Il 26 novembre 2010 13:13, Simone Cortesi <sim...@cortesi.com> ha scritto:
> sinceramente quando ho fatto le mie varie iniziative non le ho fatte
> con il consenso o con l'avvallo della comunità (qualunque definizione
> abbia la comunità). l'ho sempre fatte perche' credevo in osm e credevo
> nel fatto che fosse diverso dall'essere semplicemente una versione per
> barbari di un GIS collettivo.

> idem quando parlo ai giornali, parlo citando si la comunita', ma non
> mi sono mai dichiarato portavoce,
>
> perche' portavoce non sono.
>
> Poi, che i giornalisti mi telefonino per avere info sul progetto e che
> a valle di questo scrivano il mio nome su un pezzo di carta, è solo la
> conseguenza del fatto che, forse, sono un po' piu' in vista del mapper
> medio.

Appunto, do-ocracy. La quale, come la meritocrazia, sfugge alle
formalizzazioni. Penso che siamo tutti d'accordo che Simone Cortesi,
così come Steve Coast, hanno fatto e fanno tantissimo per OSM, e di
questo siamo tutti grati. Ma finché non formalizziamo la carica (e per
farlo dobbiamo formalizzare i soci) non possiamo dire di più.

Ciao,

Simone S

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