Buongiorno,

380° <g...@biscuolo.net> writes:

[...]

> Per poter vedere riconosciuto il "diritto alla disconnessione", allora,
> Qualcuno™ dovrebbe obbligare chi fornisce il software _proprietario_ a
> progettarlo secondo i criteri che dici tu: "deve funzionare offline
> senza limitazioni (escluse quelle per cui sia richiesto un accesso
> esplicito e concesso da me, revocabile in qualsiasi momento)". 

> Credi che sia fattibile?  Credi che si possa emanare una legge del
> genere e _farla_rispettare_?... e in che modo poi, se NON c'è modo di
> verificare che il binario corrisponda al sorgente?  Come si dice: tre
> indizi fanno una prova? ;-)

Ho la _netta_ sensazione che **ogni** volta che dico cose del genere
passo per un fanatico estremista agli occhi del 99.9% delle persone,
inclusi moltissimi "addetti ai lavori" e diversi lettori di questa
lista.  Sono convinto che questo sia dovuto al fatto che a quel 99.9%
purtroppo non sia ancora del tutto chiaro come funziona veramente "la
macchina", cioè qualsiasi cosa con dentro una o più CPU, alcune magari
pure nascoste, che fa girare software **binario**.

Ne ho alcune le prove...

Giusto per fare un esempio **facile**: per quanti anni i test di
emissione di alcuni motori delle auto di una certa marca sono state
_falsificate_ perché il "trucco" era /embedded/ nel software **binario**
che fa funzionare le centraline del motore di quelle auto?

Ora invece un esempio **estremamente** difficile: quanto tempo c'è
voluto per capire - per chi lo capisce - che /siccome/ le molte CPU
funzionano **solo** grazie al c.d. microcode (software binario,
installato sulla CPU e crittografato), questo /implica/ che:

--8<---------------cut here---------------start------------->8---

[...] e’ possibile fare in modo che la vostra CPU faccia cose diverse da
quelle che credete.

[...] A fare questo lavoro di traduzione misero dei moduli (nel
microcode, n.d.r.), che ormai non si contano piu’, perche’ mano a mano
che la cosa andava avanti, arrivavano le varie industrie e obbligavano
la CPU a fare cose che voi non avevate chiesto.

[...] Che esista del microcodice e dei moduli all’interno dei processori
e’ noto.

Che facessero cosi’ tante cose o che fossero tanto potenti, di meno.

Si sapeva che dentro le CPU girasse una copia di Minix,

[...] Quello che non si sospettava e’ come questo microcodice , e
specialmente il microcodice iniettabile da chiunque abbia le chiavi
crittografiche giuste, sia potente e possa chiamare altri pezzi di
codice qualsiasi.

O meglio, di sospettare si sospettava, ma non c’erano prove del fatto
che fosse cosi’ potente: ne parlava gia’ Joanna Rutkowska [...]

[...] Ma se si sapeva, qual’e’ il punto? Il punto e’ che “sapere” ha
diversi significati. Un conto e’ sapere in astratto “c’e’ del
microcodice nella CPU, magari criptato, che fa cose”. Un conto e’ VEDERE
il microcodice, riuscire a tirarlo fuori, e vedere cosa fa.

[...] Si avvicina sempre di piu’ il momento in cui la cattiva pratica di
accontentare pratiche mafiose infilando merda nei processori (e in
generale nel software binario proprietario, n.d.r) presentera’ il
prezzo (il conto, n.d.r.).

--8<---------------cut here---------------end--------------->8---
(https://urielfanelli.altervista.org/keinpfusch/e-alla-fine-la-verita-presenta-il-conto/2022-07-19/)

Cosa voglio dire con tutta 'sta manfrina?!?

Quanto tempo ci vuole per capire che quanto dichiarato dal fornitore di
un software binario in merito alla privacy (per consoiderare solo *un*
aspetto dell'uso del software) è... falso?!?

[...]

Un caro saluto, 380°

-- 
380° (Giovanni Biscuolo public alter ego)

«Noi, incompetenti come siamo,
 non abbiamo alcun titolo per suggerire alcunché»

Disinformation flourishes because many people care deeply about injustice
but very few check the facts.  Ask me about <https://stallmansupport.org>.

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