Ludovico Magnocavallo ha scritto:
Manlio Perillo wrote:

Queste cose si possono realizzare con lo strumento attuale, a patto però che passi l'idea che i contributi li scrivano un gruppo ristretto di persone (in pratica chi vuole usare Subversion - non è detto che il gruppo debba essere limitato per forza).

Mah, secondo me restringere chi contribuisce a chi è in grado di usare subversion è troppo limitante.

Io parto dal presupposto che siamo una comunità di programmatori.

E per che motivo poi? Ci sono un sacco di applicazioni già belle che fatte che permettono di fare editing via browser, o framework per fare applicazioni ex novo in poco tempo.


Molti rifiutano l'idea di usare applicazioni scritte, ad esempio, in PHP per un sito tecnico come quello di python.it.

Non ne viene fuori una bella publicità a Python, che è *anche* un linguaggio per scrivere applicazione web.

Il problema è che alcuni degli strumenti vanno aggiunti ed integrati, come il blog e l'aggregatore, e magari Plone li ha già (magari l'aggregatore no e bisogna vedere se c'è chi è capace di farlo e *manutenerlo*)

Plone? Uh.... Che vantaggi avrebbe rispetto a soluzioni più leggere e infinitamente più customizzabili?


Perchè dalla discuzzione avuta, sembra sia l'unico CMS degno di questo nome disponibile in Python.

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Saluti  Manlio Perillo
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