Il giorno 08 novembre 2013 13:36, Stefano Fraccaro < postmas...@stefanofraccaro.org> ha scritto:
> 2. quante risorse possiamo mettere in campo? L'interfaccia a mio avviso > dovrebbe rilevare le preferenze linguistiche del browser e fornire un > output appropriato. Se non c'è nessun elemento a disposizione prenderei il > valore name:en. > E se questo non esiste? (come nella maggior parte dei casi) > Questo nella teoria. Nella pratica questo significa che il tile server > deve renderizzare la mappa nelle N lingue disponibili e quindi avrebbe un > sovraccarico di lavoro fra cpu e spazio disco necessario. > Non è detto. Come primo passo, si potrebbe pensare ad avere un solo rendering, come è già ora. Ma bisogna trovare un algoritmo che non faccia sparire tutto il mondo tranne le grandi metropoli. Più che un problema di algoritmo è un problema di risorse (economiche > soprattutto). > No: vedi sopra. > I campanilismi di lingua si risolvono mettendo ogni lingua al suo posto > (name:lang)... e mettendo su name solo la lingua "nazionale" se il dato non > è atomico o la lingua scritta "on the ground" se il dato è atomico. > Anche questo è un problema: anche solo per l'Italia, se si decidesse di far stampare solo name:it (per ora, finché non si trovano risorse per fare rendering differenziati), bisogna far capire al software di rendering che quei nodi si trovano in Italia, e che di conseguenza deve usare name:it. Problema GIS se vogliamo banale, ma che deve essere affrontato. In caso di deprecazione del tag name si passa in default su > name:lang_nazionale_più usata > Vedi sopra. Carlo
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