Carissimi, Giacomo Tesio <giac...@tesio.it> writes:
> Caro Fabio, > > in Italia abbiamo ancora diverse Leggi che si applicano al CdA di OpenAI > checché dicano i Termini del Servizio. > > On Wed, Aug 30, 2023 at 08:48:00AM +0200, Fabio Alemagna wrote: >> Il mer 30 ago 2023, 08:44 Giacomo Tesio <giac...@tesio.it> ha scritto: >> >> > Chi ha eseguito il software programmato statisticamente (il CdA di >> > OpenAI/Microsoft etc...) >> > è responsabile delle morti causate dall'errata interpretazione di quella >> > sequenza di caratteri >> > come un "testo" portatore di sognificato. >> > >> > Tale responsabilità deriva dalla scelta di realizzare e mantenere in >> > esecuzione >> > un software progettato per ingannare chi lo usa imitando il testo prodotto >> > da un essere umano. Giacomo sai benissimo che per poter utilizzare qualsiasi servizio, anche quelli di OpenAI, gli utenti accettano le condizioni di servizio e in quelle ci sono scritte un sacco di cose... che hanno valore giuridico a meno che **in giudizio** siano considerate come clausole vessatorie e quindi annullano il contratto. Io sono _ignorante_ in diritto commerciale, ma dubito fortemente che il contratto che gli utenti di ChatGPT et. al debbono sottoscrivere per utilizzare quei servizi abbia delle falle giuridiche... a meno che Qualcuno™ abbia i mezzi e le competenze per portare in tribunale OpenAI e dimostrare che qualche clausola di quel contratto è vessatoria. In questo quadro, insistere che da parte del fornitore del servizio c'è responsabilità (diretta) «delle morti causate dall'errata interpretazione di quella sequenza di caratteri come un "testo" portatore di sognificato» è **estremamente** fuorviante: per favore Giacomo non complicare cose che sono già abbastanza complesse ;-) Nel caso in esame, i libri micologici ad-minchiam, l'unica "speranza" - nell'attuale quadro normativo - per Qualcuno™ sarebbe quella di riuscire a far ritirare un libro da un magistrato: --8<---------------cut here---------------start------------->8--- Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili. In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'Autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, sporgere denuncia all'Autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo di ogni effetto. --8<---------------cut here---------------end--------------->8--- (estratto da Art. 21 della Costituzione Italiana) Io sono ignorante in merito alla legge sulla stampa e non so quali sono i casi per i quali _espressamente_ autorizzi un sequestro per atto motivato dell'autorità giudiziaria. Comunque, secondo me puntare sul sequestro "uno ad uno" da parte dell'autorità giudiziaria è perdente, serve solo a tamponare una _ferita_ dopo che la ferita è stata provocata. Insisto: l'unica via di uscita seria da questo stato di cose è _più cultura_ e _più trasparenza_: cultura per comprendere che i SALAMI sparano cose a caso senza connessione col concetto di verità/falsità (che è _esterno_ ai SALAMI), trasparenza per sapere cosa è stato /generato/ da un SALAME e cosa /pensato e scritto/ da un umano (che ha al proprio "interno" il concetto di verità/falsità). [...] > Giusto a titolo d'esempio, in Italia chiunque cagiona per colpa la > morte di una persona è punito con la reclusione da sei mesi a cinque > anni (art. 589(1)) Tu stai seriamente ipotizzando che Qualcuno™ può pensare di accusare un dirigente di OpenAI nel caso qualche cazzata sparata da ChatGPT causi (indirettamente?) la morte di una persona? Tipo la morte di un /bimbo/ a cui ChatGPT risponda che per digerire meglio un tizio dell'Illinois una volta ha bevuto un bicchierino di candeggina?... tanto per spararla grossa anche io? [...] > Prendi l'istigazione al suicidio: se il presidente di OpenAI lo > commettesse scrivendo su una chat ad un minore di 14 anni, verrebbe > punito come omicida (vedi art. 580(2)). > > Se anche la chat fosse controllata da un software che lo stesso Presidente > ha scritto (o fatto scrivere) nonché deciso di eseguire e connettere > alla chat con il minore suddetto, dovrebbe risponderne negli stessi > termini. > > Se così non fosse, sarebbe sufficiente usare un software (programmato > statisticamente o meno) per violare impunemente qualsiasi Legge. Non vedo l'ora di assistere a un processo a un siffatto dirigente per istigazione a un suicidio proveniente da un generatore di stronzate... mentre ci sono fior di deficienti con cinque/sei lauree che impiegano sistemi generativi basati su LLM per somministrare terapie psicologiche _al posto_ di psicologi umani. Nel frattempo, faccio sommessamente notare che per tragedie ben più gravi e socialmente impattanti (volete che vi faccio l'elenco?) l'unico imputato tutt'ora perseguito è Mio Nonno in Carriola... ma questo è un rant qualunquista e benaltrista :-O [...] Saluti, 380° P.S.: con tutto 'sto sproloquio NON sto minimamente insinuando che, almeno eticamente se non anche giuridicamente, non ci sia nessun responsabile nel caso in cui **in un processo** venga dimostrato un nesso causale diretto tra la morte di una persona e una /informazione/ errata (pericolosa?) fornita da un sistema SALAMI... ma le responsabilità devono essere accertate nel processo. Nel frattempo, "la cura" è a portata di mano: meno ignoranza, più trasparenza, zero "censura per il nostro bene". -- 380° (Giovanni Biscuolo public alter ego) «Noi, incompetenti come siamo, non abbiamo alcun titolo per suggerire alcunché» Disinformation flourishes because many people care deeply about injustice but very few check the facts. Ask me about <https://stallmansupport.org>.
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