un import è un altra cosa. Si prende la lista di qualcun altro, spesso parliamo di copie di copie di copie di copie di liste, che sono state compilate anni fa, poi sono state verificate, aggiornate (anche parzialmente), approvate, e dopo un po' pubblicate. Come tutti, anche chi fa queste liste e le verifiche commette degli errori, ma anche se non ci fossero, ci sono comunque i problemi dovuti al lungo processo di pubblicazione. Quindi anche se la lista delle farmacie fosse stata pubblicata ieri, sarebbe già un pocchino vecchia e superata.

Per questo, e anche perché chi fa import può avere più leva sui tags in uso, c'è la procedura che descrive come fare gli import. La DWG non autorizza mai import, al massimo fa un revert oppure una redaction, secondo la gravità del caso.

Prendere dati da un sito web (i dati su un esercizio commerciale, dal loro proprio sito), lo considero legitimo e legale, mentre prendere dati da facebook probabilmente non lo è.

Con il import in discussione, oltre alla precisione delle coordinate, c'è sempre il problema dell'attualità: al momento non possiamo andare in giro per verificare i dati (tranne quelli sotto casa nostra, dove probabilmente abbiamo già inserite le farmacie in precedenza). Se sono stato controllati una a una in altra maniera (sito web della farmacia, idealmente chiamata telefonica alla farmacia, ecc.), per me andrebbe bene e non lo considererei più un import.

Ciao
Martin

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