Il 08/05/2024 19:35, 380° ha scritto:
> fino a Leibniz (e oltre?) i numeri e tutta la matematica binaria sono stati 
> strumenti
> di... /divinazione/ (o meglio teologia).

L'aspetto impressionante di quel testo di Leibniz è l'idea che il calcolo 
binario possa essere effettuato facilmente con una macchina,
con una scatola con fori che possano essere aperti e chiusi (aperti nel punto 
corrispondente a 1 e chiusi nel punto corrispondente a 0),
semplicemente prevedendo che attraverso i fori aperti si possa far passare 
qualcosa (piccoli cubi o biglie) e nulla, ovviamente, passi dai fori chiusi.

Mugnai lo ha letto insieme a questo:

Leibniz, Dissertatio de arte combinatoria (1666)
(1) Si risolva qualunque termine dato nelle sue parti formali, cioè se ne dia 
un definizione; e si risolvano, quindi, queste parti di nuovo in altre parti, 
dando
una definizione della definizione dei termini, fino a raggiungere le parti 
semplici, ossia i termini non ulteriormente definibili.[. . .]
(2) Non appena si siano trovati tutti i termini primitivi, siano disposti in 
una classe e siano designati da certi simboli. La cosa più conveniente da fare 
sarà
scegliere numeri.

Assegnando numeri (primi) ai concetti primitivi si può procedere a codificare 
TUTTI i concetti in binario.
E usare la macchina per calcolare.

> > In merito all'informatica e all'AI scopro anche che:
>
> --8<---------------cut here---------------start------------->8---
>
> In the late 13th century Ramon Llull had the ambition to account for all
> wisdom in every branch of human knowledge of the time. For that purpose
> he developed a general method or "Ars generalis" based on binary
> combinations of a number of simple basic principles or categories, for
> which he has been considered a predecessor of computing science and
> artificial intelligence.
>
> --8<---------------cut here---------------end--------------->8---
>

Sì, e con una macchina fisica:

"Llull con la sua Ars combinatoria (secondo la denominazione di Leibniz) non 
solo propose un linguaggio logico al-gebrico per rappresentare la conoscenza e 
generare nuove verità a partire da premesse note, ma fornì anche una 
implementazione, come diremmo oggi, del suo modello di calcolo. Llull realizzò 
infatti una macchina fisica costituita da dischi di carta concentrici che, 
ruotati opportunamente, permettevano di combinare in vario modo i concetti 
rappresentati in modo simbolico su di essi mediante lettere" (Maurizio 
Gabbrielli, L’intelligenza artificiale cos’è?, in XXVI Lezioni di diritto 
dell’intelligenza artificiale, a cura di Ugo Ruffolo, Torino, Giappichelli, 
2021)

Buona serata,
Daniela

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