Mi permetto anche di aggiungere, a propos di La Palisse, che si tratta di un disegno di
legge di iniziativa governativa per l'approvazione di una legge che ne contiene anche una
di delegazione legislativa (art. 22) che necessita quindi successivamente dell'adozione di
un decreto legislativo delegato da parte del governo (in base alla delega annuale): una
tempistica che rinvia quindi a lavori parlamentari e governativi che verosimilmente
dureranno svariato tempo.
Grazie molte della condivisione del testo.
Un caro saluto,
peppe a.
On Wed, Apr 24, 2024 at 5:22 PM Guido Vetere <vetere.gu...@gmail.com
<mailto:vetere.gu...@gmail.com>> wrote:
la cosa più divertente (so to say) è quella dell'AI per il fascicolo
sanitario:
pensano di risolvere così un problema di integrazione socio-tecnica che sta
sul tavolo
da almeno venti anni
soluzionismo velleitario: se continua così ne riparleremo ancora tra
vent'anni,
intanto però qualcuno ci spunterà belle commesse
però devo dire che la cosa più oscena che circolava nelle prime bozze, e
cioè una
'fondazione' pubblico-privata per l'AI finanziata e popolata dagli
executive delle big
tech, è stata stralciata
G.
On Wed, 24 Apr 2024 at 16:58, Carlo Blengino <bleng...@penalistiassociati.it
<mailto:bleng...@penalistiassociati.it>> wrote:
Grazie della condivisione del testo. E' sempre irritante leggere
titoloni sui
media ( "l’Italia si candida a diventare il primo Paese europeo a
legiferare sul
tema AI" ADNKronos -sic!) senza trovare il testo approvato sui siti
istituzionali.
Perchè a legger il comunicato vien da pensare che siamo davvero dei
fenomeni noi
in Italia, altro che AIAct: abbiamo risolto tutto.
Ed in effetti è così: con 26 articoli abbiamo dettato definizioni,
principi,
strategie; disciplinato tutti i settori (sanità, lavoro, professioni
intellettuali, pubblica amministrazione, giustizia, giovani e sport);
dettato la
governance e risolto i problemi di privacy e di copyright (modificando
la LdA),
prevedendo anche la famosa marchiatura AI sui contenuti generati dalle
macchine;
infine abbiamo dato una delega al Governo amplissima, su tutto, con
l'immancabile
nuova serie di reati a piacimento, "/per definire organicamente la
disciplina nei
casi di uso di sistemi di intelligenza artificiale per finalità
illecite/". Sul
punto repressione/punizione, visto che la delega al Governo per nuovi
reati era un
po' generica ("/una o più ulteriori fattispecie di reato, punite a
titolo di dolo,
dirette a tutelare specifici beni giuridici esposti a rischio di
compromissione
per effetto dell’utilizzazione di sistemi di intelligenza
artificiale/") abbiamo
già approvato una aggravante per aumentare le pene di molti delitti ed
un nuovo
reato in due versioni parimenti inutili (/Illecita diffusione di
contenuti
generati o manipolati con sistemi di intelligenza artificiale/), giusto
per non
smentire la buona prassi di riempire le italiche galere.
Un lavoro intenso, pieno di principi degni di La Palisse, in alcuni
passaggi
incomprensibile, ma con una certezza ribadita più volte che ci deve
rassicurare:
/Dall’attuazione della presente legge non devono derivare nuovi o
maggiori oneri a
carico della finanza pubblica Le amministrazioni pubbliche interessate
provvedono
all'adempimento delle disposizioni della presente legge con le risorse
umane,
strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente."/
Ecco, almeno non spenderemo soldi.
CB
Il giorno mer 24 apr 2024 alle ore 14:05 Benedetto Ponti via nexa
<nexa@server-nexa.polito.it <mailto:nexa@server-nexa.polito.it>> ha
scritto:
Inviato da Outlook per Android <https://aka.ms/AAb9ysg>
------------------------------------------------------------------------------------------
*From:* nexa <nexa-boun...@server-nexa.polito.it
<mailto:nexa-boun...@server-nexa.polito.it>> on behalf of Daniela
Tafani
<daniela.taf...@unipi.it <mailto:daniela.taf...@unipi.it>>
*Sent:* Wednesday, April 24, 2024 1:31:40 PM
*To:* nexa@server-nexa.polito.it <mailto:nexa@server-nexa.polito.it>
<nexa@server-nexa.polito.it <mailto:nexa@server-nexa.polito.it>>
*Subject:* [nexa] Disposizioni e delega al Governo in materia di
intelligenza
artificiale (disegno di legge)
Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 78
23 Aprile 2024
[...]
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giorgia
Meloni e del
Ministro della giustizia Carlo Nordio, ha approvato, con la
previsione della
richiesta alle Camere di sollecita calendarizzazione nel rispetto
dei
regolamenti dei due rami del Parlamento, un disegno di legge per
l’introduzione di disposizioni e la delega al Governo in materia di
intelligenza artificiale.
Il disegno di legge individua criteri regolatori capaci di
riequilibrare il
rapporto tra le opportunità che offrono le nuove tecnologie e i
rischi legati
al loro uso improprio, al loro sottoutilizzo o al loro impiego
dannoso.
Inoltre, introduce norme di principio e disposizioni di settore
che, da un
lato, promuovano l’utilizzo delle nuove tecnologie per il
miglioramento delle
condizioni di vita dei cittadini e della coesione sociale e,
dall’altro,
forniscano soluzioni per la gestione del rischio fondate su una
visione
antropocentrica. In quest’ottica, il disegno di legge non si
sovrappone al
Regolamento europeo sull’intelligenza artificiale approvato lo
scorso 13 marzo
dal Parlamento Europeo, di prossima emanazione, ma ne accompagna il
quadro
regolatorio in quegli spazi propri del diritto interno, tenuto
conto che il
regolamento è impostato su un’architettura di rischi connessi
all’uso della
intelligenza artificiale (IA).
Le norme intervengono in cinque ambiti: la strategia nazionale, le
autorità
nazionali, le azioni di promozione, la tutela del diritto di
autore, le
sanzioni penali. Si prevede, inoltre, una delega al governo per
adeguare
l’ordinamento nazionale al Regolamento UE in materie come
l’alfabetizzazione
dei cittadini in materia di IA (sia nei percorsi scolastici che in
quelli
universitari) e la formazione da parte degli ordini professionali
per
professionisti e operatori. La delega riguarda anche il riordino in
materia
penale per adeguare reati e sanzioni all’uso illecito dei sistemi
di IA.
Principi fondamentali e promozione dell’IA nei settori produttivi
Le norme prevedono che il ciclo di vita dei sistemi e dei modelli di
intelligenza artificiale debba basarsi sul rispetto dei diritti
fondamentali e
delle libertà dell’ordinamento italiano ed europeo oltre che sui
principi di
trasparenza, proporzionalità, sicurezza, valorizzazione anche
economica del
dato, protezione dei dati personali, riservatezza, robustezza,
accuratezza,
non discriminazione, parità dei sessi e sostenibilità. Inoltre, si
specificano
i principi che caratterizzano lo sviluppo e soprattutto la concreta
applicazione nel rispetto dell’autonomia e del potere decisionale
dell’uomo,
della prevenzione del danno, della conoscibilità, della
spiegabilità. Si
stabilisce che l’utilizzo dell’intelligenza artificiale non deve
pregiudicare
la vita democratica del Paese e delle istituzioni. Si introduce la
necessità
del rispetto della cybersicurezza lungo tutto il ciclo di vita dei
sistemi e
dei modelli di intelligenza artificiale. Si garantisce alle persone
con
disabilità il pieno accesso ai sistemi di intelligenza artificiale
senza forme
di discriminazione.
L’utilizzo dei sistemi di IA nei mezzi di comunicazione deve
avvenire senza
pregiudizio ai principi di libertà e pluralismo alla libertà di
espressione e
del diritto all’obiettività, completezza, imparzialità e lealtà
dell’informazione.
In materia di sviluppo economico si promuove l’IA nei settori
produttivi da
parte dello Stato e delle pubbliche autorità, per migliorare la
produttività e
avviare nuove attività economiche per il benessere sociale, nel
rispetto
principio generale della concorrenza nel mercato, dell’utilizzo e
della
disponibilità di dati ad alta qualità. Si prevede, che lo Stato e
le altre
pubbliche autorità indirizzino le piattaforme di e-procurement delle
amministrazioni pubbliche.
Disposizioni in materia di sicurezza e difesa nazionale. Sono
escluse
dall’ambito di applicazione del provvedimento le attività svolte
per scopi di
sicurezza nazionale, per la cybersicurezza nazionale nonché quelle
svolte per
scopi di difesa dalle forze armate e dalle forze di polizia.
DISPOSIZIONI DI SETTORE
Sanità e disabilità
1. Accessibilità e intelligenza artificiale in ambito sanitario e
di disabilità
L’utilizzo dell’intelligenza artificiale non può in alcun modo
selezionare con
criteri discriminatori condizionando e restringendo l’accesso alle
prestazioni
sanitarie. Prioritario è il diritto dell’interessato ad essere
informato circa
l’utilizzo di tali tecnologie. Si promuove la diffusione dei
sistemi di IA
finalizzati all’inclusione, le condizioni di vita e l’accessibilità
delle
persone con disabilità. L’utilizzo dei sistemi di IA in ambito
sanitario deve
lasciare impregiudicata la spettanza della decisione alla
professione medica.
2. Ricerca e sperimentazione scientifica nella realizzazione di
sistemi di
intelligenza artificiale in ambito sanitario
I trattamenti di dati, anche personali, eseguiti da soggetti
pubblici e
privati senza scopo di lucro per la ricerca e la sperimentazione
scientifica
nella realizzazione di sistemi di intelligenza artificiale per
finalità
terapeutica e farmacologica, sono dichiarati di rilevante interesse
pubblico.
3. Disposizioni in materia di fascicolo sanitario elettronico,
sistemi di
sorveglianza nel settore sanitario e governo della sanità digitale
Si istituisce una piattaforma di intelligenza artificiale per il
supporto alle
finalità di cura e, in particolare, per l’assistenza territoriale.
Lavoro
1. Disposizioni sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale in
materia di lavoro
Si applica il principio antropocentrico all’utilizzo dell’IA nel
mondo del
lavoro, chiarendo che l’intelligenza artificiale può essere
impiegata per
migliorare le condizioni di lavoro, tutelare l’integrità
psico¬fisica dei
lavoratori, accrescere la qualità delle prestazioni lavorative e la
produttività delle persone in conformità al diritto dell’Unione
europea. Anche
per il lavoro viene ribadito il principio di equità e non
discriminazione,
stabilendo che l’utilizzo dei sistemi di IA per l’organizzazione o
la gestione
del rapporto di lavoro non può in nessun caso essere
discriminatorio.
2. Osservatorio sull’adozione di sistemi di intelligenza
artificiale nel mondo
del lavoro
Si istituisce presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche
Sociali un
Osservatorio sull’adozione dei sistemi di IA.
Per le professioni intellettuali, si stabilisce che il pensiero
critico umano
debba sempre risultare prevalente rispetto all’uso degli strumenti
di
intelligenza artificiale, che può riguardare solo le attività di
supporto
all’attività professionale. Per assicurare il rapporto fiduciario
tra
professionista e cliente si è stabilito, inoltre, che le
informazioni relative
ai sistemi di intelligenza artificiale utilizzati dal
professionista debbano
essere comunicate al cliente con linguaggio chiaro, semplice ed
esaustivo.
Pubblica Amministrazione
Si regola l’utilizzo dell’IA nel settore dell’attività della
pubblica
amministrazione per garantire il buon andamento e l’efficienza
dell’attività
amministrativa dando centralità al principio
dell’autodeterminazione e della
responsabilità umana.
Attività giudiziaria
Nell’amministrazione della giustizia l’utilizzo dell’IA è consentito
esclusivamente per finalità strumentali e di supporto, quindi per
l’organizzazione e la semplificazione del lavoro giudiziario nonché
per la
ricerca giurisprudenziale e dottrinale anche finalizzata
all’individuazione di
orientamenti interpretativi. È sempre riservata al magistrato la
decisione
sull’interpretazione della legge, la valutazione dei fatti e delle
prove e
sull’adozione di ogni provvedimento inclusa la sentenza.
Tra le materie di competenza esclusiva del tribunale civile si
aggiungono le
cause che hanno ad oggetto il funzionamento di un sistema di
intelligenza
artificiale.
Cybersicurezza nazionale
L’ACN promuove e sviluppa ogni iniziativa, anche di partenariato
pubblico-privato, volta a valorizzare l’intelligenza artificiale
come risorsa
per il rafforzamento della cybersicurezza nazionale.
STRATEGIA NAZIONALE, AUTORITÀ NAZIONALI E AZIONI DI PROMOZIONE
1. Strategia nazionale
Si introduce la Strategia nazionale per l’intelligenza artificiale,
il
documento che garantisce la collaborazione tra pubblico e privato,
coordinando
le azioni della pubblica amministrazione in materia e le misure e
gli
incentivi economici rivolti allo sviluppo imprenditoriale ed
industriale. I
risultati del monitoraggio vengono trasmessi annualmente alle
Camere.
2. Autorità nazionali per l’intelligenza artificiale
Si istituiscono le Autorità nazionali per l’intelligenza
artificiale,
disponendo l’affidamento all’Agenzia per l’Italia digitale (AgID) e
all’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN) del compito di
garantire
l’applicazione e l’attuazione della normativa nazionale e
dell’Unione europea
in materia di AI.
AgID e ACN, ciascuna per quanto di rispettiva competenza, assicurano
l’istituzione e la gestione congiunta di spazi di sperimentazione
finalizzati
alla realizzazione di sistemi di intelligenza artificiale conformi
alla
normativa nazionale e dell’Unione europea.
3. Misure di sostegno ai giovani sull’intelligenza artificiale
Tra i requisiti per beneficiare del regime agevolativo a favore dei
lavoratori
rimpatriati rientrerà l’aver svolto un’attività di ricerca
nell’ambito delle
tecnologie di intelligenza artificiale.
Nel piano didattico personalizzato (PDP) delle scuole superiori per
le
studentesse e gli studenti ad alto potenziale cognitivo potranno
essere
inserite attività volte alla acquisizione di ulteriori competenze
attraverso
esperienze di apprendimento presso le istituzioni della formazione
superiore.
4. Investimenti nei settori di intelligenza artificiale, della
cybersicurezza
e quantum computing
Si prevedono investimenti per un ammontare complessivo di 1
miliardo di euro,
nei settori dell’intelligenza artificiale, della cybersicurezza e
del quantum
computing delle telecomunicazioni e delle tecnologie per queste
abilitanti, al
fine di favorire lo sviluppo, la crescita e il consolidamento delle
imprese
operanti in tali settori. Tali investimenti sono effettuati anche
mediante
l’istituzione di uno o più fondi appositamente dedicati e mediante
coinvestimenti di altri fondi gestiti da CDP Venture Capital Sgr.
Tutela degli utenti e in materia di diritto d’autore
1. Identificazione dei contenuti testuali, fotografici, audiovisivi
e
radiofonici prodotti da sistemi di intelligenza artificiale
Si prevedono misure, nell’ambito del “Testo unico per la fornitura
di servizi
di media audiovisivi”, volte a favorire l’identificazione e il
riconoscimento
dei sistemi di intelligenza artificiale nella creazione di
contenuti testuali,
fotografici, audiovisivi e radiofonici. Il contenuto che sia stato
completamente o parzialmente generato, modificato o alterato dai
sistemi di
intelligenza artificiale, in modo tale da presentare come reali
dati, fatti e
informazioni che non lo sono, deve avere un elemento o segno
identificativo,
anche in filigrana o marcatura incorporata con l’acronimo “IA” o,
nel caso
audio, attraverso annunci audio ovvero con tecnologie adatte a
consentire il
riconoscimento. Fanno eccezione a tale marchiatura l’opera o un
programma
manifestamente creativo, satirico, artistico o fittizio, fatte
salve le tutele
per i diritti e le libertà dei terzi. Le misure attuative sono
definite con
specifico regolamento dell’AGCOM.
2.Tutela del diritto d’autore delle opere generate con l’ausilio
dell’intelligenza artificiale
Nell’ambito della legge sul diritto d’autore si prevede una
disciplina
specifica per le opere create con l’ausilio di sistemi di
intelligenza
artificiale, assicurando l’identificazione delle opere e degli
altri materiali
il cui utilizzo non sia espressamente riservato dai titolari del
diritto d’autore.
DISCIPLINA PENALE
Si prevede un aumento della pena per i reati commessi mediante
l’impiego di
sistemi di intelligenza artificiale, quando gli stessi, per la loro
natura o
per le modalità di utilizzo, abbiano costituito mezzo insidioso, o
quando il
loro impiego abbia comunque ostacolato la pubblica o la privata
difesa o
aggravato le conseguenze del reato. Un’ulteriore aggravante è
prevista per
chi, attraverso la diffusione di prodotti dell’IA, prova ad
alterare i
risultati delle competizioni elettorali, come già avvenuto in altre
nazioni
europee.
Si punisce l’illecita diffusione di contenuti generati o manipolati
con
sistemi di intelligenza artificiale, atti a indurre in inganno
sulla loro
genuinità, con la pena da uno a cinque anni di reclusione se dal
fatto deriva
un danno ingiusto.
Si introducono circostanze aggravanti speciali per alcuni reati nei
quali
l’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale abbia una
straordinaria
capacità di propagazione dell’offesa.
Infine, attraverso apposita delega, il Governo è chiamato a
prevedere:
strumenti tesi ad inibire la diffusione e a rimuovere
contenuti generati
illecitamente anche con sistemi di intelligenza artificiale,
supportati da un
adeguato sistema di sanzioni;
una o più autonome fattispecie di reato, punite a titolo di
dolo o di
colpa, nonché ulteriori fattispecie di reato, punite a titolo di
dolo, dirette
a tutelare specifici beni giuridici esposti a rischio di
compromissione per
effetto dell’utilizzazione di sistemi di intelligenza artificiale;
una circostanza aggravante speciale per i delitti dolosi
puniti con pena
diversa dall’ergastolo nei quali l’impiego dei sistemi di
intelligenza
artificiale incida in termini di rilevante gravità sull’offesa;
una revisione della normativa sostanziale e processuale
vigente, anche a
fini di razionalizzazione complessiva del sistema.
https://www.governo.it/it/articolo/comunicato-stampa-del-consiglio-dei-ministri-n-78/25501
<https://www.governo.it/it/articolo/comunicato-stampa-del-consiglio-dei-ministri-n-78/25501>
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Giuseppe Allegri
Docente a contratto <https://corsidilaurea.uniroma1.it/user/36821> e Assegnista di Ricerca
- CoRiS - Sapienza, Università di Roma
e-mail: giuseppe.alle...@gmail.com <mailto:giuseppe.alle...@gmail.com>
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SUE, 2023
- /La protezione sociale dei lavoratori autonomi e intermittenti per un nuovo modello
sociale europeo/
<https://www.diritticomparati.it/wp-content/uploads/2024/03/9.Allegri.pdf>, in /Rivista di
Diritti Comparati/, Special Issue V
<https://www.diritticomparati.it/rivista-quadrimestrale-special-issue-v-2024>, 2024, 153-172
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