Buongiorno a tutt,
avendo vissuto professionalmente accanto a chi gestiva i server in-house
dell'Ateneo dove lavoro, posso dire che lo stress e l'effort necessario
al mantenimento di un mail server con ~20k caselle di posta, con
relativi problemi di spazio, spam, blacklist etc. è davvero molto faticoso.
A cui si aggiunge una scarsissima consapevolezza delle dirigenze che
nella posta elettronica, come ion molti altri servizi considerati "di
base" (telefonia, Internet...) non riescono a vederci alcun valore:
semplicemente, come per l'acqua potabile e la corrente elettrica, devono
esserci e ci si aspetta che ci siano.
Migrare tout-court la posta su Google (decisione per la quale evidenziai
le potenziali criticità future) è stato, per il nostro piccolo staff IT
che da anni non vede alcuna nuova acquisizione ma svariati
pensionamenti, un sospiro di sollievo. Certo, c'è chi si lamenta dello
spam, dei problemi di spedizione e le altre problematiche note delle
mail ma -e qui pare brutto da dire ma sarò diretto- ci "passa male" Google.
In questo scenario neanche la normativa e la politica sembrano aiutare
molto per un cambio di rotta ma, anzi, mi pare proprio che i vari
obblighi di affidarsi ai servizi in cloud dirigano la PA dritta nelle
braccia di pochi grandi fornitori di servizi (la vicenda Westpole e PA
digitale è emblematica, non trovate?).
Nel breve termine potrà anche funzionare e con costi sopportabili, ma
nel lungo? Questa sempre maggiore dipendenza del "pubblico" dal
"privato" temo possa essere una enorme spada di Damocle sulla testa
della Democrazia nazionale e non sono affatto tranquillo di quanto potrà
accadere.
Del resto, però, gli investimenti della PA in personale ICT sono sempre
meno. L'ICT è visto come un costo e non come una risorsa (basti vedere
in ambito sicurezza informatica, per dirne una...) e quindi si cerca,
con i famosi ulteriori adempimenti "/senza ulteriori costi a carico
della finanza pubblica/", di spostare fattori di costo dove si può...
Just my 2 cents, ovviamente.
MP
Il 31/12/23 19:52, Stefano Quintarelli ha scritto:
gestisco in prima persona il mail server della mia famiglia e delle
mie (piccole) aziende su un server virtuale preso da un provider europeo.
nessuno dei miei utenti ha lamentato problemi (a parte una volta che
ho fatto un reboot della vps)
non sono un grande tecnico e ogni tanto (una volta ogni paio d'anni)
mi capita di chiedere qualche consiglio a chi ne sa di piu'.
credo che se migrassi a uno dei gafam avrei personalmente meno spam,
ma e' assolutamente gestibile (ed i miei indirizzi email sono ovunque,
a disposizione di spammer di tutto il globo).
non credo che un sistemista esperto dedicato, con risorse adeguate
(poche) non sia in grado di gestire una organizzazione efficacemente...
buon 2024!
On 31/12/23 10:35, M. Fioretti wrote:
On Fri, Dec 29, 2023 20:18:52 PM +0100, Enrico Nardelli wrote:
E a proposito: è su questa lista che ho letto dei problemi che le
Big Tech
creano agli email provider medi e piccoli nel gestire i loro
messaggi? È
chiaro che se anche 1 su 20 delle tue mail viene bloccata perché il tuo
server di ateneo è stato messo in blacklist quando poi si passa ai Big
tirano tutti un sospiro di sollievo...
Presente:
2021:
https://stop.zona-m.net/2021/12/self-hosted-email-must-remain-practical/
2010:
https://stop.zona-m.net/2010/05/the-real-obstacles-to-personal-email-management-unaware-users-and-absent-laws/
Buon 2024 a tutti!
Marco
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Michele Pinassi
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Ufficio esercizio e tecnologie
Università degli Studi di Siena
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