> On 15 Oct 2023, at 12:00, nexa-requ...@server-nexa.polito.it wrote: > > Tutto questo per dirvi cosa? > Che alla fine, per un informatico, il "chissà che altro" che rimanda a > qualcosa di "magico", di segreto industriale, ecc. è inammissibile. E' vero, > ad oggi è così, ma, come giustamente ha scritto Guido Vetere "fare un LLM di > qualche decina di miliardi di parametri magari solo per l'italiano è alla > portata perfino del più sgangherato dei carrozzoni pubblici italiani”.
Ben venga lo sviluppo di LLM alternativi. Secondo me ciascuno dovrebbe avere il suo personale, calibrato sui suoi interessi e le conoscenze sui suoi campi di interesse: un po’ come ci sono tanti giornali che rappresentano diversi punti di vista. C’è persino un progetto finanziato dalla CE che intende fare centinaia di LLM: https://hplt-project.org/ Peccato che il finanziamento totale sia di 4 milioni €, con cui ci si fa poco. Mistral.AI, una startup francese, ha ottenuto 100 milioni di investimento e utilizza Leonardo di Cineca per sviluppare LLM: https://mistral.ai/news/announcing-mistral-7b/ Che sono sempre pochi rispetto a quanto spendono OpenAI, Google e Meta in risorse di calcolo. Perché la questione di fondo, è quella delle “emergent abilities” che i LLM cominciano ad esibire quando superano una certa dimensione: https://www.jasonwei.net/blog/emergence Ossia un modello diventa in grado di svolgere compiti per i quali non era stato allenato, come nei sistemi complessi. — Beppe
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