> Secondo Creative Commons, l’utilizzo di pagine web per l’addestramento di 
> modelli, costituisce “fair use”:
> https://creativecommons.org/2023/02/17/fair-use-training-generative-ai/

Dalla causa intentata dal NYT versus OpenAI in poi, molti commentatori si sono 
lanciati nel dire la propria.
Ne prendo un articolo a caso [1] da cui leggo:
"ChatGPT è più simile a uno studente che legga per ore e ore autori famosi e 
impari da essi come scrivere o esporre un’idea, che non a un copista che 
trattenga copie di testi famosi".
Va bene fare similitudini con la vita reale ma almeno diamo un ordine di 
grandezza, in modo che il lettore si possa fare un'idea di che "numeri" stiamo 
parlando.
Io scriverei:
ChatGPT è come uno studente che legga per 400.000 ANNI [2], autori famosi ... e 
che una volta terminato di leggerli, dopo averci "riflettuto" un paio di mesi, 
sia in grado di fare un riassunto di una parte qualsiasi di quanto letto, non 
solo una volta ma per tutto il resto della sua vita (augurandogliene 
altrettanti anni).

A.

[1] https://www.linkiesta.it/2023/12/open-ai-chatgpt-new-york-times-copyright/
[2] Il "training data size" di ChatGPT è di 570 Gb, quindi 570000000000 di 
caratteri, letti (da un essere umano) a 1000 circa al minuto, fanno 9500000 
ore, ovvero quasi 400000 anni.
_______________________________________________
nexa mailing list
nexa@server-nexa.polito.it
https://server-nexa.polito.it/cgi-bin/mailman/listinfo/nexa

Reply via email to