Fino a qualche giorno fa devo dire che condividevo pienamente l'idea di Elena e della sua corrente di pensiero (metodo "italiano", quello presente sul wiki attualmente). Devo dire che però questa discussione mi ha fatto cambiare idea.
Credo di aver trovato il bandolo della matassa. Noi, fino ad ora, con i vari livelli cercavamo di rappresentare, in termini idraulici, la "portata" di una strada. Il metodo internazionale, invece, prevede di indicare semplicemente dei percorsi preferenziali, _indipendentemente dalla portata_, cercando di avere una rete continua per ogni livello, senza buchi o interruzioni. Quindi anche col metodo internazionale la logica in ambito urbano ed extraurbano resta sempre la stessa: semplicemente è un modo diverso di mappare rispetto a quello che abbiamo noi, ma che casualmente in ambito extraurbano più o meno coincide; da qui, credo, il grosso degli equivoci che son venuti fuori in questa infinita discussione. Sono due metodi diversi, ma entrambi coerenti. Entrambi hanno svantaggi e vantaggi. Il documento sul wiki francese[1] è molto chiaro e molto ben scritto: invito tutti coloro che masticano un po' di francese a leggerlo. Credo che lo tradurrò in italiano per tutti gli altri, ma ci vuole un po' di tempo e attualmente non ne ho. Mi limito per ora alla seconda frase, decisamente chiarificatrice: "L'importante è preservare la continuità con la rete stradale circostante per conservare una coerenza generale". Chiaro? Il principale svantaggio passando al metodo internazionale è che si perde la fotografia della "realtà": infatti si passa da una descrizione "fisica" ad una descrizione "logica". Sì, è in buona parte un lavoro fatto a tavolino. Per contro si hanno altri vantaggi immediati: ad esempio, al ciclista suicida che voglia andare dal capoluogo A a B passando per C, usando solo le primary, non interessa un fico secco che ci sia un trunk/autostrada che circumnaviga C, tanto lui non ci può andare. Continuerebbe quindi per la primary che passa per il centro di C, anche se è una viuzza da una corsia e mezza. Con questo non voglio dire assolutamente che "la strada principale del paesino da 100 anime" debba diventare quindi una primary, tutt'altro! L'interesse nazionale (collegamento tra capoluoghi) deve essere in ogni caso la linea guida principale, con le primary che però entrano e continuano anche all'interno delle città, almeno le più grosse (direi pressapoco la maggior parte dei capoluoghi di provincia). Tra parentesi, mi sono accorto che la ex SS36 Milano-Lecco via Merate, da me (mirando basso) classificata come secondary, merita assolutamente il grado di primary, in quanto è la strada più diretta una volta esclusa la nuova SS36, una superstrada (dove quindi le bici non possono proprio passare). Il vantaggio principale se passiamo al metodo anglo/franco/tedesco è uno: ci adeguiamo a quello che tutti (o quasi) gli altri colleghi europei fanno da tempo. L'unica alternativa che vedo è di avere una controproposta così valida, così ben descritta, così coerente, da convincere tutti gli altri a cambiare metodo e seguire il sistema italiano, dopo eventuali correzioni. La vedo dura. Prima di passare in massa al metodo internazionale, invece, come cavia potremmo usare proprio Milano, piuttosto semplice da descrivere urbanisticamente a livello di primary, già sufficientemente completa e che ci permetterà quindi di capire un po' meglio come funziona il tutto. -1 per Doodle. Notte Carlo [1] http://wiki.openstreetmap.org/wiki/FR:France_roads_tagging#Dans_les_agglom.C3.A9rations -- .' `. | Registered Linux User #443882 |a_a | | http://counter.li.org/ .''`. \<_)__/ +--- : :' : /( )\ ---+ `. `'` |\`> < /\ Registered Debian User #9 | `- \_|=='|_/ http://debiancounter.altervista.org/ | _______________________________________________ Talk-it mailing list Talk-it@openstreetmap.org http://lists.openstreetmap.org/listinfo/talk-it