Il giorno 15 settembre 2011 22:50, Martin Koppenhoefer < dieterdre...@gmail.com> ha scritto:
> 2011/9/15 Martin Koppenhoefer <dieterdre...@gmail.com>: > > si sono daccordo. Secondome non sono le vie ma le foto la parte che > > constituisce il database. > > > secondo le Terms of Service della Google è vietato "decompilare" le > foto o crearne opere derivate. Inoltre è vietato qualsiasi uso che non > è esplicitamente consentito. > Quindi avranno del lavoro da fare, con tutti quelli che fanno blog con le foto curiose di gente che corre nuda davanti alla loro macchina :-) Al di là della battuta, IMHO, IANAL, AFAIK (e chi più ne ha più ne metta), leggere una targa non è creare un'opera derivata. Altrimenti lo sarebbe qualunque tipo di informazione che ricavo vedendo la foto. Per quanto riguarda la georeferenziazione, è vero che quello è "il lavoro", il valore aggiunto che ci mette Google, ma per vedere il nome di una via non sto usando la georeferenziazione. Se tu mi dai la foto di un palazzo e sul muro c'è la targa, io riconosco il palazzo e l'ambiente circostante, so che quello è l'angolo tra piazza Roma e corso Garibaldi, e guardando la targa verifico che Garibaldi si chiamava Giuseppe (esempio stupido; avrei potuto ricavarlo da mille altre fonti). Potresti darmi la stessa foto al di fuori di Streetview (intendo, la foto di Streetview ma non mostrata dal loro viewer) e ne avrei la stessa informazione. Poi è chiaro, tutto questo discorso rimane "pour parler", visto che la linea guida è "non usare Streetview". ciao, > Martin > Ciao, Simone
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