Questo spiega perché in un supermercato trovino naturale affidare a un SALAME l'invenzione di nuove ricette:
GPT-4<https://platform.openai.com/docs/models/gpt-4>: Deep comprehension. Best used for complex reasoning. .. Google PaLM 2 Bison<https://cloud.google.com/vertex-ai/docs/generative-ai/learn/models>: Good at commonsense reasoning with multilingual capabilities. Fonte: Harvard University Information Technology https://harvard.service-now.com/ithelp?id=kb_article&sys_id=cd2570ee473475906b944f53636d43cf Buona domenica, Daniela ________________________________ Da: 380° <g...@biscuolo.net> Inviato: venerdì 1 settembre 2023 15:02 A: Daniela Tafani Cc: nexa@server-nexa.polito.it Oggetto: Re: [nexa] ‘Life or Death:’ AI-Generated Mushroom Foraging Books Are All Over Amazon Buongiorno Daniela, Daniela Tafani <daniela.taf...@unipi.it> writes: > Oltre che per i libri e gli articoli (anche scientifici: lo si è appurato > cercandovi la frase "As a large language model, I [...]), > l'etichetta "made by SALAMI" servirebbe ormai anche per i libretti di > istruzioni, i siti di ricette, le immagini selezionate dai motori di > ricerca e i video porno. sì sono molto d'accordo: è una questione multimediale e per ciascun medium dovrebbe essere obbligatorio "esporre" l'etichetta "Made in SALAMI"™, utilizzando opportuni mezzi tecnologici in particolare: 1. trovo che pubblicare studi scientifici che contengano più di 10 parole consecutive copia-incollate da un sistema linguistico automatizzato sia una forma di frode scientifica (ma sicuramente la _meno_ grave), se non esplicitamente dichiarato (per ogni singolo "brano" se necessario); per fortuna la frode scientifica (o scientific "misconduct") non è un reato [1] [2] perseguibile, per quanto ne so, sta alla comunità scientifica prendere ciascuno studio cum granu salis (e magari non cum granu pecunia) 2. trovo che produrre "deep fake" [3] (non dichiarati, ovviamente) sia una forma di frode che viene/può essere usata per commettere reati che vanno dalla diffamazione alla falsificazione di prove in un giudizio; per fortuna questo tipo condotte sono già perseguite nei rispettivi codici e mi auguro che tali codici siano fatti rispettare quando ci si trova in presenza di simili artefatti Quello dell'obbligatorietà del watermarking sarebbe a mio avviso un grosso passo avanti (un piccolo passo per un uomo ma un grande passo per l'umanità) perché leverebbe ogni dubbio in partenza, ogni persona può sapere fin da subito la natura dell'informazione che ha davanti e farsi un proprio giudizio > Servirebbe ovunque ci siano testi o immagini: la questione > dell'etichetta coincide purtroppo con quella del watermarking, come > era stato previsto. sì sì, per i file multimediali dovrebbe essere obbligatorio un sistema di watermarking _interoperabile_ (con implementazione di riferimento sotto licenza GNU AGPL) > Al momento, in realtà, accade il contrario; grazie per gli interessanti riferimenti... anche se sapere che questo sta accadendo realmemte mi provoca uno strano miscuglio di tristezza e divertimento. [...] saluti, 380° [1] https://journals.sagepub.com/doi/full/10.1177/1747016119898400 [2] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4646744/ [3] Deepfakes (portmanteau of "deep learning" and "fake") are synthetic media that have been digitally manipulated to replace one person's likeness convincingly with that of another. (da https://en.wikipedia.org/wiki/Deepfake) -- 380° (Giovanni Biscuolo public alter ego) «Noi, incompetenti come siamo, non abbiamo alcun titolo per suggerire alcunché» Disinformation flourishes because many people care deeply about injustice but very few check the facts. Ask me about <https://stallmansupport.org>.
_______________________________________________ nexa mailing list nexa@server-nexa.polito.it https://server-nexa.polito.it/cgi-bin/mailman/listinfo/nexa