Ciao Damiano, e grazie per il feedback.
Provo a rispondere a qualche punto o fare qualche precisazione.

Come dici giustamente sono iscritto al dottorato in IA, al secondo anno, e
nel mentre da anni collaboro con testate o riviste su temi di tecnologia,
scienze ecc... A seconda del portale e dal suo target di utenti, di volta
in volta provo a usare un registro che ritengo più adatto, e quindi anche
spostando il focus più o meno sulla politica. In questo caso Dinamo è un
portale di attivismo che mi ha chiesto un contributo effettivamente più
critico, da cui anche linguaggio e riferimenti.

Per i riferimenti hai ragione, alcuni li ho messi ma non tutti, quello
della Co2 viene da qui
<https://medium.com/@chrispointon/the-carbon-footprint-of-chatgpt-e1bc14e4cc2a>
che è uno dei più citati quando si parla del tema.

In generale, se mi chiedi "che fare", le cose sono tante, e non riguardano
solo la tecnica nè solo gli esperti di IA.
Credo che la questione grossa qui sia la regolamentazione e i confronti
delle istituzioni con le grosse piattaforme, penso non ci sia separazione
di temi tra l'IA e la gentrificazione di Firenze a causa di AirBnB, così
come il problema della distribuzione di risorse quindi la questione
ecologica.
Nel mio percorso accademico insieme a colleghe e colleghi ci stiamo
concentrando sullo studio degli effetti a lungo termine delle tecnologie IA
e del loro utilizzo (se ti può interessare un accenno c è questo:
https://arxiv.org/abs/2306.13723), ma non credo stia tutta lì la questione.
Nel testo penso anche di aver espresso delle linee pratiche, come forme di
sindacalizzazione anche non formali nel settore tech (mi spiace per la tua
cattiva esperienza in TWC, anche io li conosco e li considero un progetto
molto importante), e poi ripeto questione del reddito incondizionato
<https://www.bin-italia.org/quaderni-per-il-reddito-n12-dialoghi-sul-reddito-di-base-con-unintelligenza-artificiale-a-cura-del-bin-italia/?fbclid=IwAR0C0X3LeTVoltAzSMd8SHcX3LNuju2RFsBeGpPj3_UYCpMT1y0_GWE-Vy8>
la ritengo centrale.

Ci sono poi questioni effettivamente legate alla didattica e ai metodi di
ricerca, anche qui quello che già ho scritto sui bias e anche una
risemantizzazione di questo concetto, insomma quello che ho scritto
nell'articolo :)

Spero di averti un pò risposto, grazie ancora per lo scambio.
D.

Il giorno sab 7 ott 2023 alle ore 09:13 Damiano Verzulli <
dami...@verzulli.it> ha scritto:

> Il 06/10/23 14:27, Daniele Gambetta ha scritto:
> > [...]
> > Volevo segnalarvi un articolo che ho scritto di recente su temi legati
> > all'IA, pubblicato in due parti su DinamoPress.
> > Mi farebbe piacere avere feedback e pareri o avviare una discussione.
> >
> > 1)
> >
> https://www.dinamopress.it/news/al-di-la-del-faust-e-dellhype-appunti-su-intelligenza-artificiale-e-dintorni/
> > 2)
> >
> https://www.dinamopress.it/news/technic-and-magic-animismo-di-piattaforma-e-svolta-linguistica-2-0-seconda-parte/
> >
> Ho letto con attenzione entrambi gli articoli. Intuisco che il "target"
> è generalista. Gli articoli mi sembrano "interessanti" (secondo una mia
> personalissima metrica).
>
> Due elementi, pero', ne hanno abbassato drasticamente la mia valutazione:
>
> Il primo è la totale assenza di riferimenti. Entrambi gli articoli (ma
> soprattutto il secondo) riporta frammenti di testo e "numeri" (es.:
> quelli sulle emissioni di CO2) che è chiaro siano "citazioni" ma non è
> chiaro di cosa. Per me, questo, è un aspetto critico che mina
> drasticamente la valutazione del testo (aka: non ho tempo --e voglia--
> di cercarmi i riferimenti da solo. Il non essere aiutato in questo,
> dall'autore... abbassa violentemente il mio rating).
>
> Il secondo --argomento molto piu' "delicato" del precedente... ma che SU
> QUESTA LISTA, **FORSE**, è possibile discutere "civilmente"-- è un
> retrogusto di cultura di sinistra che si percepisce nel primo articolo e
> che diventa molto esplicito nel secondo, specie nell'ultima parte. Non
> voglio farne una questione di "destra" vs. "sinistra". Né --ci tengo a
> precisarlo-- il mio atteggiamento è quello di un esponente di destra. Io
> sono un "banale" 52enne, che nasce, cresce e vive in contesti "umili",
> dove il default --fin da quando ho imparato a stare in piedi-- è sempre
> stato (sintetizzo): "Organizzati per meritarti quello che ti serve,
> perché nessuno te lo regalera'. Anzi: molti lavoreranno per
> azzopparti.". Nel piccolo laboratorio artigiano che mia madre avvio'
> nell'87, c'era in bella evidenza la traduzione di una famosa frase di
> Churchill [1]: non avevo idea chi fosse [nonostante io avessi 16
> anni]... ma era una frase in cui mi ritrovavo perfettamente... dato il
> clima familiare che "respiravo".
>
> E' per questo che quando leggo termini come "turbocapitalismo",
> "ambizioni estrattiviste" o, peggio, riferimenti a "Tech Workers
> Coalition" [di cui --ammaliato [io] dal nome-- ho frequentato
> direttamente la comunita' Italiana per diversi mesi, e da cui mi sono
> allontanato quasi "di corsa" a causa non solo della esplicitissima
> impostazione "di estrema sinistra" ma, soprattutto, dell'assoluta
> distanza fra il mondo che li si discute e quello "reale", nel quale io
> vivo...), l'interesse nel resto dell'articolo scende rapidissimamente.
>
> Per mettere un po' di sale su questa discussione... potrei quasi
> contro-argomentare che laddove nell'articolo si punta il dito contro il
> mondo capitalista, tout-court (e quindi, per estensione, anche i miei
> genitori... e me stesso [date che io sono una super-partita IVA]), io...
> quasi quasi... lo punterei contro il mondo accademico, specie quello dei
> Paesi che ritengo sviluppati (a partire da tutta Europa). E non parlo
> dell'Accademia intesa come l'Ente, dotato di Codice Fiscale e Partita
> IVA, che distribuisce stipendi ed organizza corsi di laurea. Parlo di
> tutte quelle decine di migliaia di persone che hanno le competenze, la
> visione e la capacita' di "vedere" una possibile evoluzione diversa
> [quella che qui auspichiamo] ma che... *NON* si adoperano attivamente
> per promuoverla (o, quando lo fanno, lo fanno a fronte di uno sforzo che
> non è minimamente paragonabile allo sforzo --opposto-- di chi, nel mondo
> Capitalista, punta ad ottenere l'effetto contrario).
> Ad esempio --per essere concreti--, vedo che l'autore è un "National PhD
> in Artificial Intelligence" [2]. Ottimo. Un esperto del settore (non
> sono ironico). Cosa suggerisce **IN CONCRETO** di fare, per invertire la
> rotta? Cosa fa, attivamente, con i suoi studenti? Cosa fa, attivamente,
> con la sua linea di ricerca, per invertire la rotta? Di cosa discute,
> con i suoi colleghi universitari? Quello che fa, oggi, che ricadute
> potra' avere fra 5 anni, quando i suoi studenti saranno --si spera-- nel
> mondo del lavoro?
> ....e "no": la risposta "servono piu' soldi", non va bene. "Servono piu'
> docenti", non va bene. "Servono nuovi contratti che rivedano al rialzo
> gli stipendi", non va bene. "Serve una politica di rimodulazione della
> distribuzione dell'FFO", puo' andare bene (ma va argomentata).
>
> Un saluto,
> DV
>
> [1] https://www.brainyquote.com/quotes/winston_churchill_165926
>
> [2] https://www.linkedin.com/in/daniele-gambetta-18b681105/
>
> --
> Damiano Verzulli
> e-mail: dami...@verzulli.it
> ---
> possible?ok:while(!possible){open_mindedness++}
> ---
> "...I realized that free software would not generate the kind of
> income that was needed. Maybe in USA or Europe, you may be able
> to get a well paying job as a free software developer, but not
> here [in Africa]..." -- Guido Sohne - 1973-2008
>     http://ole.kenic.or.ke/pipermail/skunkworks/2008-April/005989.html
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