2017-07-11 20:06 GMT+02:00 Andrea Musuruane <musur...@gmail.com>:

>
> 2017-07-11 19:01 GMT+02:00 Martin Koppenhoefer <dieterdre...@gmail.com>:
>
>>
>> la domanda non è se la IODL è compatibile, ma se l'uso di OSM rispetti i
>> vincoli.
>>
>
> "Essere compatibile" e "rispettare i vincoli" sono sinonimi.
>


no, essere compatibile in questo contesto si riferisce a 2 licenze (e vuol
dire non essere incompatibili per se), rispettare i vincoli al modo in cui
qualcuno usa i dati. 2 licenze che chiedono l'attribuzione nella stessa
maniera e solo questo sono compatibili, ma non vuol dire che io attribuisco
nella maniera richiesta.




>
>> Anche la cc-by è compatibile con la ODbL, ma il nostro uso non lo è. In
>> pratica per un progetto come OSM è quasi impossibile dare attribuzione per
>> tutte le fonti insiema all'opera prodotta, e di aggiornare nel momento che
>> le fonti cambiano. Be, forse impossibile no, ma si cerca di evitarlo, forse
>> anche per motivi politici (per non apparire come collezione di geodata, ma
>> come sopratutto UGC).
>>
>
> Il problema non è citare tutte le fonti. Lo dobbiamo fare, altrimenti non
> rispettiamo le licenze dei proprietari dei dati.
>


non citiamo le fonti nella maniera che viene richiesta e non forniamo
informazioni sul copyright di parte dei contenuti insieme ai dati. Invece
scriviamo "OpenStreetMap Contributors" e ciò comprende tutte quelli fonti,
ma non è cosa chiedono alcune licenze.



>
> Perdonami, ma dopo tante tue mail sull'argomento import, sia qui che sulla
> ML internazionale, continuo a non capire il tuo atteggiamento negativo
> verso gli import.
>


non pensavo di avermi espresso in questo thread contro gli import, però non
lo nascondo che tendo di essere contro gli import in generale. Nello
specifico ci possono essere dei dati che valgono la pena importarli,
sopratutto se la comunità locale esiste e li vuole. Se non esiste una
comunità locale è inutile importare dati, saranno lì morti.



>
> Quando le pubbliche amministrazioni, sia italiane che straniere, mettono a
> disposizione i loro dati come open data, significa che si è capita
> l'importanza del modello "open" non solo come filosofia ma anche come
> spinta all'innovazione.
>


non è detto, potrebbe essere anche visto come un "dovere" o una "moda".
Tanto per sembrare progressivo. Ci possono essere anche altri motivi, per
esempio ci sono fondi europei per chi pubblica open data, e non lo so ma
suppongo anche per le regioni e comuni a livello nazionale.



>
> Quando amministrazioni virtuose contattano OSM per l'importazione dei
> propri dati significa che credono nel nostro modello aperto e collaborativo
> e ne vedono i vantaggi.
>


io lo vedo così: pubblicasse i loro dati con licenza massimamente aperta
(cc0) e chi vuole li potrà usare. Non serve OSM in questo modello, che fa
tutt'altro: è una comunità di persone che crea geodati aperti. Non è un
distributore di dati. E' anche chiaro che OSM non ha nemmeno le risorse per
distribuire gli open data di tutto il mondo, tantomeno per gestirli
(aggiornare e mantenere). I dati finora importati in Francia pesano
parrecchio nel planet per esempio. Se tutti facesse così crollerebbe il
progetto (al meno così ho sentito).



Rifiutare gli import a priori, dire che "potevamo ottenere dei risultati
> migliori a mano", significa non aver capito che è anche grazie agli import
> che miglioriamo la nostra mappa.
>
>

non dico a priori, ma vorrei ancora vedere l'import di cui nessuno si
lamenta.



> Per fare un'analogia sarebbe come dire che nel mondo del software libero
> non si vogliono i contributi di IBM, Red Hat, Google, Intel, ecc, perché i
> volontari possono comunque scrivere codice bene lo stesso. Magari è vero,
> però Linux è molto meglio di Hurd - ed hanno licenze GPL entrambi.
>


ti rispondo in tedesco: "Nicht alles was hinkt ist ein Vergleich" ;-)
(~"non tutto ciò che zoppica è un paragone")

Ciao,
Martin
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