Agli esseri dotati di logos consiglio invece la lettura di Pierre
Hadot, "Che cos'è la filosofia antica?" che racconta come una religione
"di conforto" che oggi potremmo chiamare "soluzionista" fu superata da
una assai più esigente che incorporava domande che venivano dalla
filosofia. E se non vogliamo limitarci al bacino mediterraneo e al
cristianesimo, possiamo pensare anche al caso del buddismo. Non è (solo)
una questione di fede o mancanza di fede, o, peggio, di statistica (o di
parvenza di statistica) sotto forma di SALAMI: è una questione di
cultura (o di mancanza di cultura).
Addio,
MCP
Il 29/06/23 12:33, Fabio Alemagna ha scritto:
Come direbbero gli anglosassoni, hate to break it for you, but...
Il giorno gio 29 giu 2023 alle ore 12:00 Maria Chiara Pievatolo
<mariachiara.pievat...@unipi.it> ha scritto:
[...]
È teologia? No, sono pratiche superstiziose di conforto, di cui
impostori come il profeta di "Quelo" possono trarre profitto.
Questo è esattamente quello che pensa tantissima gente delle religioni
come quella cattolica. Me incluso. Desiderio di conforto, una facile
via per l'accettazione della realtà, trasformatasi poi in una sorta di
multinazionale dedita per la maggior parte del suo tempo
all'autosostentamento e al profitto.
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