2010/11/26 Simone Saviolo <simone.savi...@gmail.com>:
> Sono d'accordo anche sulla do-ocracy, ma continuiamo a rimanere nella
> sfera del non-formale. Simone Cortesi va, fa, dice, tutti lo riteniamo
> un punto di riferimento, ma è un primus inter pares, anzi in realtà
> non è neanche un primus.

Mah...

sinceramente quando ho fatto le mie varie iniziative non le ho fatte
con il consenso o con l'avvallo della comunità (qualunque definizione
abbia la comunità). l'ho sempre fatte perche' credevo in osm e credevo
nel fatto che fosse diverso dall'essere semplicemente una versione per
barbari di un GIS collettivo.

i fatti, fortunatamente mi hanno dato ragione, e le persone, sebbene
scettiche all'inizio, alla fine si sono riunite intorno a un obiettivo
comune.

iniziative solitarie ne ho fatte e continuero' a farne finche'
pensero' che sia giusto farle. per quanto malate possano sembrare
all'inizio

non so quanti di voi si ricordano di quando, ormai 3 anni fa importai
i confini italiani, contro la volonta' di molti. li non mi sono certo
sentito rappresentante di niente e di nessuno.

idem quando parlo ai giornali, parlo citando si la comunita', ma non
mi sono mai dichiarato portavoce,

perche' portavoce non sono.

Sono solo il Segretario e membro del CDA della OpenStreetMap
Foundation, ne sono rappresentante legale. tutto qui. Quando scadra'
il mio mandato non saro' nemmeno piu' quello.

Poi, che i giornalisti mi telefonino per avere info sul progetto e che
a valle di questo scrivano il mio nome su un pezzo di carta, è solo la
conseguenza del fatto che, forse, sono un po' piu' in vista del mapper
medio.

Tutto qui.

-- 
-S

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