On 3/28/23 17:51, 380° wrote:
Buongiorno,
Stefano Quintarelli <stef...@quintarelli.it> writes:
sto vedendo una startup che usa NLP in uno spreadsheet.
oh mamma mi vengono i brividi: già i fogli di calcolo sono
**pericolosi** da soli, messi assieme a NLP diventano /automaticamente/
"Weapons of Math Destruction"! :-O
"Dammi il prodotto dei due numeri maggior di questa lista"
"prendi tutte le date in questa lista e convertile in anno mese
giorno"
ma non si fa prima a scrivere una funzioncina in un linguaggio di
programmazione (ad alto livello) /a caso/ (usando qualche libreria,
magari)?
Forse. Ma il mondo va in un'altra direzione. Del resto lo sviluppo dei
linguaggi di programmazione è proceduto - e procede - per astrazioni
successive, che partono dal linguaggio macchina, faticoso da gestire per
un umano (tempi di sviluppo lunghissimi), e procedono verso linguaggi ad
alto o ad altissimo livello, creati per differenti scopi. Obiettivi
comuni di questa evoluzione, mi pare, siano quelli di (i) rendere
progressivamente più piacevole/adatto (per l'umano) e (ii) efficace per
il particolare scopo (e dunque per la macchina in astratto) il
compimento di azioni di computazione. Se ora i linguaggi sono praticati
da macchine, che li compongono su indicazione umana, potrebbe succedere
che in futuro i nuovi linguaggi - e le nuove versioni dei linguaggi
esistenti - virino verso l'adattamento alla macchina, piuttosto che
verso l'adattamento all'umano. Potrebbe quindi cominciare una evoluzione
di segno diverso per il processo di astrazione così come lo conosciamo
oggi. Nel tempo questo potrebbe estremizzare la perdita di conoscenza
degli strati inferiori di astrazione e il controllo sulla direzioni
politiche della tecnologia.
D.
(null)
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