Maurizio, se è per questo le collocazioni le faceva anche Padre Busa negli anni '60 con le schede perforate :-) C'è un momento in cui la quantità diventa qualità -- non fatemi fare sempre il marxista, dai! :-))) G.
On Mon, 3 Mar 2025 at 19:28, maurizio lana <maurizio.l...@uniupo.it> wrote: > Il 02/03/25 16:59, Guido Vetere ha scritto: > > Io penso che a una moderna lessicografia questa cosa possa interessare > moltissimo. Prendiamo ad esempio il censimento e la registrazione delle > valenze verbali ('frame' se volete), che Sabatini e Coletti hanno potuto > (con fatica) solo abbozzare del loro famoso dizionario. Oggi si potrebbe > addestrare (fine-tuning) un modello anche piccolo e 'open' per fargli > estrarre frame verbali da qualsiasi frase su interi corpora testuali con > una certa accuratezza, e poi ci si potrebbe divertire (so to say) a vedere > come variano nelle dimensioni temporali, sociali, ecc. > > ehmmm, ma questo in cosa differisce da quello che da tempo si può fare (ma > quasi nessuno lo fa!) con qualsiasi programma o web service di analisi > testuale: cooccorrenze, contesti, concordanza KWIC, ordinamento e selezione > in base alle parole del contesto definito con ampiezza a piacere a monte e > a valle della keyword (=parola cercata) ? > > > maurizio > > > ------------------------------ > > il pubblico uso della propria ragione deve sempre essere libero > immanuel kant > > ------------------------------ > Maurizio Lana > Università del Piemonte Orientale > Dipartimento di Studi Umanistici > Piazza Roma 36 - 13100 Vercelli >