Federico Cozzi dixit: > 2009/4/16 Giovanni Fasano <g...@gvf.ve.it>:
>> Anche qui dovrei informarmi, avere porte non standard mi sembra male >> per l'accessibilità ai servizi, e non mi sono mai posto il problema di >> poterlo mascherare in qualche maniera (molto più semplice vedere di >> reperire un IP :-) > > La "mascherabilità" viene fatta direttamente dal software di > virtualizzazione (vmware o virtualbox) > L'effetto netto è che ad es. per accedere al server web dell'host > userai x.y.z.t:80 (dove x.y.z.t è l'IP pubblico dell'host), per > accedere al server web del guest userai x.y.z.t:81 oppure 8080 o > qualsiasi altra cosa ti venga in mente. > Ovviamente se l'host non vuole usare la porta 80 la può lasciare > libera per il guest così almeno i servizi web vengono erogati su porta > standard. La porta 80 è ovviamente già utilizzata, vedo se riesco a farmi dare un altro indirizzo IP... > Per quanto riguarda l'accesso via SSH (che ritengo imprescindibile) > penso che l'host si sia già rubato la porta 22, quindi per forza di > cosa il guest ne dovrà usare un'altra. Ho spostato l'ssh dalla porta 22 per evitare i continui attacchi allo stesso, ti consiglio di fare altrettanto ed usare una porta non standard, ne guadagnano la sicurezza della macchina e i log... > Stavo iniziando a preparare una VM con VirtualBox usando Ubuntu 8.0.4 > in versione JeOS: per il momento l'ho configurata come NAT ma non è > troppo difficile cambiare le impostazioni di rete in modo da usare un > IP libero. Ok ho dato un occhiata e virtual box è già disponibile come pacchetto per debian quindi l'installazione non dovrebbe presentare grossi problemi. Devo solo studiarmelo un po'. Ciao Gio. _______________________________________________ Talk-it mailing list Talk-it@openstreetmap.org http://lists.openstreetmap.org/listinfo/talk-it