Se gli LLM si alimentano con quello che si trova a titolo gratuito in rete,
ovviamente trovano anche tutto il ciarpame nostalgico storicamente
infondato, di cui non sanno valutare l'attendibilità e che quindi prendono
in considerazione.
Se invece si alimentassero a partire dagli studi degli storic
Salve Maurizio,
Il 29 Giugno 2024 17:08:48 UTC, maurizio lana ha scritto:
> Il 29/06/24 09:22, de petra giulio ha scritto:
> > Segnalo questo articolo di Guido Scorza
> perché - lui argomenta in modo molto analitico e giuridicamente fondato [...]
ma tecnicamente inconsistente.
Ad esempio, quan
Il problema è che per ottenere un surrogato distribuzionale della
competenza linguistica sono necessari molti TB di testo. Ma per come sono
fatti e come normalmente funzionano, i LM non sono in grado di separare gli
aspetti 'grammaticali' da quelli fattuali e valoriali. Si cerca dunque fare
qualcos
Ciao, ho rinominato il thread per passare un po' di references che mi sono
letto negli ultimi periodi
il problema alla base è che la nostra cultura di free software, già
sussunta dall' "open source" aveva creato una dicotomia esclusiva per cui
un software o è open o è closed. Le dinamiche che ci h
Giacomo, se capisco bene vedi il digitale come questione politica.
Se così, concordo anche perchè sono convinto che il digitale ha funzioni
sostanzialmente analoghe a parola, lingua, vorrei dire che sostituisce
parola e lingua ed in proposito leggerei volentieri le opinioni di chi ne
sa più di me.
Ciao Claudio,
grazie dei riferimenti!
Il 30 Giugno 2024 09:38:24 UTC, Claudio Agosti ha scritto:
>
> 2) https://blog.mozilla.org/en/mozilla/ai/readouts-columbia-convening/
> questa mistura di tecnici ed accadmici
Oh... Mozilla... il reparto PR geek-friendly di Google...
> ha prodotto un pai
Col tempo, una parola può cambiare significato in modo anche radicale, sono
cose che accadono di continuo nel linguaggio, dove l'unica regola è l'uso.
Dunque non starei qui a fare una questione lessicale. Di fatto, ci sono LM
che puoi scaricare liberamente e far girare sulla tua workstation, e LM c
Ciao Guido,
Il 30 Giugno 2024 17:32:35 UTC, Guido Vetere ha
scritto:
> Col tempo, una parola può cambiare significato in modo anche radicale, sono
> cose che accadono di continuo nel linguaggio, dove l'unica regola è l'uso.
Vero.
Basti pensare al termine "scienza".
Una volta, la replicabilità
> La circostanza mi sembra rilevante: molte organizzazioni pubbliche e
> private potranno usare questi strumenti senza mandar fuori dati, senza
> legarsi a monopolisti che operano fuori dalla propria giurisdizione, senza
> l'incognita dei prezzi.
Sì, ok, ma aggiungiamo qualche elemento in più.
Que
Caro Giulio e cari tutti.
Mi pare vi sia un problema di fondo nell'impostazione dell'autorevole tesi:
con il diritto fondamentale alla protezione dei dati noi siamo (solo)
soggetti "interessati", non siamo "proprietari" dei dati che ci riguardano.
Non possediamo lo *Ius excludèndi òmnes àlios *risp
caro Carlo,
capisco le argomentazioni ma se nel mondo digitale noi siamo i dati che
generiamo, spesso a nostra insaputa o senza esplicita intenzione, e che
ci descrivono, dove si colloca il diritto alla privacy?
cioè il diritto a che spazi della mia vita non siano oggetto di
conoscenza, analisi
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