Salve...
Un bell'ultimo miglio di rete in fibra di proprietà dei cittadini
("monopolio diffuso"), su cui costruire libertà (da potentati e media),
democrazia e forse un'economia più vicina alle persone, ...continua a
non interessare nessuno?
La vecchia storia della proprietà privata dei mezzi di produzione -- in
questo caso addirittura di una infrastruttura molto importante -- c'è la
siamo dimenticata del tutto?
La tigre dai piedi di argilla si vince erodendone i piedi..., non
mettendole delle calze diverse. Volete davvero cambiare qualcosa con un
social?
Si cambia ...cominciando davvero a cambiare.
[Scusate lo sfogo. Buona settimana.]
Il 2025-01-27 06:38 M. Fioretti ha scritto:
On Sat, Jan 25, 2025 08:53:10 AM +0100, Guido Vetere wrote:
un esempio di quello che potrebbe e dovrebbe accadere lo offre Arianna
Ciccone
(Valigia blu):
https://www.valigiablu.it/facebook-instagram-x-social-valigia-blu
Ma il tema allora diventa quello dell'integrazione: come ricostruire
lo 'spazio euclideo' delle piattaforme centralizzate da un
pulviscolo di comunità indipendenti?
siamo sicuri? O forse e' (finalmente) ora che il tema diventi
"perche' si DEVE mantenere/ricostruire per forza UNO spazio *unico*,
capace di connettere tutti in tempo reale, quando ormai sappiamo che
tali spazi sono cortocircuiti globali che come specie non siamo in
grado di reggere?"
Ne parlavo qui:
https://stop.zona-m.net/2019/04/what-if-we-just-outlawed-instantness-in-social-networks/
e qui (vedi slide 5 e 7, e poi il resto)
https://mfioretti.com/2018/02/calicut-personal-clouds-to-replace-corporate-controlled-platforms/
Marco